Ma con chi crede di parlare

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Sono al Queen Casinò con i pericolosissimi uomini di Maccini,gente che supera abbondantemente il metro e ottanta, armati fino ai denti e sguardo cattivo. Mai un sorriso. Mai. Eccetto quando le porte del casinò si chiudono. A quel punto questi energumeni minacciosi tornano ad essere persone comuni, con amici, famiglia e, in alcuni casi, figli.

Vittoria: Allora ragazzi, e per ragazzi intendo tutti eccetto te Boris, che ormai, altro che ragazzo, hai 30 anni per gamba.

Si mettono tutti  a sghignazzare come bambini.

Boris :Sese voglio vedere voi arrivare a 48 anni con questo fisico.

E comincia a farci qualche assurda posa di culturismo.

Vittoria:Cercando di rimanere seri, il turno di domani sarà impegnativo, il sabato c'è sempre più gente ed in più dobbiamo organizzare una seconda squadra che accompagni il boss. Perciò direi gruppo A qui e gruppo B con Maccini. Se non ci sarà bisogno di me qui parto dal Casinò e vi raggiungo con un buon supporto armi. Intesi?

Segue un lieve brusio.

Energumeno 1: Ci sto
Energumeno 2: Perfetto

Vittoria:Ah, prima che mi dimentichi...

Il brusio di voci si ferma. I ragazzi già sanno cosa sto per dire, tutti tranne Boris, il nostro caro vecchio Boris. Qualcuno comincia già a sorridere.

Vittoria: Domani c'è il saggio di Natale di tua figlia Boris, quindi abbiamo deciso che potremo tranquillamente fare a meno di te. Goditi lo schiaccianoci.

Boris che sarà alto 1.95 e largo quanto Dio sa cosa, si alza in piedi di scatto. Gli occhi leggermente lucidi.

Boris : Ragazzi, Vittoria, io davvero... Grazie.

Gli strizzo l'occhio. Vorrei dire di più, ma vedere questo omone con gli occhi lucidi mi fa quasi commuovere. Boris lavora con Maccini perché ha un passato da buttafuori nei locali ed in più qui la paga è più che ottima. Ma è un uomo buono, non ha niente a che vedere con la mafia. Non credo di averlo mai visto sparare ad un uomo. Il suo unico scopo è poter dare a sua figlia e sua moglie una casa ed una bella vita. Non è come me, che faccio quello che faccio per ben altri motivi...

***

Ogni Venerdì sera di solito mi ritrovo con Matt e le ragazze allo Starlite. O meglio, loro si ritrovano ogni Venerdì sera, io il più delle volte non riesco perché ho un impegno o sono talmente stanca da non riuscire a muovermi. Avevo promesso che questo Venerdì non sarei assolutamente mancata...E quindi sono già in un fottuto ritardo. Chiaro. Mai una gioia. Sarà per il prossimo...

La Lamborghini di Daryl entra in quel momento nel parcheggio del Queen Casinò.

Vittoria : E tu che ci fai qui? Non dovresti essere allo Starlite come tutti?
Daryl : Ero lì infatti. Ma quando  ho visto che non c'eri ho immaginato  fossi ancora impegnata quaggiù. Ed eccomi qui.
Vittoria : Dovevo essere allo Starlite 20minuti fa, ma il weekend è un delirio qua dentro.
Daryl: Vestita così, non stento a crederlo...

Indosso un abitino blu notte corto, anzi no, non corto. Cortissimo. E scollato. Hanno decisamente risparmiato sulla stoffa qui.

Vittoria :Lo sai che devo confondermi con le donne poco vestite che girano qui.
Daryl:Ho notato. Scommetto che è così che li uccidi tutti. Con questi vestitini sexy che lasciano ben poco all'immaginazione...E ucciderai anche me un giorno. Comunque, se mi vuole seguire, sono venuto fin qui per essere il suo accompagnatore stanotte. Lo Starlite l'attende.
Vittoria:Daryl, ormai è tardi.
Daryl:Se tu andassi con la tua macchina sarebbe tardi, ma con la mia la parola tardi non esiste.

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