Silenzio

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Non c'è nessuno al piano di sotto, eppure, sentivo la presenza di qualcuno come se un altro respiro si sovrapponesse al mio. Una specie di ansia mi penetra, e non riesco a tenerla a bada. Pian piano avviandomi verso la cucina sento un inquietante rumore. Il cuore mi batte all'impazzata, non so che fare di primo impatto e attraverso il corridoio prima di giungere lì. L'unica cosa che attrae il mio sguardo è un ombrello di mia madre buttato a terra forse per la fretta. Sembrerebbe essere molto possente, lo affero e lo impugno stringendo forte l'impugnatura in legno.

Faccio fatica ad avvicinarmi alla cucina, ma, ad un tratto vedo una scarsa luce derivante da una torcia. Poteva essere mia madre che tenta di rinviare la corrente o non so cosa, ma, mentre mi avvicinavo per errore poggio la punta del piede su una mattonella rotta che tende a scricchiolare. Capisco proprio ora che questa è la mia rovina quando vedo spegnersi la luce della torcia. Immediatamente sale il timore che forse in casa ci sono i ladri o gli strozzini di mio padre. Ho paura, il silenzio oscura ancora di più la mia veduta. Non ci sono interruttori nel corridoio.

Per un attimo sento dei passi poi più nulla.

Stringo maggiormente l'ombrello quasi facendomi male alle mani. Poco dopo sento il cigolio della finestra della cucina. Evidentemente stanno scappando da lì. Mi affretto ad andare dalla loro direzione, ma, qualcosa aggrappa il cappuccio della mia felpa e mi ritira all'indietro quasi volendomi soffocare,percepisco una fredda mano sul mio collo tenermi fermo e poi sento qualcosa frantumarsi sulla mia testa. Mi accascio a terra, non sento nulla solo il calore del sangue che scivola veloce sulla mia fronte e mi entra negli occhi e nella bocca. La vista si appanna e...

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