Il Cuore di un Demone

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<MA TU SEI GENIALE! Come ho fatto a non pensarci!> esclama Dust.
<Awww grazie! Ma attento, la colpa deve ricadere su di me, tu non hai il "privilegio" dell'immortalità su Alastor> rispondo, non voglio che rischi inutilmente la pelle una seconda volta.
<Certo! Haha il fragolone ci rimarrà malissimo, ti adoro!>
Ridiamo insieme per poi tornare seri.
<Agiremo stasera, io lo distrarró e tu entrerai in stanza, poi, con discrezione, dirigiti nella mia camera ed aspettami, avrai circa 5 minuti> espongo in modo organizzato il piano, in modo che nulla vada storto, speriamo gli vada bene.
<Ricevuto capo, facciamolo!> dice alzando un braccio emozionato.
                   
                      //La sera stessa//

Ok, ok è il momento, mi sono già messa d'accordo con Angel, non mi resta che aprire questa porta e parlare con Alastor.
Busso, stavolta aspetto la risposta e poi entro.
<Senti... Ho bisogno di parlarti, avresti un secondo perfavore?> dico io cercando di essere il più dolce ed educata possibile.
<Ma certo, come posso rifiutare di ascoltare una donzella?> Ah non lo so, quando vuoi le donzelle se ne possono andare a fancu-.
<oh grazie! Ma emm... È una questione privata vorrei che non ci fosse nessun altro eccetto noi due, il tuo microfono... Potresti?...>
<Emh non penso di poter->
<Perfavore, ho bisogno di sfogarmi, non serve che parli, ti prego...>
Appoggia il microfono, abbastanza tristemente, il suo sorriso non mostra denti.
<Perfetto, grazie mille, vieni!> dico portandolo fuori.
Spero che Angel si muova.

Angel pov*
Entro nella stanza del pappone quatto quatto, è incredibile quanto lei c'abbia messo poco a portarlo fuori da qui, l'ha ascoltata subito, magari facesse lo stesso con me~.
Scuoto la testa, concentrati Dust!
Cerco per la stanza, eccolo c'è riuscita!
Prendo il lungo microfono rosso, ad un certo punto mi guarda, facendomi prendere un colpo.
<E tu chi sei? Non puoi prendermi>
<Ehmm, vuoi romperti?>
<C-cosa?... No... >
<BEH ALLORA ZITTO> Dico, portandolo via.
Ehehe sarà davvero, DAVVERO divertente.
Chiudo gli occhi, giusto due secondi, corro finché sento la punta del mio piede intrecciarsi con il "bellissimo" tessuto del tappeto del corridoio, facendomi inciampare. Cado, il bastone mi vola dalle mani.
<Ahia... Che male, MALEDETTO TAP-> mi blocco, i miei occhi sono fissi avanti, cazzo, ora sì che ho combinato un casino...

Y/n pov*
Grazie mille, Alastor, per avermi ascoltata, penso che leggeró un po' e poi andrò a dormire, buona notte!
Mi fa cenno con la mano, eheeh.
Mi sa che domani sarà parecchio silenzioso, dopotutto come farà a comunicare senza il suo amato microfono che espande la sua voce?

Entro tranquilla in stanza, dove mi attende Angel, ma dalla sua faccia percepisco che qualcosa è andato storto.
<Come mai questa faccia cupa?> chiedo un po' preoccupata.
<Io... Ho fatto un casino, mi spiace...> dice silenziosamente a testa bassa.
<Se non ci sei riuscito non devi fartene una colpa, è tutto ok, penseremo a qualcos'altro> la mia voce, la sto rendendo il più rassicurante possibile.
<Ci sono riuscito, non fallirei mai, ma...> ed è in questo preciso momento che le mie gambe cedono lasciandomi cadere in ginocchio, ho lo sguardo fisso sulle due parti del bastone, perfettamente rotto a metà.
<C-come...>
<Correndo, sono inciampato, il mio sesto braccio si è creato per istinto e, per tenersi, ha fatto presa sul pavimento, tenendo il mio peso. Il problema era che... Il bastone era lì sotto... > quasi quasi me lo sussurra, è davvero dispiaciuto.
Il silenzio cala nella camera, potrebbe non essere così grave, è il grande demone della radio, no? Se la caverà!
Rassicuro Angel, una volta che se n'è andato, mi cambio e me ne vado a letto, con mille dubbi e mille pensieri.

È mattina, una mattina strana, l'intero hotel è nel più totale silenzio, questo non mi rassicura affatto...
Scendo molto lentamente le scale e... OMMIODIO CHARLIE È TRISTE?!
Non era MAI successo in tutta la mia permanenza qui.
<C-charlie ti vedo giù, che succede?...>
<Alastor, è tutta la mattina che gira per le stanze, è strano e non vuole parlarmene, anche se gli ho dato l'ordine di farlo> dice mogia mogia e un po' offesa.
<O-oh, mi chiedo perché...> Che bugiarda, lo so benissimo...
<Sai dove possa essere?> le chiedo.
<Penso in camera sua>
<Ok ok grazie!>

Un gentleman demoniaco ~(Alastor x Reader)~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora