La mia avventura all'Accademia del drago era iniziata da circa un mese e quasi immediatamente i miei sogni e le mie speranze furono distrutte.
Il professor Jacob Wilson, era persona sicuramente competente, le sue spiegazioni erano lunghe ed esaustive, aveva dimostrato una conoscenza quasi enciclopedica durante le spiegazioni.
Sentii da delle voci di corridoio che anche lui in passato fu un Cloudknight ma che a un certo punto della sua carriera decise di ritirarsi e di dedicarsi all'insegnamento e alla formazione dei futuri progettisti e meccanici, la sua motivazione rimane ancora ignota e nessuna osa porgli alcuna domanda riguardo ciò.
Ogni volta che ascoltavo una sua lezione, rimanevo affascinato dalla sua conoscenza ma allo stesso tempo mi sentivo frustrato, poiché comprendere una sua spiegazione, era un'impresa più ardua di quanto avessi mai immaginato e ogni volta che prendevo appunti senza capire nulla, avvertivo nel mio cuore il dolore di un sogno infranto.
Tuttavia non tutti i mali vennero per nuocere, inizia a fare amicizia con la ragazza dai capelli biondi fino al collo, ubicata nel banco accanto al mio.
Scoprii che si chiamava Rebecca e che come me condivideva la passione per i velivoli, ogni giorno parlavamo dei nostri progetti e ci confrontavamo sulle nostre idee.
Mi domandavo però perché si fosse interessata a me all'improvviso, suppongo che chi di dovere le abbia parlato della mia condizione e le abbia detto di tenermi d'occhio.
Beh, non mi dispiaceva per niente avere qualcun altro con cui dialogare oltre a Lanied che a causa del programma di addestramento il tempo che avremmo potuto trascorrere insieme si era ridotto.
Quando lo vedevo nei corridoi, indossava la tuta da combattimento dei Cloudknights composta da una calzamaglia nera, sopra la quale si trovano una corazza azzurra e un casco dello stesso colore decorato da una pinna azzurra e dotato di un visore.
Solitamente aveva l'aria spossata, diceva che l'allenamento a cui era sottoposto ogni giorno era stremante, ma era condizione necessaria per proteggere gli innocenti.
Ci riuscivamo a incontrare in mensa solo durante la pausa pranzo, era l'unica stanza dell'accademia la cui scelta di colori non mi piaceva, pareti e pavimento color grigio e tavoli dalla forma circolare color bianco asettico.
«Come ti fa a piacere quella roba?» domandò strabuzzando gli occhi con espressione di disgusto mista a sorpresa sul suo volto a triangolo.
«A me sembra solo un normale purè.» replicai sorpreso dalla sua affermazione.
«Va bè, piuttosto come vanno le tue lezioni?»
Avrei voluto rispondergli "malissimo", avrei voluto dirgli che non capisco nulla e che forse ammettermi qui è stato un grave errore... ma il mio orgoglio me lo impediva, non volevo ammetterlo.
Il mio amico divorò quanto più velocemente possibile la sua porzione, probabilmente non aveva apprezzato il pranzo di quel giorno.
«Posso sedermi qui?» domandò una voce.
Era Rebecca, la ragazza dal volto ovale e i capelli biondi sorrise mentre i suoi occhi verdi, ci scrutavano.
«Fai pure, io tanto me ne stavo per andare e Nathan... ricordati quello che ci è successo in passato, ti aiuterà a decidere meglio in futuro.» replicò il Glacian, con tono acido.
Lasciò la mensa senza nemmeno degnarsi di salutare.
La giovane si sedette, in modo da essere adiacente a me, sul suo volto si dipinse un'espressione confusa, probabilmente si stava interrogando sull'enigmatica frase di Lanied.
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Cloudknights
Science FictionIl cielo è azzurro, il cielo è libero, il cielo non ha confini, per tale ragione Nathan, ragazzo con la sindrome di Asperger lo ama e lo vuole difendere. Desidera con tutto sé stesso entrare nei Cloudknights, una forza speciale di difesa così da pot...