Prologo

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Il libro giaceva aperto sul pavimento essendo caduto dalla scatola che gli era stata spedita da Minerva. I restauri a Hogwarts stavano andando bene e mentre pulivano il soffitto, avevano scoperto una collezione di frammenti. Ron, che si era occupato delle pulizie in quella particolare area del castello, aveva subito riconosciuto i vari oggetti come elementi della stanza delle necessità.

Ora Harry si ritrovava seduto sul pavimento del soggiorno, a Grimmauld Place, a fissare il libro di pozioni avanzate -gli occhi spalancati come se si aspettasse che improvvisamente assumesse una vita propria-.

Proprietà del principe mezzosangue.

Le parole erano scritte negli eleganti vortici neri del giovane Severus Snape, il cuore di Harry iniziò a battere più forte. I ricordi dell'uomo che moriva tra le sue braccia gli inondavano la mente, nausea e tristezza lo sommergevano. Guardando le sue mani, ricordando con vividi dettagli il sangue che si era spalmato su di loro, il profumo di rame era rimasto nelle sue narici per giorni.

Gli occhi verdi cominciarono a lacrimare, Harry scosse la testa cercando di scacciare i pensieri morbosi.
Sono passati sei mesi e penso ancora a lui ogni giorno.

Con una travolgente sensazione di tristezza, Harry prese il libro e lo rimise nella scatola, agitando la bacchetta per metterlo in soffitta.
Lì era rimasto, fino a una sera, dieci anni dopo...

Harry era ubriaco, non allegro come i soliti ubriachi, ma fumante. I fragorosi schianti echeggiavano per tutta la casa mentre urtava e inciampava in vari mobili. La sua camera da letto sembrava così vuota e desolata, la consapevolezza che il suo matrimonio con Ginny era ufficialmente finito con le scartoffie arrivate quella mattina, fece scoppiare Harry a piangere.

Enormi emozioni riempirono i singhiozzi che rimbalzavano per la stanza, le lacrime che aveva trattenuto a lungo scoppiarono finalmente in marea.

Vedi Ginny, non sono privo di emozioni!

La sua mente rifletteva sui numerosi argomenti che avevano avuto negli ultimi nove anni, insisteva sul fatto che lei fosse troppo emotiva e convinta del fatto che lui non avesse alcuna emozione. Harry lo trovò difficile da credere, concordando leggermente sul fatto che non mostrava i suoi sentimenti come faceva prima, ma che non significava che non sentisse nulla.

Dopo l'ultima discussione, la donna aveva deciso di andarsene e divorziare da lui.

Harry sapeva di aver sbagliato con lei:
Quella sera, dopo aver consumato l'atto, giaceva al suo fianco ad ascoltarla lottare per non piangere senza sentire nulla.

Sapeva che avrebbe dovuto sentire il bisogno di rassicurarla e confortarla, ma era incapace di costringersi a preoccuparsi abbastanza.
La telefonata dall'ospedale aveva messo fine a quel piano, Ginny era rimasta incinta, nessuno dei due lo sapeva ma il corpo della giovane donna aveva abortito e mentre faceva alcuni test di routine, l'ospedale aveva scoperto un problema al suo utero.

Ginny devastata dalla prospettiva di non avere nessun bambino nel loro futuro era crollata.

Così eccolo lì, otto anni dopo, legato a un matrimonio che li stava lentamente distruggendo entrambi. Un breve lampo di colpa gli balenò nella testa, il cuore che batteva all'impazzata al ricordo della relazione che aveva avuto con un collega del ministero. Biondo, con gli occhi azzurri e desideroso di piacere, Stefen era proprio ciò di cui Harry aveva bisogno.

I loro incontri illeciti davano a Harry la forza di alzarsi la mattina, il sapore dell'uomo sulle sue labbra gli faceva saltare il cuore. Il ricordo di quell'affondare in calde intense membra e lo svolazzare dell'anello di muscoli intorno alla base del suo cazzo, alimentavano le sue fantasie di masturbazione notturna. I pranzi tardivi al lavoro erano diventati il ​​codice per il sesso disordinato nei cubicoli del bagno a Leaky Cauldron, rimanere fino a tardi per una riunione significava piegare Stefen sul tavolo della conferenza e scoparlo forte.

Il tempus è un'alleato prezioso...•SNARRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora