capitolo 5: Cibo babbano

1.6K 47 3
                                    

Hermione aveva aperto gli occhi. Quando alzò lo sguardo, vide Draco aleggiare su di lei.
"Ahhh!" Strillò Hermione. Pensò all'ultima cosa che le era successa prima di svegliarsi. Era faccia a faccia con Gregory Goyle. Adesso stava guardando Draco. È ancora un Mangiamorte? No, non può essere, pensò Hermione.
Pochi istanti dopo Harry si precipitò dalla sua amica, "come ti senti Mione?"
"Uh, bene."
La bruna si mise a sedere e si rese conto di essere nel suo appartamento. Luna era seduta su una sedia in un angolo.
"Sono così confusa." Disse Hermione mentre si strofinava la fronte, "come sono arrivata qui?"
"Beh..." Harry si grattò la nuca, dopo che Goyle ti ha sparato quell'incantesimo, l'ho subito catturato e spedito ad Azkaban. Dopo di che mi sono materializzato con te al San Mungo è lì che ho incontrato Malfoy." Ringhiò Harry, mentre guardava Draco. "Pensava che avremmo dovuto portarti qui nel caso in cui i Mangiamorte ti stessero seguendo. Non mi fidavo di lui finché Luna non è venuta in ospedale e mi ha detto che potevo... onestamente non mi fido ancora di lui, ma era il solo guaritore che lavorava in quel turno, quindi non avevo altra scelta che lasciarti curare." Harry di inginocchiò accanto a Hermione le afferrò il polso, "per favore, perdonami."
"Harry, va tutto bene. È sempre qui, vive dall'altra parte del corridoio." Rispose Hermione, un po'stordita.
Gli occhi di Harry si spalancarono. "Cosa?! Vive dall'altra parte del corridoio? Vuoi che ti aiuti a muoverti? C'è una camera per gli ospiti a casa mia, sono sicuro che a Ginny non dispiacerà. "Vado a prendere la tua roba."
"Harry calmati." Disse Hermione seccamente,"mi piace qui. Non mi muovo."
"Ma lui vive nello stesso edificio dove vivi te! Non ti fa venire i brividi? Non sei spaventata?" Chiese Harry mentre tremava.
"Sono ancora qui." Affermò Draco, era in piedi all'estremità del divano ai piedi di Hermione. Tutti lo ignoravano.
"Draco e gli altri sono diversi adesso." Disse Hermione.
"Gli altri?" Chiese Harry con calma.
"Già Blaise Zabini e Pansy Parkinson."
Harry non disse nemmeno niente si limitò a scivolare su una sedia e si mise le mani sul viso. Harry era molto preoccupato, si chiedeva se Draco la stesse tenendo prigioniera o qualcosa del genere. Dopo tutti quegli anni passati a tormentare Harry, Hermione e Ron. Harry era sicuro che non avrebbe mai più voluto guardare Draco. Harry sapeva che probabilmente lei lo aveva perdonato per tutti quegli anni di bullismo. Harry non poteva cambiare le cose in lei, ma questo non gli aveva impedito di preoccuparsi.
"Solo...stai al sicuro." Mormorò Harry.
L'uomo dagli occhi verdi non poteva sopportare il pensiero di perdere Hermione. Era una delle sue migliori amiche.
"Posso parlare con te Hermione da sola?" Chiese Harry seriamente.
"Sicuro"
Harry e Hermione andarono nella stanza di Hermione, Harry mise un incantesimo silenziante nella stanza.
"Di cosa vuoi parlare?" Chiese Hermione mentre si sedeva sul letto.
Harry si fermò di fronte a lei, tirò fuori dalla tasca la pietra della resurrezione, "questa."
"Oh Merlino, l'hai davvero capito?"
"Sì, cosa dovremmo fare con essa? Pensò che dovremmo smaltirla noi stessi. Siamo quelli che hanno iniziato tutto questo tanti anni fa e non posso rischiare che finisca in mani sbagliate." Spiegò Harry.
"È una cattiva idea tenerla...e se il ministero scoprisse che ce l'abbiamo?"
"Il ministero non lo scoprirà. Noi due possiamo farlo da soli. Tu sei Hermione Granger, la strega più brillante della nostra epoca e io sono Harry, il dannato Potter, il ragazzo che è sopravvissuto, il prescelto, quello che ha ucciso Voldemort, la lista continua." Spiegò Harry.
Hermione pensò per un momento prima di rispondergli, "okay."
"Quindi lo farai?"
"Sì. Quando la smaltiremo?"
Harry guardò la sua amica negli occhi: "stanotte. Ci vedremo nella foresta di Dean a mezzanotte."
"Sarò lì."
"C'è ancora una cosa che devo dirti."
"Che cosa?"
"Malfoy sa della missione. Ho accidentalmente detto qualcosa al riguardo al St. Mungo." Disse Harry, velocemente.
Hermione rimase seduta per un momento poi disse: "non credo dirà niente...mi fido di lui."
Harry ed Hermione tornarono in soggiorno e trovarono Draco che stava avendo una conversazione in modo acceso con Luna sui metodi curativi.
"Sono un dottore. Ne so molto di più su questo genere di cose di te." Aveva affermato Draco.
"Era solo un suggerimento." Disse Luna, con calma.
Hermione tornò a sedersi sul divano dove era seduta prima.
"Ciao Harry." Disse Luna, mentre Harry apriva la porta per andarsene.
"Ciao."
Quando la porta si chiuse Hermione parlò: "è andata bene."
"Sta solo cercando di proteggerti," rispose Draco.
Hermione guardò Draco,
"Stava parlando di te."
"Lo so, ma capisco da dove viene. Ho reso la tua vita un inferno a Hogwarts. Ho fatto cose orribili in passato...e il fatto che tu guardi oltre tutto questo ora significa molto." Disse Draco.
"Malfoy... c'è del buono in tutti, incluso te. Affermò Hermione.
I tre rimasero seduti in silenzio per alcuni minuti.
"Ho fame" affermò Draco mentre guardava il soffitto.
"Anch'io." Disse Hermione, "posso ordinare una pizza se vuoi."
"Non so cosa sia una pizza, ma preferisco averla piuttosto che i pasti cucinati in casa di Blaise." Affermò Draco.
"Va bene, chiamo la pizzeria." Disse Hermione. Mentre tirava fuori il cellulare babbano che i suoi genitori le avevano fatto prendere. Era un Nokia ed era quasi impossibile da rompere. Hermione lo aveva lasciato cadere molte volte. La bruna era convinta che distruggere un Horcrux fosse più facile che distruggere un nokia. Hermione chiamò e ordinò due pizze medie, avrebbe mangiato gli avanzi più tardi. Quando la pizza arrivò all'appartamento, Draco aprì la porta
Il fattorino porse a Draco le pizze: "saranno ventidue e novantanove,"
Draco guardò confuso, "Granger! Vieni qui!" Lui gridò.
"Quale è il problema?" Chiese Hermione.
"Hai ventidue e novantanove?"
"Aspetta un secondo," Hermione si avvicinò alla sua borsetta e tirò fuori dei soldi babbani. Consegnò i soldi al ragazzo che consegnò la pizza, "puoi tenere il resto."
"Il povero Malfoy non sapeva come funzionava la valuta babbana." Disse Hermione, mentre tirava fuori alcune tazze.
"Non vedo lo scopo nel saperlo. Sono un mago, non un babbano." Rispose Draco. Aprì le scatole della pizza e fissò il cibo. "Questo sembra appetitoso."
"È davvero buona provala." Disse Luna.
Draco prese un pezzo di pizza e lo addentò. Non disse niente continuò a mangiare.
"Pensò che gli piaccia." Disse Hermione.
"Non è così male,"  ammise Draco mentre si toccava un altro pezzo in bocca.
"Vado a prendere una fetta prima che Malfoy mangi l'intera pizza." Disse Hermione mentre prendeva un pezzo di pizza.
Draco roteò gli occhi  mentre masticava. Hermione e Luna presero sciascuna un pezzo e si sedette ti al bancone. Dopo pochi minuti due ospiti entrarono nell'appartamento.
"Ehi Blaise, ciao Pansy." Disse Luna.
"Cosa ci fate qui voi due?" Chiese Draco, confuso.
"La vera domanda è: cosa ci fai qui?" Chiese Pansy. Indossava una camicetta verde chiaro e jeans attillati.
"Beh..." Draco dovette pensare per un momento,
"La Granger si è presentata all'ospedale oggi con Potter e Lovegood. Sono tornato qui con loro per curarla."
"Perché non hai potuto curarla in ospedale?" Chiese Blaise. Era curioso di sapere perché Draco fosse lì nell'appartamento di Hermione. Blaise aveva notato che i due avevano passato molto tempo insieme ultimamente.
"Alla Lovegood non piaceva l'energia che il San Mungo emanava. Affermava che un esercito di Nargilli era al terzo piano," Mentí Draco. Sapeva che Hermione e Harry erano in missione segreta per il ministero, semplicemente non voleva far saltare la loro copertura o altro. Quando sentì il nome del suo vecchio amico e quello che aveva fatto ad Hermione, avrebbe voluto dargli la caccia e ucciderlo. Draco non aveva mai perdonato Goyle per quello che aveva fatto a sua madre quello che aveva fatto a Hermione si era solo aggiunto alla sua rabbia.

apartment 23 &24 [Dramione] (traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora