Capitolo 21

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Passai la notte da sola. Senza una voce né un abbraccio ma finalmente la mattina seguente entrò una ragazza che non avevo riconosciuto all'inizio fin quando non sentii la sua voce.
《Sam》singhiozzava mentre mi teneva la mano sinistra. 《Scusami. Scusami per favore. Perdonami. Non so come ho fatto a investirti. Giuro che non me lo perdonerò mai se non ti sveglierai e mi abbraccerai. Ti prego. Abbi la forza di svegliarti e di dire a tutti noi cosa ti senti.》
Era Sharon.
Avrei solamente voluto svegliarmi e abbracciarla. Dirgli che non era colpa sua. Volevo distruggere tutte le cose passate e avevo capito anche che lei in fondo non era cattiva ma aveva un cuore. Mi voleva bene nel profondo del suo cuore.
《Sam. Amore della mamma》piangeva.
《Ti prego svegliati. Abbiamo bisogno di te e della tua voce.》diceva mia madre mentre piangeva sempre più forte.
Ma io non ero morta. Io sentivo. Io volevo parlare.
Ad un tratto sentii un odore di vaniglia svanito. Era quello di Lucas.
Principessa mia. Ti prego. Svegliati.》Mi stampò un bacio sulle labbra. Entrò anche mio padre che lo riconobbi dal tocco del sue mani sul mio stomaco ma non aprì bocca. Sentivo le lacrime di un qualcuno scendermi sulle braccia.

All'improvviso sentivo la forza dal busto in su. Gli occhi si volevano aprire e le corde vocali volevano emettere qualche suono.
Aprì gli occhi. Ero un pò stordita ma riconoscevo benissimo tutti. Mio padre chiamò subito l'infermiera. Presi la Mano di Sharon e glie la strinsi per poi scambiargli un sorriso.
Feci una mossa per rialzarmi ma non riuscivo a muovere le gambe. Sobbalzai e mi venne una fitta al cuore.
《Mamma》cominciai a piangere.
《Amore che ti senti? Sam ci sei? Saaaaaaaaam! 》piangeva e si disperava mentre io continuavo a fissarmi le gambe. Avevo capito però che solo una non me ne funzionava. Una non riuscivo a muoverla ed era quella destra.
Cominciai a disperarmi. Mio padre piangeva ma mi abbracciò comunque come una mossa di protezione. Lucas si piegò sul letto, mettendo la testa tra le braccia e piangendo. Gli Toccai il capo.
《Lucas non piangere ti prego. Mamma anche tu.》
Mi abbracciarono.
Non poteva succedere. E come facevo a ballare? Come facevo a coltivare il mio sogno? Non lo avrei più fatto?
Mi veniva sempre più da piangere fin quando un'infermiera mi portò una sedia a rotelle.
《Ciao carissima. Io sono la dottoressa che si occuperà di te per pochi giorni. È stata fatta una revisione del tuo corpo e le tue gambe. Devi amputare la gamba il prima possibile. Mi dispiace.》
《Cosa?》Le lacrime cominciarono a rigarmi il viso. Il mio cuore batteva a più Non posso.
Mi alzai e mi sedetti su quella sedia. Mi sentivo strana. Mi sentivo male. Vidi mio padre abbracciare mia madre e Lucas stare su una sedia continuando a guardarmi e piangere.
《Non vi deluderò》Mi rivolsi a loro per poi scomparire sulla sedia a rotelle.

Entrai in una sala. I medici cominciarono a mettersi delle mascherine. Uno mi fece l'occhiolino. Avrei detto addio a una mia gamba?
Mentre una dottoressa preparava una siringa guardai il dottore che mi accarezzava il capo e poi guardava uno schermo che non capivo cosa rappresentava.
Uscirò viva da questa operazione? Non potrò più ballare? Ditemi la verità!》piangevo.
Uscirai più viva di ora. Appena due giorni e ti daremo la protesi. Potrai ballare tranquillamente.》Mi asciugò le lacrime e la dottoressa mi infilò la siringa in un braccio.
Dopo 10 minuti cominciavo a sentire chiudere gli occhi e non feci altro.

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