CAPITOLO 2

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*23 giorni dopo il praimfaya*

Clarke riaprì gli occhi, si sentì come dopo una dormita ma molto più indolenzita, era coperta da tantissime pietra e mattoni, ovviamente del laboratorio di Becca, era crollato.
La ragazza con le poche forze rimaste spostò le rocce che le erano d'intralcio e si liberò, si mise in piedi e si guardò intorno.
Tutto era completamente deserto, solo e solamente sabbia, solo quando finalmente fece un respiro profondo si concentrò sul sangue nero, aveva funzionato ma purtroppo oramai non inportava più a nessuno.
Bellamy e gli altri erano nello spazio e Octavia, sua madre e tutti erano nel bunker.
"Questo laboratorio è resistito ad una apocalisse, non poteva resistere ad un altra?!"
Clarke si voltò di colpo spaventata, chi aveva appena parlato?
La risposta alla sua domanda si fece vedere subito.
Bellamy dopo aver spostato le rocce che lo ricoprivano si alzò e si ricompose, poi si voltò verso la ragazza.
Clarke rimase immobile, stava ovviamente avendo delle allucinazioni pensò, sicuramente dovute agli effetti collaterali del sangue nero.
"Maledette allucinazioni" si massaggió la tempia e si accasciò a terra, le poche forze rimaste stavano per esaurirsi.
"Clarke sono io" Bellamy gli si avvicinò delicatamente e si sedette accanto a lei prendendogli le mani, la ragazza girò la testa e solamente quando incrociò il suo sguardo,quello sguardo si alzò nuovamente.
"Ma che cosa ci fai qui!? Non sei partito?!!" Urlò, le forze le erano tornate.
"Sono rimasto per te principessa non vedi? Hai pensato seriamente che me ne andassi senza di te? Che ti avrei lasciato morire da sola?" Bellamy replicò a cuore aperto ma la risposta che ricevette non fu quella che si aspettava.
Clarke gli tiró in pieno volto uno schiaffo "Hai perso l'unica possibilità di salvarti capisci!" Ribatté voltandosi verso l'orizzonte che senza ombra di dubbio sembrava infinito.
Bellamy non fiató, sapeva che parlare con Clarke in quei momenti era del tutto inutile, si limitò a toccarsi la guancia.
Passarono pochi minuti, la ragazza gli dava ancora le spalle, probabilmente stava cercando di orientarsi per dirigersi al bunker, Bellamy invece dopo nemmeno un secondo cominciò a ridere.
"Che diavolo ridi adesso?" Clarke finalmente si voltò e lui rispose solamente indicando in cielo, l'anello.
"Secondo te hanno un telefono?" Sospirò incrociando le braccia e abbozzando un sorriso "Quasi quasi li chiamiamo e ci facciamo venire a prendere" continuó ancora con il sorriso stampato in faccia e Clarke non poté fare a meno di alzare gli occhi al cielo e ammiccare anche lei un piccolo, piccolissimo sorriso.
"Dobbiamo cercare qualcosa da mangiare o moriremo" la ragazza tornò di nuovo seria e cominciò a camminare, Bellamy le andò dietro e subito dopo si mise affianco a lei senza toglierle gli occhi di dosso, per quella ragazza aveva rischiato la vita.
Per lei aveva rinunciato ad andare nello spazio e ricominciare.
Tutto quello per LEI.







Spazio autrice
Ehy! Surprise ahahah♡
Spero vi piaccia♡

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