I wanna know what love is

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Anno 2072, Londra UK

Bipbipbibpppbipbibippppbippppbiiiiiiippppp!!
"Maremma maiala questo congegno di merda!!!
Lo sapevo che dovevo impostare la suoneria della vacca in calore che muggisce!!!! Lo sapevo!!!"
James era alquanto nervoso quella mattina e la fastidiosa suoneria non aveva fatto altro se non mandarlo ancora di più fuori dai gangheri.
<<Oh sono Louis e Zayn... forse sarebbe il caso di rispondere>>
"Malik, Tomlinson! È un piacere sentirvi! Ci sono novità per caso?"
"A questo proposito James..." parlò Zayn.
"Cosa!?" Chiese lo scienziato con un misto di impazienza e preoccupazione.
"C'è stato un leggerissimo cambio di programmazione durante la nostra permanenza..."
"Ovvero?" Domandò James scettico inarcando un sopracciglio... qualcosa gli diceva che i suoi assistenti non avrebbero portato belle notizie.

Quanto aveva ragione.
He.








James si passò per quella che era la centesima volta le mani sul viso paonazzo, prima di tirare un altro sbuffo frustrato: la situazione gli stava altamente sfuggendo di mano.
"Fatemi capire bene razza di molluschi cerebrolesi: io ho dato una seconda possibilità a Tomlinson, intimandogli di stare lontano dal ricciolino e affiancandogli te, Malik, di modo che potessi tenerlo d'occhio e , come risultato, non solo Tomlinson non rispetta il mio ordine, ma entrambi vi innamorate ed andate a letto con uomini del secolo passato!!!
E non finisce qui! Ha! Magari finisse qui!!!
Ma no! Decidete anche di rivelargli le vostre identità, dell'esistenza delle macchine del tempo e di metterli al corrente del fatto che dovete compiere una missione!!!
Adesso manca solo che mi diciate che vi siete dichiarati amore eterno!!!
"Ehm....." tossicchiò Louis per fargli capire che, beh, sì... effettivamente era proprio quello che era successo.
James si schiaffó una mano sul visto e si sfregó gli occhi con una certa forza.
<<Mi butto sul cemento di testa!!! E subito anche!>>
"Malik, Tomlinson!!!" Lo scienziato era piuttosto surriscaldato "Una cosa dovevate fare! Una! Sapete vero..." proseguì a denti stretti "che se la missione fallisce sarò IO quello che navigherà in un mare di merda!? Sono io che mi sono sobbarcato la responsabilità di questa impresa! Io!
Vi supplico, ditemi almeno che avete trovato un modo per risolvere."
"Sai James" parlò Louis piccato " scusa se abbiamo tentato di aiutarti prendendo parte ad una missione suicida e scusa anche se siamo essere umani e, in quanto tali, ci innamoriamo.
Ah, quasi dimenticavo: scusa anche se abbiamo tentato e ritentato di mettere da parte il nostro cuore perché non volevamo mettere nei guai TE! Scusa se abbiamo abbandonato gli uomini di cui ci siamo innamorati per alloggiare in un altro motel , solo per non far preoccupare TE.
Ma guarda un po'... siamo proprio degli assistenti di merda, eh?!"
Il sarcasmo era palese nelle parole del liscio. Sapeva di aver disobbedito agli ordini del suo maestro, ma gli sembrava davvero eccessivo il fatto che sia lui che Zayn stessero venendo trattati come degli sterchi di ippopotamo.
Capiva che James potesse essere arrabbiato e capiva anche che, talvolta, l'uomo perdesse le staffe e che non era sua intenzione insultarli, ma non poteva certo accettare che la gente gli si rivolgesse in quel modo.
Insomma, era pur sempre una Sassy queen.
D'altro canto, James si era reso conto di essere stato un po' brusco con i due giovani.
Effettivamente lui non sapeva nulla dell'amore: poteva tranquillamente elaborare teorie sui buchi neri e risolvere equazioni di ottavo grado senza l'uso di calcolatrice alcuna,ma purtroppo, non aveva mai avuto l'onore di scoprire il verso significato della parola amare.
Inoltre, se vogliamo dirla tutta, era sempre James che gli stava nascondendo la possibile soluzione al loro problema.
Il punto era che, per quanto lo scienziato fosse conscio del fatto che tale decisione non spettasse a lui, non voleva che i suoi due pupilli prendessero una tale decisione.
Quella soluzione era un qualcosa di drastico e permanente.
James sapeva che , prima o poi, avrebbe dovuto parlargliene, ma non si sentiva ancora pronto, non in quel momento almeno.
Così, dopo aver preso un respiro profondo ed essersi calmato, decise di scusarsi:
"Mi dispiace ragazzi, davvero. È solo che- la pressione mi sta mandando fuori di testa ed io ho scaricato il mio stress su di voi.
In fondo è solo colpa mia. Sono io che ho elaborato questo piano contorto per impedire la morte di migliaia di cittadini e sono sempre io che vi ho permesso di viaggiare nel tempo una seconda volta.
Scusate se sono riuscito a capire solo ora lo sforzo enorme che state facendo per me e per la società. Siete degli ottimi allievi, i miglior he mi potessero mai capitare."
A quelle parole il moro si sciolse completamente: non era abituato a così tanta dolcezza da parte del suo mentore.
"Grazie James. Stai pur certo che faremo l'impossibile affinché io e Louis riusciamo nel compimento della missione!"
"Quoto." Confermò il ragazzo dagli occhi azzurri.
L'uomo non poté far altro se non sorridere.
Era incredibile come, in tutta quella situazione di dolore e di catastrofe ci fossero comunque persone in grado di illuminare le sue  giornate con uno spiraglio di felicità.
"Buonanotte ragazzi, a domani."

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