Capitolo 5

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Un'altra lettera scivolò da sotto la finestra. Era di sicuro mio padre.
《Cara Sam, ti consiglio di allontanarti da Lucas il primo possibile! Se te ne sei accorta, non ti conosce nemmeno e ti ha baciata. Sono solo due giorni che vi siete visti e nemmeno parlati. Attenta! Lascialo!
Tuo papà. 》

Era impossibile che mio padre aveva mandato quella lettera anche perché lui era in Spagna quindi non mi aveva potuto vedere con Lucas. Avevo delle perplessità! Non era stato papà, ne ero sicura.
《Mamma che ne dici di non scrivere più lettere del genere? Se non vuoi che sto con Lucas dimmelo in faccia non in una lettera! 》 la guardai innervosita anche se ero sicura che non era stata nemmeno lei.
《Sam ho letto prima di te una lettera! In cui mi diceva di stare attenta a te e Lucas. E guarda un pò c'era il nome di tuo padre》Era impossibile che papà aveva scritto quelle cose.
《Dai Sam, ora esco! Mi raccomando, a dopo》 Se ne andò.

Avevo l'opportunità di trovare qualche informazione su mio padre. Andai nella stanza da letto e aprii un cassetto dove c'era l'anello di fidanzamento di mia madre e mio padre e due collane rosa. Nel secondo cassetto invece trovai una lettera che cominciava solamente con due parole 《Cara Sam...》 Non continuava. Ma non mi preoccupavo più di tanto perché era molto vecchia già dalla carta. Bussarono alla porta. 《Chi é? 》domandai mentre spiavo dalla finestra. 《Sono Sharon volevo chiederti scusa》Aprii la porta. Mi afferrò per il collo e mi disse 《Carissima Sam, ti é piaciuta la lettera di tuo padre? Bhe sono io l'autrice! Lascia ora Lucas o te la vedi con me.》 Se ne andò. Non avevo paura. Sapevo che mi avrebbe difeso Lucas. Lo chiamai e subito si precipitò a casa. Gli raccontai tutto e mi consigliò di continuare la nostra storia in segreto. Incominciai a piangere e mi consolò abbracciandomi fortissimo. Appena se ne andò mi preparai un thè caldo con delle fette biscottate. Mi accomodai sul divano e accesi la televisione. Tornata mia madre, vidi che piangeva. Sbalzai dal divano 《Mamma che é successo? Perché piangi? 》 esclamai tenendolo per le braccia. 《Tuo padre é stato arrestato per la denuncia che ho fatto! 》 La lasciai senza fiatare. Mi faceva schifo. 《Portami da lui amore ti prego》 Chiamai Lucas. Mi venne a prendere e andai al carcere che si trovava a pochi chilometri da casa mia. Non vedevo mio padre da quando avevo 5 anni. Avevo paura. Entrati nel carcere, un signore mi guardò e mi venne ad abbracciare. Non sapevo chi fosse. 《Ciao figliola, sono tuo padre 》 Incominciò a piangere e io appresso a lui. 《Papà ti voglio bene》 Ci abbracciammo. 《Papà..》 Chiesi con le lacrime agli occhi. 《Amore, Ora vado. Ti voglio bene》 Piangevo. Saliti nella macchina, Lucas aprì l'argomento "Papà" . 《Sam come mai tuo padre é in carcere? Non é casa? E perché non lo vedevi da tempo? 》 Non volevo rispondere solamente per non ricordare. 《Scusami, non dovevo intromettermi. Oggi é Domenica che ne dici di uscire? 》 Uscimmo. Mi portò in un ristorante di lusso, ordinò spaghetti, bistecche e la torta ai mirtilli, la mia preferita. Alla fine della cena, mi accompagnò a casa e prima di scendere mi disse《Sei stupenda. Che ne dici se domani ti passo a prendere io? 》 Anuii e scesi dalla macchina. Mi buttai sul letto e mi addormentai. Era stata la serata più bella in 7 anni che ero stata lì, in quella città.

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