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Harry sentì il suo mondo sgretolarsi intorno a lui, gli occhi di Remus non lasciavano mai i suoi mentre lottava per mantenere il suo cuore calmo. La sua mente era un miscuglio di pensieri, piani elaborati e schemi che correvano nella sua testa per trovare una via d'uscita dalla situazione.
L'incantesimo dell'oblivio sulla punta delle sue labbra, Harry fece l'errore di guardare negli occhi color ambra di Remus e sentì il suo cuore affondare.

Cedendo alla stanchezza di nascondere chi era e perché era lì. Corpo improvvisamente debole, la sensazione di sollievo che spingeva da parte le sue paure, diviso tra bugie e verità. Il giovane lupo sembrava percepire la lotta interna che infuriava tra il cuore e la mente di Harry.

"Harry?... chi sei?" La voce gentile di Remus echeggiò nella testa di Harry, le lacrime iniziarono a colare al ricordo di aver visto il suo padrino adottivo sdraiato morto nella Sala Grande. Scuotendo la testa, mano agli occhi, trattenendo le lacrime e cancellando la visione del giovane davanti a lui.

"Non posso" la voce di Harry si spezzò per l'emozione e il lupo sembrò allarmato per il cambiamento interiore "Non posso perderlo di nuovo"

"Perdere chi?" preoccupazione nel tono dell'adolescente, un piccolo sussulto che emergeva mentre metteva insieme i tasselli di un pazol "Severus? ... chi sei Harry ... come sei imparentato con James?"

"...Papà..." Le parole di Harry borbottarono e oscurate dalle sue mani, rifiutandosi ancora di stabilire un contatto visivo con il giovane inquisitore.

"No. non sei suo padre!" Remus lo schernì, il suo viso impallidì quando Harry lo guardò.

"No lui è mio padre" l'espirazione all'ultima parola fu come un sospiro di sollievo, Remus barcollò all'indietro sbattendo contro la scrivania dietro di lui e si accasciò a terra.

Uno shock evidente sul suo viso, occhi increduli che fissavano Harry, che scoprì di non riuscire a distogliere lo sguardo da quello sguardo penetrante.

"Come... cosa?" occhi color ambra pieni di stupore e paura.

Harry raggiunse il giovane uomo.

I suoi occhi confusi e diffidenti si sentirono come un pugnale nel suo cuore e Harry si voltò, cercando di ricomporsi "Remus..." incerto su come procedere, Harry aspettò finché il lupo non sembrò calmarsi, i suoi occhi lo osservavano ancora con una vigilanza, temendo che Harry potesse fargli qualcosa "Non ti farò del male... Sirius meritava quello schiaffo... chiunque altro gli avrebbe fatto ho fatto di peggio "vedendo l'elemento di concorrenza negli occhi color ambra "Avrebbe fatto del male a Severus, e lui significa così tanto per me ... non potevo lasciare che Sirius gli facesse del male, capisci?"

Remus annuì, bruscamente e i suoi occhi si addolcirono mentre Harry parlava di Severus, chiaro a Harry che sapeva come ci si sentiva ad amare qualcuno. Il cuore che martellava, ai ricordi dei padrini adottivi insieme inondarono la mente di Harry, la certezza del suo istinto gli faceva vedere il lupo con simpatia adesso.

"Tu ami Sirius, vero?" Remus sbiancò alle parole, i suoi occhi si spalancarono e balbettò il suo disaccordo all'affermazione "Glielo hai detto?" Remus scosse tristemente la testa e il cuore di Harry si spezzò per l'adolescente.

"Ti dirò la verità e non importa come ti sentirai per me dopo" Harry prese fiato, spaventato di fare il passo successivo "Devi avvertirli... non lascerò che Voldemort vinca e li porti lontano da me" Remus si ritrasse fisicamente alla menzione di Voldemort e Harry chiuse gli occhi, realizzando che stava per infrangere tutte le regole.

Si allungò per toccare l'adolescente in un gesto confortante, le sue dita sfiorarono il dorso della mano di Remus e quasi gridò mentre la sua mente era bombardata da nuovi ricordi, l'intensità che lo faceva oscillare in piedi.

Il tempus è un'alleato prezioso...•SNARRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora