Capitolo 12

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Josephine

«Scusa» gli dico bruscamente e lo sorpasso. Mi afferra il polso e mi fa girare di nuovo verso di lui. «Non toccarmi!» gli dico, cercando di tenere un tono di voce basso. «Che ci fai in piedi a quest'ora?» mi chiede.

«Potrei farti la stessa domanda» mi porto i capelli dietro alle orecchie e poi mi metto le mani sui fianchi e lo guardo divertita senza motivo.

Sospira. «C'è qualche problema?» mi chiede e il mio sguardo torna serio. Non lo capisco questo ragazzo.

«No, non c'è nessun problema. Mi sono addormentata con i vestiti e mi sono svegliata poco fa. Ora devo mettermi il pigiama e se permetti devo anche andare in bagno.»

«Sei molto irritante e stranamente attiva per esserti svegliata poco fa» mi prende in giro. Ma io non rido.

«Pensi di essere simpatico? Non ho chiesto il tuo parere, tornatene pure in camera tua» sbotto girandomi e incamminandomi di nuovo verso il bagno.

Mi prende nuovamente per un polso e appena mi giro il mio sguardo si concentra sul suo torace muscoloso e sudato. Aspetta...

Lo guardo curiosa. «Smettila. E perché sei sudato?» gli chiedo e lui fa un sorrisetto «non è niente di ciò che pensi. Mi sono allenato fino ad ora.»

Resto senza parole. «Ti sei allenato? Alle due di notte?» gli chiedo e lui annuisce «si, qual'è il problema?»

Questo ragazzo è bipolare. Ieri sera mi ha chiaramente urlato in faccia che non sono niente per lui e che non siamo amici. invece ora si comporta come tale.

«Non ho sentito il rumore dei palloni...» gli spiego e lui si pulisce la fronte con la maglietta che tiene in mano, avvolgendosela al collo subito dopo.

Non può mettersela addosso? I suoi muscoli al quanto visibili mi stanno distraendo.

Eh?

«Infatti non mi sono allenato a pallavolo... Mi sono allenato a Boxe.»

Strano... In quella palestra finora ho visto solo una rete da pallavolo. «Ah si? E dove li hai trovati gli attrezzi per allenarti a Boxe?» lo stuzzico sapendo benissimo che mi sta prendendo in giro solo per sentirsi attraente.

Pensa che un torace scoperto sudato e pieno di muscoli e una maglietta avvolta al collo lo facciano apparire attraente? No... Ok, si un po'. Un po' tanto.

Dannazione.

«Esiste uno sgabuzzino, Bambolina. Li ci tengo gli attrezzi di ogni tipo di sport» mi fa l'occhiolino.

Che razza di... «Oh, e... La mia faccia si trova un po' più su» mi posa una mano sotto il mento e mi fa alzare lo sguardo su di lui. Riesco a intravedere i suoi occhi verdi anche nella penombra del corridoio.

Mi allontano un po'. Sono senza fiato e non capisco perché. Ok, forse ho fissato un po' il suo petto ma non credevo che se ne accorgesse... Insomma, l'ho fissato per poco.

Forse.

«Mm, non illuderti» bisbìglio. Mi schiarisco la voce e ripeto: «Non illuderti. Non sono attratta da te. Ora fammi andare in bagno.»

Lui ridacchia. «Ok. Notte... Bambolina» mi fa un altro occhiolino e con un sorrisetto ancora stampato sul volto mi lascia da sola in corridoio.

Perché sto ancora ferma in piedi come una scema? Perché non mi muovo? Non ci riesco, forse. E perché non ci riesco?

Mi sento strana... Tutto a un tratto mi sento di buon umore e... Come dire... Felice?

Che mi sta succedendo?

Spazio autrice.
Mm, tutto apposto Jo?
Ok, avevo intenzione di aggiornare ieri ma c'era la prima puntata del Collegio 5 e non potevo perdermela ahah.
Spero che vi stia cominciando a piacere la storia.
Aggiornerò presto!
Vi voglio bene❤️
~Alessia

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