capitolo 22- ho bisogno di lei

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CAPITOLO 22

*HARRY’S POV*

Siamo arrivati all’ospedale, non riesco a smettere di piangere, non ce la faccio. Io non posso perderla, darei la mia vita per salvare la sua.

X: signor Styles, siamo arrivati, scenda

Io: ok

Scendo dall’ambulanza e aspetto che i dottori la mettano su un'altra barella.  Appena lo fanno iniziano a correre all’interno del pronto soccorso. Io li seguo riucendo a tenere la mano della mia Sam. Arriviamo in una stanza e sto per entrare quando un dottore mi ferma.

Io: mi lasci passare!

dot: non posso, la dobbiamo rianimare

Io: io devo starle vicino

Mi metto le mani tra i capelli mentre continuo a piangere. Il dottore mi  prende per le spalle e mi alza il viso

Dot: ei, calmo, dobbiamo fare di tutto per rianimarla e lei ce la farà. Tu però se le vuoi bene, devi stare qui, aspettarla e pregare per lei ok? Non puoi entrare, anche se io volessi, non si può. 

Annuisco. Non riesco nemmeno più a parlare, i singhiozzi per quanto forti sono, mi impediscono anche di fare un pensiero lucido e chiaro. Decido di chiamare louis.

Io: p-pronto?

Lou: haz, che succede, dove sei..

Io: ….

Lou: dove sta sam?

io: ospedale… lou… vi..vieni

Lou: arrivo subito

Attacca la chiamata . appoggio le mani sul mio viso e scivolo con la schiena lungo la parete bianca e fredda, sedendomi a terra con le ginocchia al petto. C’è un via vai di gente e di dottori che entrano e escono da quella maledetta stanza. Ma nessuno riesce a darmi qualche segno di miglioramento da parte di sam. Ho paura ..troppa.

* SAM’s  MOM POV *

Sto camminando avanti e indietro  per la mia camera. Samanta non risponde, la avrò chiamata almeno 20 volte, e non  mi ha richiamato. Così decido di andare a casa sua. Arrivo lì agitata più che mai e la cerco ovunque, menomale che mi ha dato ieri un altro paio di chiavi .  non è qui. Entro in cucina e il suo telefono è qui, poggiato sul tavolo, lo porta sempre con se. Sto per uscire  quando intravedo con la coda dell’occhio  una busta appoggiata sul micronde.

“ da sam x”

 La apro  e inizio a leggere. È la sua scrittura, disordinata come sempre. Le lacrime iniziano a bagnare quel foglio che scivola via dalle mie mani cadendo a terra. Devo sapere dove sta. Prendo  la lettera riponendola velocemente nella tasca.  La radio è rimasta accessa, chissa perché. Ma casualmente sento delle parole attraverso quel aggeggio, che mi fanno gelare. Quella maledetta voce, è stato lui.

Mi inizia a squillare il telefono e rispondo, numero sconosciuto

X: signora, sono louis tomlinson, un amico di samanta, sto venendo a prenderla, dove abita?

Io: sono.. sono a casa  di sam

X: tra 5 minuti sono da lei

Riaggancia  e lo aspetto fuori, arriva praticamente subito  e salgo in macchina. Li trovo entrambi disperati, niall soprattutto. Anche louis, solo che cerca di essere forte. Niall mi abbraccia subito e io gli accarezzo la testa.

Nia: jade.. io

Io: shh, lei ce la farà.

Mi raccontano cio che sapevano, e lei ha qualche speranza grazie a harry, lo ringrazierò a vita per questo. 

Il ragazzo dagli occhi di ghiaccio||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora