CAPITOLO 25

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"Passate lì" Octavia gli indicò un piccolo passaggio "ci penso io qui" i due in fretta si alzarono e corsero di nuovo fino alla camera. Chiusero a chiave la porta e cominciarono a parlare
"Cosa intendevi con 'non posso rimanere qui?" Cominció Bellamy e lei si lasciò cadere sul letto ancora disfatto "Li hai visti, già la situazione qui non è delle migliori poi Wanheda" la ragazza sospirò, per un momento sembrava andare tutto liscio, ma ovviamente la tranquillità non fa parte della normalità  "Voglio aiutare Octavia Bell, il mio sangue resiste alle radiazioni di tutti i tipi" continuó ma lui scosse la testa nervosamente, non poteva andarsene "NON LA AIUTERAI MICA SE TE NE ANDRAI!" Bellamy senza accorgesene alzò la voce, lei rimase pietrificata, in  silenzio
"I terrestri capiranno, non centri tu con la mancanza di cibo, sei appena arrivata Clarke!!"  Aggiunse sedendosi accanto a lei che a sua volta si spostò "ascoltali" disse la ragazza sotto voce, si riferiva ai terrestri nella sala principale, si sentivano le urla e le voci di Octavia e Echo "il mio sangue resiste alla radiazioni, quando siamo stati fuori stavo bene" continuó  ma lui scosse nuovamente la testa "il mio sangue è come il tuo e mi sono ferito lo stesso" ribatté mostrandoli la piccola ferita sulla schiena "La situa-" Bellamy non finí la frase che furono interrotti da Echo.
"Echo dove è Octavia?" Chiese subito Bellamy e lei si avvicinò a loro "Hanno minacciato di uccidere tutti gli skikru se Clarke rimane"
Bellamy si paralizzò mentre Clarke si alzò immediatamente in piedi e andò verso la porta,  il ragazzo la seguì con lo sguardo "Non posso permetterlo" disse per poi uscire velocemente.
Bellamy e Echo si scambiarono uno sguardo "Vai da Octavia, cerca in tutti i modi di salvare la situazione" disse e dopo essersi accertato che la ragazza andasse verso la sorella corse in contro a Clarke.
Corse fino all'uscita del bunker, rimanevano solo le scale.
"CLARKE!" urlò il ragazzo, lei si voltò.
"Sei pazza"  continuò avvicinandosi a lei "appena esco vai a dire a tutti che non ci sono, tornerà tutto alla normalità"
Normalità...impossibile.
"Smettila" Bellamy la prese per le braccia e la blocco alla parete "non pensi a me?" Chiese guardandola e lei abbassò lo sguardo "è proprio a te che penso Bellamy!" Disse urlando, lui mollò la presa e alzò gli occhi verso la botola.
"Vuoi andartene? Bene" sospirò prendendo una tuta anti- radiazioni  "vengo con te"
Clarke sentì le lacrime agli occhi "morirai"
Bellamy alzò le spalle "L'unico modo per impedirmi di venire con te è che tu rimanga qui" disse accarezzandole i capelli e ponendoli la mano, lei lo guardò, si asciugò le lacrime e lo abbracció, un abbraccio strano seguito da un bacio.
"Mi dispiace"
Bellamy la guardò confuso "Cos-"
Clarke Stette per rispondergli ma le azioni presero il sopravvento, corse velocemente verso la botola e la girò.

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