Capitolo 26

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Hero

Io e Jo abbiamo preparato dei popcorn, subito dopo ci sediamo sul divano e ci guardiamo.

È bellissimo pensare che la sua prima esperienza sia stata con me. Pensa davvero che dopo quello che abbiamo fatto io mi metta qui a parlare di me giusto per conoscerci meglio? Lo sappiamo entrambi che ci conosciamo benissimo, altrimenti sono certo che non mi avrebbe lasciato farle ciò che le ho fatto.

«Allora? Di che parliamo?» mi chiede. Le è tornato il buonumore, vorrei ricordarle che fino a poco fa stava nel bel mezzo di una crisi isterica e aveva pianto per tutta la settimana. Ora che è con me invece, sembra che non le sia successo niente. E questo mi fa sentire strano.

«Non lo so. Non credo che dobbiamo parlare di noi, perché penso che sappiamo già abbastanza» le dico e lei ridacchia e si porta in bocca una manciata di popcorn.

«Domani dobbiamo assolutamente riprendere gli allenamenti, Josephine. La pallavolo ti aiuterà a distrarti e a sfogarti sulla rabbia che hai provato questa settimana, fidati. E sono sicuro che grazie a questa rabbia ci metterai molta potenza e diventerai una campionessa di pallavolo» dico facendola ridere. Mi da una pacca sulla spalla «non illudermi, sono una frana a giocare. Gli ultimi giorni in cui ci siamo allenati ero migliorata, ma ho paura che con questa settimana di pausa abbia già dimenticato tutto» abbassa lo sguardo.

«Ma che dici? Sei migliorata tanto. Vedrai che continuando con gli allenamenti migliorerai ancora di più. E poi, con un allenatore come me...» faccio finta di sventolarmi i capelli lunghi che non ho e lei scoppia a ridere «mm, certo. Non vantarti troppo, potrei diventare così brava da stracciarti con un venticinque a zero!» mi dice e io alzo un sopracciglio «ne sei proprio sicura?» le chiedo e lei annuisce convinta con gli occhi chiusi e le braccia conserte. Di scatto poso un ginocchio sul divano per avvicinarmi a lei e le faccio il solletico sui fianchi.

Strilla come una scema, buttandosi sul divano e scalciando. Io non faccio altro che ridere della sua reazione. È stupendo vederla ridere, ultimamente l'ho vista triste, con gli occhi rossi e bui, ora che è qui con me, invece... È felice. Il pensiero di essere quello che le ridà la felicità mi riempie di gioia.

«Allora... Perché ti sei picchiato con Felix?» mi chiede quando smetto di farle il solletico e ci rimettiamo seduti uno di fronte all'altra. Alzo gli occhi al cielo. Non voglio dirle il motivo per cui mi sono picchiato con Felix.

«Perché ti interessa?» le chiedo bruscamente e il suo sguardo si abbassa. Hero, datti una controllata.
«Mi hai chiesto di parlare, allora parliamo. Ti ho fatto una domanda, non c'è bisogno che ti arrabbi così tanto» mi dice e fa per alzarsi ma la blocco facendola sedere di nuovo affianco a me e stavolta le poso un braccio attorno al collo. Lei appoggia la testa sul mio petto e mi circonda con il braccio. Dalla sua espressione capisco che non era sua intenzione ma che sia stato l'istinto a portarla a fare questo gesto.

Per tranquillizzarla la stringo un po' di più. D'un tratto mi sento molto meglio, più... Felice? «Scusa se ti ho risposto male. Comunque, ho picchiato Felix perché non faceva altro che parlare male di te.»

Vedo che cerca di divincolarsi ma io la stringo più forte. Non voglio che si sposti da questa posizione.

Invece poi la lascio per vedere cosa fa, e capisco che voleva staccarsi da me per guardarmi negli occhi «ah si?» mi chiede e io annuisco. «Mi da fastidio il fatto che parlino male di una persona che non conoscono.» Dal modo in cui mi guarda so già cosa sta per dire «so che avrei parlato male di te anche io se non ti avessi conosciuta, ma ti ho conosciuta e mi hai aiutato a capire molte cose, Josephine. Con te sono felice, sento di avere al mio fianco qualcuno che veramente ci tiene a me, e non avevo mai provato questo genere di cose.»

Mi guarda e non dice niente. Ho sbagliato a dire qualcosa?

Abbasso lo sguardo e lei si fionda subito su di me, e preme con forza le labbra sulle mie. Ah.

Non so se riesce a sentire il mio cuore battere, ma credo che lo senta, perché non ha mai battuto così forte. Baciarla è una sensazione bellissima, mi vengono i brividi e sento la pelle d'oca ovunque. I miei polmoni si riempiono d'aria tutto ad un tratto, e credo che sia la prima volta che riesco a respirare bene.
Quando si stacca da me, i suoi occhi sono lucidi. Ed è bellissima, cavolo. Non sono ancora pronto ad avere una relazione, ma so che questo momento non me lo dimenticherò mai. Tanto sono sicuro che domani mi odierà di nuovo, anche senza motivo.

«Grazie» abbassa di nuovo lo sguardo. La guardo divertito «di cosa?» le chiedo e lei torna a guardarmi negli occhi «di tutto.»

Forse mi sbagliavo.

Spazio autrice:
Ehii, scusatemi per l'assenza e per il breve capitolo, ma ero a corto di idee. Bè, qualcosa sta nascendo tra i nostri Herophine, che dite? Finalmente domani è venerdì. Giuro, sono distrutta dopo questa settimana.
Aggiornerò presto!
Vi voglio bene❤️
~Alessia

Soulmates |Herophine| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora