Don't let me go

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Louis fu svegliato dai raggi di sole che filtravano dalla finestra e lo colpirono in pieno volto.
Con uno sbuffo si strofinò gli occhi e tentò di alzarsi dal letto.
Il suo tentativo non andò in porto, visto che, un peso sul suo petto lo costringeva a letto.
Harry...
Eccolo lì che dormiva beatamente, ronfava come un dolce gattino.
Era ancora nudo e con i capelli scompigliati dalla notte prima.
Inutile dire che Louis lo trovasse ugualmente da togliere il fiato.
Il liscio non riuscì a resistere: sorrise a trentadue denti e poi gli diede un prolungato bacio sulla fronte.
"Adesso stai dormendo e so che non puoi sentirmi... so anche che tu non ti ricordi minimamente di me e di tutti quei meravigliosi momenti che abbiamo vissuto assieme, ma comunque,sappi che ti amo.
Chissà ,forse in un alta vita potremmo stare insieme senza che il Destino ci ostacoli,forse.
Ma sicuramente non è il nostro caso.
Com'è che si dice? Se ami qualcuno lascialo andare,giusto?
È arrivato il momento che io lasci andare te."
Le sue parole uscirono come un sussurro: non voleva disturbare il sonno del riccio.
Louis aveva decisamente bisogno di una doccia, così,spostando delicatamente la testa di Harry dal suo petto, si mise seduto sul bordo del letto e si stiracchiò .
Fece per alzarsi, ma una stretta ferrea gli bloccò il polso.
"Dove stai andando,Lou?"
<<Merda! Che abbia sentito quello che ho detto?
Nahhh... non è possibile.>>
"Ehm...i-io... s-stavo andando farmi una doccia..."
"Vengo con te!" Affermò deciso Harry, il suo tono non ammetteva repliche.
<<Louis, concentrati e rifiutalo.
Digli che non potete andare avanti così e che dovete smetterla di essere qualsiasi cosa siate all'istante.
Poi, digli che non vuoi più avere nulla a che fare con lui.
É per il bene dell'umanità !>>
"Allora,Lou? Andiamo o no!?"
"Certo, certo... andiamo."
<< Ma perché Dio mi ha fatto così coglione?>>






Entrarono sotto il getto bollente della doccia.
Lo spazio era abbastanza piccolo, ma si sarebbero adeguati: per loro non era affatto un problema stare stretti.
"Allora Louis" cominciò Harry prendendo un po' di bagnoschiuma e cominciando a massaggiare il petto del liscio "ti é piaciuto ieri sera?"
A quelle parole Louis dovette reggersi alla cornetta per non scivolare e spaccarsi la testa.
Vista la sua reazione, Harry , sorrise compiaciuto.
"Lo prendo come un sì."
Detto questo il riccio nascose le mani ancora piene di schiuma nei capelli del maggiore e cominciò a massaggiarli lentamente compiendo dei cerchi regolari.
Louis ,sotto quel tocco tanto agognato,si rilassò all'istante.
Fu sorpreso quando si trovò le labbra di Harry muoversi dolcemente sulle sue, quasi assaporandolo.
Louis rispose immediatamente al bacio e portò le sue mani a cingere il collo del più alto per far sì che si addentrasse ancora di più nella sua bocca.
Questo bacio era dolce e lento, niente a che vedere con gli ingordi baci pieni di Desiderio che i due si erano scambiati la notte precedente.
Ma a Louis piaceva ugualmente,
Harry riusciva a fargli amare anche le cose più disgustosamente melense.
"Lou..." il riccio si staccò dal bacio ( troppo presto per i gusti di Louis) e parlò vicinissimo alle sue labbra "Sai che se c'è qualcosa che vuoi dirmi, qualunque cosa, io sono qui per ascoltarti, vero?
E sai che non ti lascerò andare così facilmente, vero?"
Louis rimase esterrefatto: perché mai Harry gli stava dicendo una cosa del genere proprio in quel momento?
Non ebbe neanche il tempo di porre domande, visto che, le labbra di Harry si rifiondarono immediatamente sulle sue.

Harry decise di rendere quel loro contatto platonico,che ormai persisteva da vari minuti sotto il getto della doccia , un qualcosa di più sporco.
Afferrò la mano di Louis e la portò verso il suo membro,incitandolo a masturbare la sua lunghezza,poi, il più piccolo, portò la sua mano verso il pene semi- eretto di Louis e cominciò a muoverla lungo tutta l'asta.
Il liscio emise un gemito acuto e cominciò anche lui a muovere immediatamente la mano.
Nessuno dei due chiuse gli occhi, nessuno dei due staccò le proprie labbra da quelle dell' altro e nessuno dei due si preoccupò di contenere i propri gemiti.
Vennero insieme sui loro stomaci.









"So che non ti ricordi di tutti i momenti meravigliosi che abbiamo vissuto assieme..."
"Sappi che ti amo..."
"È arrivato il momento di lasciarti andare."
Harry non era sicuro se quelle parole fossero uscite realmente dalla bocca di Louis mentre si trovava ancora in stato dormiveglia o se le avesse semplicemente sognate.
Per questo, decise di non approfondire la questione.
O almeno,non in quel momento.
Avrebbe indagato in seguito.
C'era da dire, però, che se Louis avesse pronunciato sul serio quelle parole gli erano dovute un bel po' di spiegazioni.
Il suo cuore cominciò a palpitare al solo pensiero:
Era vero che Louis lo amava?
Perché?
Si erano già incontrati prima?
Quando?
E perché mai lui non ricordava niente?
Avrebbe fatto bene ad allarmarsi?
Perché non potevano stare insieme?
Che cosa gli stava nascondendo Louis?
(Sempre che gli stesse nascondendo qualcosa.)
L'unica cosa di cui Harry era certo era che avrebbe scoperto tutto il più presto possibile.

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