Cerco di alzarmi senza farlo svegliare, così magari quando si sveglia non si ricorda che ho dormito con lui.
Niente. Non riesco ad alzarmi.
Le nostre gambe sono intrecciate e il suo braccio mi circonda la vita.
Cerco di divincolarmi dal suo corpo, ma ancora una volta con scarsi risultati.
"Federico." Sussurro per svegliarlo.
Niente. Non si muove.
"Federico.." lo chiamo ancora.
Mugula qualcosa, ma non si sveglia.
Gli scuoto un braccio.
Si sposta un po' di lato, ma io sono ancora intrappolata dal suo corpo.
"Mamma, ancora cinque minuti.." piagnucola.
"Federicoo, alzati, sono Isa." Niente. Non mi da retta.
"Federico, ALZATI!" Grido.
Alza la testa di scatto verso di me incontrando il mio sguardo, le sue sopracciglia si aggrottano mentre con lo sguardo scende verso i nostri corpi attaccati, mi sento imbarazzata e non posso fare a meno di arrossire.
"Perché sei sul divano con me?" Chiede.
Ma quanto può essere stupido?
"Perchè ci siamo addormentati nel bel mezzo del film, razza di cretino." Rispondo.
"Oh, emh, okay, e perchè non ti alzi?" Sbadiglia.
"Forse perchè non riesco a passare?" Chiedo ironicamente.
"Ah, giusto, prego." Si sposta di lato e io finalmente riesco ad alzarmi.
Vado vicino al tavolo, prendendo il telefono, che avevo appoggiato lì la sera prima, e lo accendo.
Sono le 08:30 e ho due chiamate perse e tre messaggi non letti.
Asp-aspetta, le 08:30?
"Cazzo, Federico, non siamo in tempo per andare a scuola!" Dico girandomi verso di lui.
É ancora steso sul divano mentre guarda il soffitto.
"Che ore sono?" Chiede semplicemente.
"Le otto e mezza." Rispondo.
"Matteo sarà già uscito, non ci avrà voluti svegliare." Dice facendo spallucce.
Non rispondo e prendo di nuovo il telefono.
Una chiamata persa da Veronica e una da Gabriella.
Sicuramente mi hanno chiamato per sapere perchè non sono andata a scuola.
Un messaggio da mia madre.
'La prossima volta non uscire così presto per andare a scuola'
Un altro da Andrea.
'Mamma non ha scoperto nulla, ovviamente grazie a me, sono un genio e ti voglio bene, a sta sera sorellina.' Adoro mio fratello.
E l'ultimo messaggio da Gabriella.
'Prima di entrare a scuola ho incontrato Matteo, mi ha spiegato tutto, e mi ha anche detto che hai dormito con Federico, sta sera mi racconti tutto altrimenti ti ammazzo, spero non abbiate fanno nulla di strano, e che non ti abbia fatto vedere la sua carota..a sta sera, ti amo.'
Mi scappa una risata pensando al lato perverso di Gabriella, non cambierà mai, troppo fissata dalle carote.
Poso il telefono e guardo ancora Federico.
"Non guardarmi così, mi metti a disagio." Mi riprende.
"Non ti stavo guardando." Dico, girando la testa di lato per non far vedere il mio imbarazzo.
"Che facciamo?" Chiede, cambiando argomento e alzandosi.
"Ho ancora sonno!" Dico, buttandomi sul divano-letto.
"Anche io." Dice stendendosi di nuovo affianco a me.
"Cosa fai?" Chiedo.
"Dormo?" Chiede ironicamente.
"Si, avevo notato, ma perché non vai in stanza di Matteo a dormire?" Chiedo ancora.
"Perchè voglio dormire qui." Risponde.
"Ah, allora vado io in stanza." Dico alzandomi, ma lui mi ferma prendendomi per un polso.
"No, dormi qua." Dice.
"Ma.."
"Isa, non ti farò nulla, solo, dormi qui."
"Okay.." rispondo.
Non ho dormito per niente e nemmeno lui, ogni volta mi rimproverava perché lo guardavo sempre, e io negavo.
Poi ci siamo alzati, io ho preparato due panini per pranzo e ora sono l' una e cinque e devo andare a casa.
Vado in camera, prendo la cartella e ritorno in salotto.
Lui é suduto e sta guardando la TV.
"Io me ne sto andando." Dico, facendolo girare verso di me.
"Oh.." risponde.
Mi avvicino lentamente a lui per poi lasciargli un bacio sulla guancia. Rimane scioccato da qualla mia azione ma si riprende subito dopo.
"A sta sera, Isa." Mi sorride.
"Ciao scemo." Ricambio il sorriso uscendo di casa.
Prendo il telefono e invio un messaggio a Matteo.
'Grazie per avermi ospitato a casa tua, sei sempre il migliore, ti voglio bene!'

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Try Again
FanfictionLei, ragazza semplice, che avrebbe potuto vivere una bella infanzia, un'infanzia rovinata dai genitori, che la picchiavano spudoratamente. Ma lei un giorno ci riuscirà, non si farà più mettere i piedi in testa da nessuno. E grazie all'aiuto di quel...