La scelta dei corsi
Il primo amore non si scorda mai.
Per molto tempo, credetti che questa frase fosse solo uno di quei banali e infondati luoghi comuni.
Fino al mio terzo anno di college, in cui tutto ebbe inizio, ero profondamente convinta di essere già stata innamorata e che l'amore fosse un po' come l'influenza: così come arrivava, andava via.
Ma mi sbagliavo di grosso.Non avevo mai avuto nessuna storia seria che superasse le tre settimane. L'unica costante della mia vita amorosa, se così si poteva definire, era stato Nathan.
Avevo frequentato con lui le scuole superiori e, all'ultimo anno, avevamo provato anche ad avere una storia, ma senza molto successo, motivo per cui avevamo deciso di rimanere ottimi amici.Quando ci ritrovammo al college, però, nel tempo, capii che lui aveva iniziato a provare qualcosa per me, scegliendo la via dell'amicizia per restarmi accanto il più possibile, nell'unico modo che gli era consentito, anche se spesso ricadevamo in qualche notte di fuoco senza nessuna conseguenza.
Fu così che, la mattina del primo giorno del nostro terzo anno, Nathan bussò alla mia porta con l'ennesima trovata per passare del tempo con me, senza sapere che, proprio quell'idea, ci avrebbe allontanati per sempre.
Sentii bussare ripetutamente alla porta e aprii gli occhi.
Era già mattina, il sole entrava timidamente dai fori della serranda, ed io avevo dimenticato di mettere la sveglia.
Bel modo di iniziare la giornata, svegliarsi di soprassalto.
Deve essere lei, la mia nuova compagna di stanza, pensai.Mi trascinai fuori dal letto, stropicciandomi gli occhi e raggiunsi la porta.
Quando la aprii, un odore di croissant appena sfornati mi invase le narici. E davanti a me c'era lui: fisico possente, sul metro e settantacinque, folti capelli ricci bruni e due fari verdi.
«Nathan, che ci fai qui, a quest'ora?» gli chiesi.
«E buongiorno anche a te. Sono appena arrivato. Ho portato questi, ti va di fare colazione insieme?» snocciolò in tutta fretta, come se avesse tenuto il respiro prima di cominciare a parlare.
Sorrise mentre sventolava un sacchetto bianco sotto il mio naso e con la mano destra reggeva un vassoio con due caffè.
«Entra» sospirai, facendomi di lato e lasciandolo passare.
Mi sedetti sul letto con le gambe incrociate, mentre Nathan mi passava un croissant.
«È crema e amarena, come piace a te.»
«Grazie».Avevamo trascorso insieme l'estate, nella nostra città natale, Bateson. E non era passato un solo giorno in cui non si fosse comportato con me in quel modo dolce e premuroso. Avevo iniziato a pensare che la sua cotta per me stesse davvero peggiorando.
«Hai già completato l'iscrizione ai corsi?» mi chiese, sorseggiando il suo caffè.
«Non ho ancora finito, oggi devo scegliere gli ultimi due.»
«Bene, allora ho una proposta da farti» disse, tirando fuori dallo zaino dei fogli. «Visto che quest'estate hai passato molto tempo in giardino a scrivere su quel tuo “quaderno dei pensieri”, potresti fare un corso di scrittura creativa...»
Un corso di scrittura creativa?
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My First Bitter Love
RomancePrequel di Bitter Love. In una calda notte di inizio settembre del duemilasedici, nella ridente località di Sunsbourgh, dove lavora come animatrice, Eveline Valentine racconta ai suoi compagni di avventura la storia del grande amore della sua vita...