Anche questo è spinto. Più dell'altro in realtà...Buona lettura! 🔞
La cena nella grande sala era un po' strana, Harry sedeva a parlare con Silente, un occhio discretamente sul tavolo Serpeverde. Le occhiate consapevole di Silente gli fecero battere il cuore, volse lo sguardo verso il tavolo dei Grifondoro, rimproverandosi di non aver prestato loro alcuna attenzione.
"difficile vederli?" Chiese Silente, la sua voce bassa per evitare che qualcuno lo sentisse.
Sconcertato per un secondo, Harry si rese conto che si riferiva ai suoi genitori.
"Sì" rispose, Silente gli accarezzò leggermente la mano, inteso come gesto di conforto.
Harry si sentiva infelice, aveva dato una risposta breve perché non sentiva niente, si frugò nel cuore e lo sentì vuoto. Rompendo il contatto visivo con il simpatico preside, abbassando lo sguardo, disperato nel voler sentire qualcosa. Quando li aveva visti per la prima volta, aveva provato una tristezza ma non straziante.
Pensando che forse Ginny avesse ragione, forse era rotto dentro e incapace di sentire nulla. I peli sulla parte posteriore del suo collo formicolarono, sentendo di essere osservato in prima linea nella sua mente, alzando lo sguardo per incontrare lo sguardo insicuro di Severus.
L'adolescente sembrava nervoso e pieno di preoccupazione, il cuore di Harry sussultò alla vista.
Stordito quando venne a sapere che Severus era l'unica cosa a cui teneva in quel momento. L'uomo era sempre rimasto nella parte posteriore della sua mente sin dal suo tempo a Hogwarts.
Offrì all'adolescente ansioso un sorriso, gli occhi pieni del loro segreto, Severus arrossì di una graziosa sfumatura di rosso.
Imbarazzato, abbassò gli occhi scuri e fissò il suo piatto come se contenesse il segreto dell'universo.
Harry si scusò, e Silente gli lanciò uno sguardo preoccupato. Ovviamente pensando di aver sconvolto Harry parlando dei suoi genitori. Occhi neri lo seguirono mentre lasciava il tavolo, incontrò lo sguardo e lo inclinò verso la porta, indicando a Severus di seguirlo.
Harry aspettò con noncuranza nel corridoio, appoggiato al muro in modo disinvolto, dove apparve Severus, il viso agitato, gli occhi che saettavano ovunque.
"Signore..." Severus arrossì di più, Harry si allungò per toccargli velocemente la guancia, il calore quasi febbrile sulla punta delle dita, "Volevo scusarmi per prima" Severus abbassò lo sguardo per mantenere il contatto visivo con Harry. Controllando che fossero soli nel corridoio apparentemente deserto, Harry afferrò Severus, che strillò per essere stato afferrato così e trascinò l'adolescente che si dimenava in una nicchia buia.
Inchiodando il nervoso Severus contro il muro, Harry premette il suo corpo contro il suo, impedendo al ragazzo di muoversi e permettendogli di sentire l'erezione che stava attualmente sforzando tra i pantaloni di Harry.
"Non scusarti, mi è piaciuto quando hai guardato" Harry sussurrò deliberatamente le parole nell'orecchio di Severus, la sua lingua guizzò dolcemente verso il guscio "Non ti è piaciuto?" La voce di Harry bassa e seducente.
Severus chiuse gli occhi, inclinando la testa all'indietro in un tonfo sul muro di pietra dietro di lui, il gemito dalle sue labbra era di desiderio, non di dolore. Annuendo freneticamente, prendendo il labbro inferiore tra i denti, troppo nervoso per parlare.
Harry si sporse in avanti, il naso premuto contro la pelle liscia del suo collo, poteva sentire il battito del polso di Severus, il suo profumo riempì i polmoni di Harry mentre prendeva fiato.
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Il tempus è un'alleato prezioso...•SNARRY
FanfictionHarry è stanco della sua vita e, una sera ubriaco, trova un incantesimo che lo riporta a quando tutto andava bene. O anche molto prima... Lì vivrà la sua storia d'amore con l'unica persona che abbia davvero mai amato.