Cause even when I dream of you, the sweetest thing would never do.

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Louis prese Harry per la vita e gli bació la mascella ,per poi scendere e dedicare l'attenzione al suo collo niveo lasciando morsi e leccando i lividi da lui stesso procurati: lo stava marchiando.
Harry era suo e di nessun altro e loro due erano perfetti in quel momento: erano soli in una stanza d'Hotel a Parigi, la città dell'amore.
Erano sdraiati su un sofficissimo materasso intenti a fare l'amore.
Il resto del mondo non c'era, era tutto sfocato.
Il tempo non contava più nulla, si era fermato.
Il Destino se ne stava inerme ed impotente ad osservare i due innamorati sbeffeggiarsi di lui attraverso i loro tocchi, era stato sconfitto.
Louis ed Harry ce l'avevano fatta.
L'amore aveva vinto una volta per tutte.
"Ahhh, Lou." Ansimò Harry direttamente suo suo orecchio .
E fu subito una scarica elettrica da mille volt lungo tutta la spina dorsale del liscio.
Louis non si sarebbe mai stancato di Harry.
"Dimmi principessa, dimmi cosa vuoi, dimmelo ed io te lo darò. Lo sai, vero, che potrei darti tutto se solo tu lo volessi?"
"Te. Voglio te Lou. Non ho bisogno di nient'altro altro per essere felice."
A quel punto Louis avvicinò il riccio a sè e fece collidere le loro labbra con trasporto, dando il via ad un bacio colmo di tutto ciò che l'universo non era ancora in grado di far esprimere a parole.
Le loro lingue si toccarono, si accarezzarono, si stuzzicarono, si saggiarono e sembrava che finalmente avessero trovato il loro posto: l'una attaccata all'altra.
I bottoni della camicetta del riccio non ebbero lunga vita, visto che, saltarono via uno dopo l'altro al passaggio di Louis.
Il pezzo di stoffa ,ormai ridotto in brandelli, fu buttato da qualche parte in figa alla Madonna: probabilmente non sarebbe più stato ritrovato.
Ma chissenefotte.
Louis prese tra i denti uno dei già turgidi capezzoli di Harry, mentre pizzicava l'altro con la mano.
Il ragazzo dagli occhi verdi gemette sommessamente e fece scattare i fianchi verso verso l'altro: era alquanto sensibile quando veniva stimolato sui suoi bottoncini rosa.
"Stai fermo." Lo sgridò il maggiore, per poi riprendere a dedicare le sue attenzioni ai capezzoli del ragazzo sotto di lui: li mordicchió, li pizzicó e ci giocò fino a renderli rossicci ed estremamente formicolanti.
"Mhhhh... Lou... ti prego."
Ahhh.
Adorava vedere il minore pregare.
Adorava vedere l'amore della sua vita così bisognoso e disperato per lui.
"Abbi pazienza principessa, non ci corre dietro nessuno. Abbiamo tutto il tempo del mondo."
Detto questo cominciò a lasciare dei baci bagnati sul petto di Harry, scendendo sempre più in basso:
Gli bació lo stomaco e gli leccó l'ombelico, per poi posare la sua bocca sui suoi fianchi e sulle sue maniglie dell'amore mordendo e lasciandovi dei succhiotti violacei (ossí sarebbero rimasti lì per un bel po').
Bació poi le sue cosce già scoperte, per poi concentrarsi sul suo pube.
A quel punto Louis, inaspettatamente, abbassò i boxer di Harry e lo prese in bocca.
Stuzzicò dapprima la cappella, muovendo la punta della lingua circolarmente, ed in seguito passò a stimolare tutta la lunghezza facendo su e giú con la bocca ed incavando oscenamente le guance.
"Ah.Ah.Ah. Louu.... t-ti prego... p-per favoreehh!!!"
Il liscio non si diede pace fino a che non riuscì a percepire le prime gocce salate di pre-seme sulla lingua.
Solo allora decise di scostarsi, non voleva di certo far venire la sua principessa così.
Louis si prese qualche minuto per osservare la sua opera d'arte:
Il riccio era sdraiato sul letto, sotto di lui, nudo ed ansante.
Aveva il corpo ricoperto dai segni dei denti di Louis , gli occhioni languidi e le labbra rosse gonfissime.
Che se ne andasse a fanculo il David di Michelangelo.
Che andasse pure a cagare la Venere di Botticelli.
Che si buttasse giù da un monte di faccia la Monna Lisa di Leonardo.
Louis aveva di fronte a sé il più grande capolavoro mai esistito.
E volete sapere il bello?
Lui stesso ne era l'artefice ( chiaro, con una generosa collaborazione da parte di Madre Natura, ma shhhh.)
"Sei la cosa più bella che io abbia mai visto." Non riuscì a far a meno di sputar fuori.
Harry sorrise mostrando le fossette ed arrossì violentemente.
"Allora non ti sei visto allo specchio, Lou."
Fu spontaneo per Louis sorridere a trentadue denti.
I due si baciarono ancora, prima che il riccio cominciò a cercare una frizione del bacino per via della sua erezione durissima e bisognosa di attenzioni.
Louis non aspettò oltre, preparò il riccio con cura sforbiciando le sue dita per allargargli l'entrata.
E decise , per rendere il tutto ancora più piccante, di aggiungere anche la lingua.
Dentro, fuori.
Dentro, fuori.
Questo ritmo lento e cadenzato stava mandando Harry in visibilio: se Louis non si fosse dato una mossa sarebbe sicuramente venuto prima dell'atto vero e proprio.
Così, lasciò fuoriuscire dalle sue corde vocali un gemito acuto, tanto per mettere al maggiore un po' di fretta.
"Sei pronto amore?" Domandò Louis infatti.
Harry annuì, i lunghi boccoli sudati a solleticargli il viso.
A quel punto Louis premette un bacio sull' entrata grinzosa e dilatata del riccio , per poi penetrarlo delicatamente: arrivò in profondità molto lentamente e, altrettanto lentamente, vi uscì.
Bastarono pochi minuti perché Harry si abituasse all'intrusione non indifferente, dopodiché, divenne tutto più sporco e frenetico.
Entrambi ansimavano rumorosamente , di tanto in tanto urlavano pure.
Una cosa che non riuscivano a fare era smettere di guardarsi negli occhi.
"Louissssss!!!! Ahhh! Dio. Merda. Ci sono!! C-ci sono quasi."
"Resisti ancora u-un a-attimo principessa! Ahhhh!!! Voglio... voglio che veniamo assieme!"
Bastarono solo piche spinte affinché Louis non avvertí quel familiare calore spargersi per tutto il bassoventre.
Il liscio prese in mano l'elezione del minore e cominciò a masturbarlo con velocità.
"Vieni per me Principessa! Vieni! Vieni! Con me!Ahhhhh!!! Assieme a me! Sihhh!!!"
I due rilasciarono all'unisono: Harry nella mano di Louis e Louis dentro Harry.
"Principessa.."
"Mhhh..."
"Ti amo."
"Anche io ti am-

"Louis!!! Louis!!!! Porca troia brutto coglione, ma ti svegli o no!?"
Zayn scosse l'amico piuttosto violentemente affinché si svegliasse.
Erano le tre di notte e Louis non faceva altro che dimenarsi sotto le coperte.
Il suo sonno non era più tranquillo da quando i due avevano lasciato il Bed&Breakfast.
"LOUIS,LURIDO NANO!!! SVEGLIATI OBTI FICCO UNA PADELLA IN GOLA!!!"
"Nooo!!! Harryyy!!!" Il respiro di Louis era affannato, gli occhi sgranati, il suo petto si alzava ed abbassava, aveva la fronte sudata e rossa ed i capelli arruffati.
Cinque giorni che non riusciva a dormire correttamente.
Cinque giorni che non riusciva a smettere di sognare Harry.

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