Capitolo 8

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Era ormai passata più o meno una settimana da quando la Camera dei Segreti era stata aperta e il giorno dopo si sarebbe tenuta la prima partita di Quidditch della stagione, Grifondoro contro Serpeverde.
Quella sera Carina arrivò nella Sala Comune e vide tutta la squadra di Serpeverde seduta su alcuni divanetti, probabilmente a parlare della partita dell'indomani.
<< Agitati?>> chiese Carina ai ragazzi mentre si sedeva accanto a Draco
<< No, siamo pronti e siamo sicuri di vincere >> le rispose Marcus
<< Bene, vedete di stracciare quei Grifondioti>> replicò la ragazza << Ora me ne vado a letto, non fate troppo tardi o domani mattina sarete troppo stanchi per giocare. Buonanotte a tutti>> la salutarono tutti e Carina se ne andò nella sua stanza dove le sue compagne si erano già sistemate sotto le coperte a chiacchierare.
<< Ciao ragazze>> salutò la riccia appena entrò
<< Ciao>> le risposero in coro
<< Secondo voi come andrà domani?>> chiese Millicent
<< Spero bene>> le rispose Pansy
<< Andrà più che bene, si sono allenati molto e hanno le capacità e gli strumenti per batterli, l'unico problema è Draco>> disse Carina
<< Perché? >> le domandò Daphne
<< Perché sarà troppo impegnato a farsi beffe di Potter e quasi sicuramente gli passerà il boccino davanti agli occhi senza che se ne accorga, gli ho già detto di concentrarsi solo su quello ma sono più che sicura che non lo farà e so già che Marcus gli dirà di tutto a fine partita, se dovessero perdere...>>
<< Tu non gli dirai niente? Nel caso dovesse andare così...>> le chiese Pansy
<< No... Draco è un osso duro e so come fargliela pagare senza sgridarlo e poi a questo ci penserà già Marcus...>>
<< A proposito di Marcus, avete risolto il vostro piccolo problemino?>> le domandò Daphne
<< Diciamo di sì... siamo "amici" >> disse mimando le virgolette con le mani << ma non mi fido di lui, per niente, diciamo che più che amici siamo conoscenti, mi ritengo amica solo di una persona, tutti gli altri sono conoscenti, pure voi...>> disse, nel frattempo si era infilata sotto le coperte.
<< Perché non ci consideri amiche?>> chiese Millicent
<< Non mi fido delle persone >> rispose fredda e le ragazze capirono che non era il caso di continuare così si scambiarono la buonanotte e spensero le luci.

Quella mattina Carina si svegliò abbastanza presto e scese giù a fare colazione trovando già tutta la squadra di Quidditch che mangiava.
<< 'Giorno a tutti>> li salutò e gli altri le risposero con saluti e alzate di mano.
<< Carina! >> si sentì gridare, la diretta interessata si girò di colpo per vedere chi la stesse chiamando.
<< Weasley >> salutò fredda e tornò a mangiare
<< Ti posso parlare? >> le disse avvicinandosi
<< Non hai una partita da giocare? >> cercò di svincolarsi da quella situazione
<< Oh, andiamo!>> continuò imperterrito
<< Se proprio insisti...>> disse ormai rassegnata
<< Vieni>> le prese la mano e la trascinò distante da orecchie indiscrete
<< Senti, ti volevo parlare di quella cosa che è successa nella Foresta Proibita... >> cominciò ma fu subito interrotto da Carina
<< Non ho intenzione di parlarne>> fece per andarsene ma fu trattenuta dalla mano del ragazzo che si era attaccata al braccio di Carina
<< Ascoltami, continuo a non capire perché non lo posso dire in giro >>
<< Non sono affari tuoi>> si staccò dalla presa del ragazzo e si girò pronta ad andare
<< Allora non ti dispiacerà se lo dico in giro>> si bloccò al suono di quelle parole
<< Te lo spiegherò una volta e basta, osa andarlo a dire a qualcuno e farai una brutta fine intesi?>>
<< Intesi>>
<< Sono un animagus non registrato al Ministero, te lo avevo già detto. Per questo non puoi raccontarlo, se no quelli mi buttano dentro >>
<< Ma perché non ti puoi registrare? >>
<< Sono diventata un animagus per volere dei miei genitori e loro non volevano che il Ministero lo sapesse...>>
<< E perché? >>
<< Te lo stai chiedendo davvero? Sei così stupido? Pure un neonato ci arriverebbe... >> chiese stupita da così tanta ignoranza
<< Si me lo sto chiedendo e se non lo avessi capito vorrei una risposta se no lo racconto a chiunque >>
<< I miei erano mangiamorte, questo direi che lo sa chiunque, se il Signore Oscuro un giorno dovesse tornare pensi che i miei non mi facciano diventare una di loro? Gli farebbe comodo avere un leone a portata di mano>>
<< Ora si spiega tutto...>>
<< Ti prego di non dirlo a nessuno, o mi sbattono dentro davvero. Non vuoi che succeda questo, vero?>> gli chiese facendo gli occhioni dolci
<< No, assolutamente. Però sarà difficile non dirlo a nessuno>>
<< Conosco la Maledizione Cruciatus, ti conviene non dirlo a nessuno>> riprese il suo tono glaciale di sempre e se ne andò.

Carina arrivò al campo da Quidditch con le sue compagne di classe e si posizionarono in prima fila, le ragazze volevano andare più in alto ma Carina aveva insistito per mettersi davanti in modo da riuscire a parlare con i giocatori più facilmente nel caso ci fosse stata una pausa dato il bruttissimo tempo.
La partita cominciò e il cielo non prometteva nulla di buono.
Carina notò che un bolide inseguiva all'impazzata Potter e che i gemelli Weasley facevano di tutto per tenerlo lontano. Era una lotta senza senso ma furono costretti a fermarsi. I giocatori scesero dalle loro scope e i Serpeverde gridarono vittoriosi verso gli altri compagni di casa che risposero gridando all'impazzata, la squadra era in vantaggio di settanta punti.
<< Draco!>> gridò Carina al cugino
<< Dimmi >> disse lui
<< Dovresti concentrarti di più sul boccino e meno su Harry Potter! >> lo rimproverò
<< Stai tranquilla, è tutto sotto controllo>> la rassicurò e tornò con gli altri mentre la ragazza sussurrava sarcastica << Certo, come no...>>

La partita riprese. Ad un tratto Carina vide il boccino d'oro fluttuare sopra l'orecchio di Draco senza che lui se ne accorgesse perché era troppo impegnato a ridere di Potter.
<< Io lo ammazzo >> disse Carina più a se stessa che alle ragazze.
Potter andò contro il boccino e Draco si scostò per paura di Harry, pensando che lo stesse attaccando.
Inutile dire che Potter riuscì a prendere il boccino anche con un braccio distrutto dal bolide impazzito.
Carina si diresse furibonda verso il castello cercando di controllare la rabbia, non le dava fastidio che avessero perso ma le dava fastidio come avevano perso, avevano la vittoria sopra la testa, letteralmente, e gli era scappata.
Arrivata nei dormitori corse a farsi una doccia calda perché voleva distrarsi da quella brutta mattinata.

Per il resto della giornata non parlò con nessuno e quando Draco si avvicinò a lei per parlare la ragazza lo congedò molto freddamente dicendo solo << Ho da fare, non mi disturbare >>

L'erede dei Lestrange 2 ~Conclusa~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora