9) LA PROMESSA

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Il giorno seguente, come era stato stabilito, fu dedicato ai preparativi.

Il viaggio sarebbe durato non più di due settimane e gli scorridori sarebbero tornati giusto in tempo per il solstizio d'estate. Non c'era momento migliore per dei giovani guerrieri per essere scelti dalle donne Vareghe.

Aldaberon non se ne curava. Sapeva di esserne escluso, anche se una sottile speranza ancora lo tormentava. Cercava di reprimerla con la ragione, eppure quella sempre rispuntava caparbia, come un'erba gramigna da sotto la cenere di un fuoco spento.

Ere felice per Fredrik e Thorball. Erano amici e Compagni di Disgelo, eppure un poco li invidiava, in quel momento della loro vita.

Sapeva che tra le ragazze da marito disposte a scegliersi un consorte c'era anche Vandea. Sarebbero state in quattro quell'estate a compiere la scelta.

Una era una ragazza di quindici inverni della casa delle Formiche, graziosa e volenterosa e le altre erano due gemelle di sedici inverni della casa di Aldaberon, quella delle Farfalle. Erano sempre allegre e con tante efelidi arancioni sui volti dalla carnagione pallidissima. Avevano i capelli dello stesso colore delle efelidi e li portavano raccolti in grosse trecce che ricadevano ai lati della fronte, lunghissime, giù giù fino ad appoggiarsi sui seni solidi e pieni che sobbalzavano ogni volta che ridevano.

Vandea era la più anziana delle quattro e avrebbe avuto il diritto di fare la prima scelta. Era la tradizione che lo imponeva e anche questa volta sarebbe stata rispettata. Per i Vareghi era già vecchia con i suoi diciotto inverni e non poteva permettersi di perdere un altro anno ancora senza un marito. Aveva già rimandato per due estati per stare con lui. Andando contro il parere dei genitori, ormai anche loro anziani, aveva sfidato le convenzioni, ma ora non poteva più farlo. Doveva farlo se non voleva un futuro di stenti e solitudine.

Doveva farlo e l'avrebbe fatto, gli disse l'ultima volta che si incontrarono ed Aldaberon si disse d'accordo.

La seconda scelta l'avrebbero avuta le due gemelle, Ingrid e Thulid.

Vista la scarsità di pretendenti, avrebbero potuto scegliere di sposare lo stesso uomo e vivere attorno al suo focolare in tre, se lui avesse accettato.

Due bocche da sfamare invece di una erano un grande impegno per un guerriero, ma se avesse accettato avrebbe acquistato grande merito ed onore tra la sua gente.

Per ultima avrebbe scelto la giovane della casa delle Formiche, Astrid.

Era praticamente certa che per quell'anno non avrebbe potuto maritarsi, però aveva scelto di partecipare ugualmente visto che era suo diritto farlo. Era piccola e graziosa, con uno sguardo malizioso che la diceva lunga su quello che si aspettava da un uomo. In più le piaceva essere al centro dell'attenzione e non poteva lasciarsi scappare un occasione come quella.

Fredrik e Thorball avrebbero avuto ben quattro ragazze da cui essere scelti. Praticamente erano certi di non dover attendere ancora un altro anno per riuscire a sposarsi e lo sapevano. Tra di loro ormai non parlavano d'altro e Aldaberon si sentiva a disagio quando lo facevano, perché sentiva che li stava perdendo. I suoi due amici parevano non rendersene conto, ma il matrimonio avrebbe scavato un fossato tra di loro, profondo e difficilmente valicabile.

Da quel momento, per loro tre, le cose si sarebbero complicate ancora di più. Due uomini accasati avevano dei doveri a cui pensare, una famiglia da sfamare e moltiplicare, responsabilità nei confronti della comunità intera da assolvere.

Questo avrebbe voluto dire che non avrebbero più avuto molto tempo da passare con lui. Per la seconda volta avrebbero seguito una strada differente dalla sua, allontanandosi ancora di più e nessuno avrebbe potuto farci nulla, proprio nulla.

LA MASCHERA E LO SPECCHIO-Prima ParteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora