Vorrei

Epilogo

ANGOLO AUTRICE:
Come mi è stato chiesto, ho deciso di continuare la storia creando questa sorta di sequel/epilogo.
Spero vi piaccia 😉.
Buona lettura 😊.

***

Rabbia, profonda e pura rabbia era quello che provava verso sé stessa.
Nonostante la sua super-vista era stata così cieca, così egoista...
Forse, dopo tutto era vero, era vero che che si comportava da vittima incompresa.
Si era sentita tradita, quando la prima a tradire era stata lei.
Il suo risentimento le aveva fatto dimenticare lo sguardo di puro dolore che Lena aveva inciso sul viso quando erano andate nella Fortezza della solitudine.
Ora aveva capito, grazie a questa lettera, aveva finalmente capito il perché di tutto quanto.
E non poteva che odiarsi per tutto quello che aveva fatto passare a Lena.
Anni di "amicizia" in cui lei aveva giocato con i sentimenti della corvina, anni in cui aveva ignorato tutti i segnali, anni in cui aveva sempre scelto qualcun'altro.
Le lacrime solcavano inesorabili il suo viso, mentre alcune gocce cadevano sulla lettera posata sulle sue ginocchia, distorcendo alcune lettere.
Nonostante la sua vista fosse offuscata dalle lacrime, la sua mente, e il suo cuore, erano più lucidi che mai.

Aveva accettato l'invito di Lena con diffidenza.
Si erano date appuntamento in uno dei ristoranti dove erano solite andare.
Lena era bellissima, Kara lo aveva pensato subito, mentre un timido sorriso si era formato sulle sue labbra.
Erano entrambe visibilmente a disagio ma, dopo poco, le due avevano iniziato a parlare, creando un'atmosfera più distesa.
Verso la fine del pranzo, Lena le aveva consegnato la lettera, chiedendole di aprirla solo una volta arrivata a casa.

Così aveva fatto, era seduta sul suo divano, mentre mille pensieri le stavano affollano la mente.
Come se fosse stata in una sorta di sogno, volò fuori dalla finestra.
I pochi secondi che la separavano dalla sua destinazione le parvero anni.
Finalmente, con incertezza, atterrò sul terrazzo dell'appartamento di Lena.
La donna dava le spalle alla vetrata, ma qualcosa in lei la portò a girarsi verso la bionda.
Con un cenno le fece capire di poter entrare.

Ciao Lena.

Ciao Kara.

Le due donne rimasero un attimo in silenzio senza saper bene cosa dire.

Ho letto la lettera.

Riuscì finalmente a dire la bionda abbassando il capo.

Mi dispiace... sono stata una stupida.
Mi sarei dovuta accorgere dei tuoi sentimenti, ma non sono molto brava in queste cose...
Ora mi sento in colpa più che mai, perché so di averti ferito in ogni modo possibile.

Il silenzio calò di nuovo fra le due, mentre gli occhi della bionda iniziarono di nuovo ad offuscarsi per le lacrime che ripresero a rigarle il volto.
Con sorpresa però, una mano si posò sulla guancia di Kara, e dolcemente le fece rialzare il capo.
Gli acquosi occhi blu della bionda, incontrarono quelli verdi della Corvina, mentre quest'ultima, con il pollice, scacciava via le lacrime dell'altra donna.

Sei qui, hai letto la lettera, e per me questa è l'unica cosa che conta.

Lena sorrise timidamente, il suo sguardo era pieno d'amore e, nonostante tutto, si rese conto di aver perdonato Kara già da molto tempo.

Lena...

Lo sguardo negli occhi della bionda, nonostante le lacrime, esprimeva risolutezza.

Sì?

Ho capito, grazie alla tua lettera ho finalmente capito.

Un timido sorriso piegò le sue labbra.

Cos'hai capito?

La curiosità era udibile nella sua voce.

Ho capito che anch'io ti amo.

Puro shock attraverso il volto di Lena, il suo cuore iniziò a battere all'impazzata e le gambe quasi le cedettero, ma non ebbe tempo di fare o dire niente, che sulle sue labbra si ritrovò quelle della bionda.
Kara attirò l'altra donna a sé, come se avesse avuto paura di perderla, mentre Lena si aggrappò alla bionda come se da questo ne dipendesse la sua vita.
Quando si separarono non dissero niente, continuando a guardarsi negli occhi in silenzio.
Entrambe, dopo tanto tempo, si sentirono finalmente a casa.