QUARANTENA GIORNO 13

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PRECISAZIONI: Ci tengo a ribadire che è una storia di fantasia e con questo mio scritto non intendo offendere nessuno, nè nella propria sensibilità, nè nella appartenenza al fandom di una ship.
Nei commenti (Che io leggo sempre TUTTI) mi viene nominata spesso Gigi e la paternità di Zayn, (di cui io sono contentissima), ma ci tengo a precisare che nella storia non saranno presenti nè l'una nè l'altra.
D'altra parte avevo avvertito che sarebbe stata anche una Ziam.
E del fatto che questa fanfiction, nella sua interezza, ha il bollino rosso.
Bacini.

A chi come me cerca amore

senza essere sicura di meritarlo.

Sono stronzate.

Lo meritate.

E se qualcuno vi dice o 

vi fa credere il contrario,

non è degno di rimanere

nelle vostre vite.



(Zayn)

Ore 2.46


Zayn soffriva di insonnia.

Da anni.

All'inizio della sua carriera era, in realtà, una grossa fortuna.

Il mondo dello spettacolo era stato uno tsunami che lo aveva travolto in modo frenetico.

Concerti, feste ed eventi, lasciavano a tutti loro solo la notte per scrivere e comporre.

Anche se ci erano voluti quasi tre anni per convincere la Sony a pubblicare le canzoni scritte da loro e non limitarsi solo a cantare stornelli scritti da qualche ghostwriter poco dotato e decisamente troppo pagato.

Stava fumando una sigaretta affacciato ad una delle finestre della sala mentre ripensava a quelle lunghe nottate.

A Niall, che riusciva a beccare solo un accordo su dieci.

A Louis, che scriveva pagine e pagine di parole e poi le buttava a terra, mai contento.

Ad Harry, che le raccoglieva e le conservava, perché sapeva che il giorno dopo Lou si sarebbe mangiato le mani per non averle almeno rilette.

A Liam, che gli rubava le matite mentre lui cancellava e scriveva spartiti.

Zayn e Louis, spesso, passavano quei momenti da soli, a scrivere in silenzio.

Scrivere, cancellare, poi riscrivere e ancora buttare.

Quanti testi avevano stracciato perché le parole non erano quelle giuste?

Tanti.

Troppi.

Lo avevano fatto anche nella vita, riempiendola di vuoti, sbagliando tutti gli accordi.

Doveva parlare con Louis.

Doveva farsi perdonare.

Ma non sapeva come.

Non era mai stato un granché con le tempistiche e le dovute maniere.

Una voluta di fumo disegnò una "o" nella notte fredda e stellata.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 26, 2020 ⏰

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Trenta giorni in quarantena (1D/Larry/Ziam/Ot5)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora