No judgement

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Liam non si aspettava di certo di ricevere ospiti quella mattina.
E di certo non si aspettava di ricevere ospiti così... così.... qual era l'aggettivo giusto? Ah sí! Attraenti.
<<Ma che cazzo vai a pensare Liam! È un uomo! Non puoi! Frena gli ormoni, tu sei etero , ricordi?>>
Seh.
"Ehm... ehilà! Mi chiamo Zayn, molto piacere!" Esclamò quel ragazzo tanto misterioso, quanto intrigante porgendogli la mano.
Liam la guardò per una decina di secondi buoni prima di decidere di ricambiare la stretta.
"Io sono Liam, lieto di conoscerti e benvenuto a Little Things! Qui troverai solo amore ed affetto!"
"Mhhhhh... mi fa piacere..." rispose Zayn ammiccante per poi fargli l'occhiolino e superarlo oltre la porta.
<<Ma che cazzo è appena successo!?>> si chiese Liam.
<<Meglio stare alla larga da questo qui... non preannuncia nulla di buono...>>
Seh.









Zayn stava impazzendo... era da un mese che aveva un'inspiegabile ed irrefrenabile voglia di sbattere al muro il proprietario del Bed&Breakfast.
O meglio, uno dei tre proprietari.
Zayn aveva avuto l'occasione di approfondire la conoscenza con Harry e con Niall, che erano davvero due ragazzi simpaticissimi, in compenso, però, Liam ( che era l'unico che voleva conoscere per davvero) era costantemente schivo nei suoi confronti... chissà perché... bah!
Zayn non era minimamente preoccupato per quella minuscola attrazione che stava cominciando a provare nei confronti del castano, di certo non si sarebbe spinto ai livelli di Louis.
Ahhh! Louis.... gli faceva pena... ogni volta che si chiamavano gli domandava dove fosse Harry, che cosa avesse fatto Harry, come stesse Harry....
( Zayn si limitava a rispondergli con un "bene" evitando accuratamente di dirgli che molto probabilmente si stava frequentando con un certo.... come si chiamava? Ah, giusto : Mick o Dick.... un qualcosa del genere)
gli dispiaceva un sacco per lui e sapeva che, molto probabilmente, il suo amico aveva il cuore spezzato.
Il moro stava formulando questi suoi pensieri filosofici rilassandosi nella sua stanza quando sentì delle voci provenire dal salotto: erano Niall e Liam.
Decise di appropinquarsi per ... non per origliare... diciamo più per... essere messo al corrente di cose che non erano affar suo!
Ecco. Definiamolo così.

"Ma scusa Liam! Lui ti piace oppure no!?" Esclamò il biondo estremamente irritato.
"No!!! Cioè, sì! Però no! Hai capito ?"
"No che non ho capito porcaccia miseria porca! Spiegati meglio,Sacramento!"
"Nel senso... lo trovò carino e tutto, però... è un maschio!"
"E quindi?" Chiese Niall alzando un sopracciglio.
"Eh... e quindi.... sarebbe strano... come dire... sbagliat..."
"No che non sarebbe sbagliato se lo volete entrambi!!! Quando vorrai capirlo Liam che con questo atteggiamento ti stai impedendo da solo di poter essere felice!?"
Nessuna risposta.
"Quindi , Liam, mi rispondi!?"
"Io ho paura di essere giudicato ok!? Ho paura di quello che potrebbe dire la gente di me!"
Il biondo sospirò spazientito, possibile che nel mondo non ci potesse essere un po' più amore e meno fame?
Era troppo tardi per imparare ad amare e dimenticarsi di come si odia?
Niall sperava proprio di no.
"Senti, Payno, quali sono i giudizi delle persone di cui ti importa veramente,uh?"
"Beh... penso il tuo, quello di Harry e quello dei miei genitori..."
"A Harry piace il cazzo.
Io ti voglio bene a prescindere da tutto.
I tuoi, invece, penso proprio che accetterebbero... o mi sbaglio?"
"Si beh... in effetti si sono sempre accaniti contro tipo di discriminazione quindi..."
"Quindi adesso vai a prenderti Zayn porca scrofa rampante! Vaiiii! Subito!"
"Ma Niall! Non so neanche se ricambia!"
"Ma fammi un piacere Liam! Lo hai visto come ti divora con lo sguardo!? Lo hai visto come cerca disperatamente un contatto con te ogni volta che ti ha vicino!?
Quello lì si è preso una bella sbandata , fidati!"
"Tu dici che dovrei parlargli?"
" Io dico che dovresti parlargli... e non solo!"
Meno male che c'era Niall che risolveva i problemi amorosi dei suoi amici, altrimenti senza di lui sarebbero stati persi.
PER- SI!


"Quindi adesso vai a prenderti Zayn..."
Il moro, non appena udí quelle parole da dietro la porta cominciò a ballare la danza del ventre.
<< Oh yeah! Evvai o yeah o yeah evvai!!! Sono io!!! Sono io che gli piaccio! IO!
E tu no!
Tiè tiè tiè tiè tiè!
Affanculo!!!>>
Forse Zayn si era gasato un pochettino troppo, visto che, saltellando all'indietro, andò a sbattere contro un mobile con al di sopra un vaso in ceramica: cadde lui, cadde il mobile e cadde il vaso.
Il tutto generó un tonfo non indifferente (e qualche bestemmia da parte del moro).
" Oddio cos'è stato questo rumore!?" Chiese Niall accorrendo preoccupato.
"Zayn! Ma cosa ci fai lí a terra!?" Intervenne Liam.
"Stavo contando le stelle" rispose l'interpellato ironico ( e dolorante).
"Oddio! Il tuo braccio sanguina! Ti sei tagliato!
Vieni con me! Ti porto a medicarti."
"Tranquillo Liam... non è necessario ... sto ben-"
Il moro si interruppe quando il ragazzo dagli occhi color miele lo prese in braccio, neanche fosse una bambola, e lo portò al piano di sopra.
"Beh, potrei abituarmi a questo trattamento" asserì Zayn con un sorriso.
Liam gli sorrise a sua volta.
Anche Niall sorrise: <<Awww! Sono così teneri!>>







Anno 2072, Londra, UK
Louis non ne poteva più di quel costante peso nel cuore, non ne poteva più di quella sofferenza che lo perseguitava giorno e notte da un mese a quella parte... da quando era tornato, per intenderci.
Non riusciva a sopportare il fatto di dover stare lontano da Harry, non riusciva a sopportare il fatto che il riccio lo avesse dimenticato.
<<Si dovrà pur ricordare di me, ci dovrà essere un modo.>>
E fu così che Louis si ritrovò davanti alla biblioteca Krónos.

Era biblioteca più fornita dello stato, scientificamente parlando: dalla fisica basilare, alla fisica quantistica, dal principio d'inerzia alla teoria dei buchi neri

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Era biblioteca più fornita dello stato, scientificamente parlando: dalla fisica basilare, alla fisica quantistica, dal principio d'inerzia alla teoria dei buchi neri.
C'erano tutti i tipi di libri ! Era il paradiso degli scienziati.
Louis era deciso a fare qualche ricerca sui viaggi nel tempo e a trovare delle risposte.
<<Ci dev'essere un modo per stare con Harry senza cambiare il corso degli eventi.
Ci dev'essere un modo che mi permetta di amarlo liberamente, giusto?
Ci deve essere."


Inutile. Era tutto inutile.
Dopo ore ed ore di ricerca sapete che cosa aveva trovato Louis?
Un cazzo.
Ecco cosa.
"Argggh vaffanculo!!!" Gridò Louis sbattendo sul tavolo un trattato del cosmologo Stephen Hawking.
La sua fronte era sudata ed i suoi occhi erano estremamente stanchi.
"Serve aiuto giovanotto?" Chiese gentilmente quello che probabilmente  era il bibliotecario.
"Ehm... grazie mille, ma ... non penso potrà essere mai in grado di aiutarmi, vede è una ricerca complicata."
"So più di quanto  tu creda, giovanotto.
Forse non mi sono presentato: sono Paul Higgins!"
Louis in quel momento si ritrovò a sputare un polmone.
"Ommioddio!!! P-paul H-higgins!?
Vuole dire che lei è quel Paul Higgins?
Il più grande matematico, astrofisico accademico e divulgatore scientifico britannico!?
Quanti Nobel ha vinto! Tre!
Cazzo! Come ho fatto a non riconoscerla!?
Mi perdoni. Mi perdoni, la prego." Il liscio per poco non si metteva in ginocchio a baciargli i piedi.
"Sta calmo, ragazzo. Sono solo un uomo.
Dai, dimmi di cosa hai bisogno... problemi col tempo, eh?
Come ti capisco."
"Mi stavo chiedendo, illustrissimo, rispettabilissimo e celeberrimo signor Higgins, se io effettuassi, ipoteticamente, obviously, un viaggio nel tempo e poi Resettassi il tutto, come se il viaggio non fosse mai avvenuto, le persone conosciute durante il viaggio perderebbero ogni ricordo della mia esistenza, giusto?"
L'uomo era davvero divertito da quel buffo ragazzo che si ritrovava davanti.
Chissà in quale guaio si era mai andato a cacciare!
"Beh, teoricamente sì, ma..."
"Ma!?" Un barlume di speranza si accese negli occhi di Louis, il quale spronò lo scienziato a continuare.
"Non puoi eliminare il tempo.
Puoi solo cancellarne i ricordi.
Gli eventi saranno comunque avvenuti e rimarranno per sempre nella memoria recondita delle persone."
"E... non ci sarebbe un modo per, diciamo, rievocare questa memoria?"
"In realtà un modo ci sarebbe."
"Ovvero?!" Chiese Louis sempre più ansioso e palpitante.
"Con un oggetto,"
"Un oggetto!?" Chiese il liscio sempre più perplesso.
"Non un oggetto qualunque. Un oggetto che proviene dall' epoca in cui hai viaggiato e che sia appartenuto alla persona di cui vuoi rievocare i ricordi.
Un oggetto che, per un motivo o per l'altro, sia rimasto a te."
"In che senso? Non riesco a capire."
"Ti faccio un esempio pratico: se io decido di viaggiare nel 1492 per parlare con Cristoforo Colombo, gli prendo il cappello e lo porto con me durante il viaggio di ritorno il nostro caro Cristoforo non si ricorderebbe assolutamente nulla di me.
Ma, se io ritornassi nel 1492, portassi con me il cappello e glielo mostrassi lui ricorderebbe ogni singola cosa, fino al momento della mia sparizione.
Capito adesso?"
"Ma io dove lo trovo  un oggetto che sia appartenuto ad Har-
La collana! Ma certooo! La collana che gli ho regalato!
Cazzo! Come ho fatto a no pensarci prima!"
"Lieto di esserti stato d'aiuto giovanotto, ma stai attento: il tempo è un bastardo quando ci si mette, non scherzarci sopra.
Non so cosa tu abbia combinato, ma qualcosa mi dice che c'entra un ragazzo,o sbaglio?"
"Come minchia fa lei ad avere sempre ragione?"
" Non ho mica trovato i miei  tre Nobel nel sacchetto delle patatine San Carlo!"
Rispose Paul ironicamente.
"In bocca al lupo, Louis!"
Detto questo uscì dalla biblioteca e se ne andò.
"Un momento! Come fa a sapere il mio nome!?"
Troppo tardi.
Ormai era andato.

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