CAPITOLO 24

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Octavia chiuse la porta alle sue spalle lasciando entrambi i ragazzi del tutto imbarazzati, Clarke decisamente di più.
"Lo sapevo che lo avrebbe scoperto, mi sono fatta condizionare da te e-" Bellamy la interruppe baciandola lasciandola così senza parole "ammetti che ti è piaciuto" disse il ragazzo abbozzando un sorriso e ottenne da parte sua gli occhi al cielo seguiti da anche lei un piccolo sorriso "Andiamo" la ragazza lo spinse giocosamente e lo invitò ad alzarsi ma Bellamy le indicò i vestiti sul pavimento "Non penso che farci vedere completamente nudi da più di 2000 persone sia bello" scoppiò a ridere e gli passò la maglietta.
Clarke sbuffò e si rivestì, sotto sotto avrebbe voluto rimanere lì.
Dopo meno di 10 minuti uscirono, sta volta mano nella mano, oramai Octavia li aveva visti, o meglio li aveva colti in fraganza.
Arrivarono allo studio e appena varcarono la porta trovarono all'interno anche Echo.
"Perfetto" disse Clarke sottovoce.
"Perché l'avete fatta entrare!" Octavia cominciò ad urlare e si avvicinò alla coppia, appena li vide per mano però cambiò tono, sembrava una specie di punto debole "Lei ha tentato di uccidermi" sospirò voltandosi verso Echo, intando la ragazza teneva lo sguardo rivolto verso il basso
"Octavia non sono più quella persona" intervenì, Octavia scosse la testa poi guardò il fratello, forse in cerca di appoggio, ma non lo ricevette.
"Non sei migliore di lei se la mandi fuori a morire"
Quelle parole fecero calare il gelo, Echo lo guardò e subito dopo guardò Clarke, capì che per riconquistare la loro fiducia doveva impegnarsi.
"Al minimo sbaglio giuro che-" cominciò di nuovo ma Clarke la interruppe "per cominciare visto che sai come farti rispettare che ne dici se te e Octavia non parlate con i terrestri che sono giù? Magari calmate le acque"  disse e Echo annuì, Octavia però sibilò un no.
"Prima voglio parlare da sola con mio fratello, Clarke vai tu" sospirò O' facendole l'occhiolino "Wanheda" aggiunse. Clarke scambiò uno sguardo con Bellamy, capì subito.
Appena le due ragazze uscirono, Octavia si mise a pochi centimetri dal fratello "Come" disse indicandolo dalla testa ai piedi, lui alzò le spalle e scoppiò a ridere "C'è voluta un ondata mortale per farti dichiarare?" Continuó, Bellamy la guardò male "Andiamo, vedevo come la guardavi"
Il ragazzo si morse un labbro, era così tanto evidente?
"Ho un bunker da mandare avanti ora  e nuovi ospiti" disse aggrottando le sopracciglia "grazie a voi" sbuffò per poi uscire.
Bellamy si sedette e si appoggiò alla scrivania, si sarebbe addormentato se non fosse stato per un enorme frastuono dall' esterno.
"Wanheda è qui! Moriremo tutti!"
Appena sentì quella frase si alzò velocemente e corse fuori, si avviò verso la sala, non riuscì a passare, tantissimi terrestri erano presenti.
Si appoggiò alla ringhiera e notò Echo e Octavia nascondere qualcuno.
Bellamy si sporse un altro po', Clarke.
"È il comandante della morte! Qui non la vogliamo!" Disse un terrestre e tutti confermarono urlando.
In quel momento arrivaró Abby "I vostri amici stanno riposando dove è Cl-" la donna non terminò che vide subito la figlia in mezzo a una folla inferocita.
"Che cosa succede!?" Urlò Abby ma nessuno la ascoltò  "credono che Clarke rimanendo qui peggiorerà le cose, fino alla morte" tutti tranne Niylah.
Bellamy non se lo fece ripetere due volte, un secondo in più e l'avrebbero uccisa all'istante.
Saltò l'altissima ringhiera e atterró accanto alle tre ragazze "Bellamy" Clarke lo tirò per il braccio "Non posso stare qui" 

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