Capitolo 6

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Driiiiiin, suonò la sveglia. Avevo fatto tardi quindi non feci colazione e mi avviai già vestita con il body a scuola.

Arrivata a scuola, avevano già iniziato a spiegare un altro ballo, mi incantai a guardare una ragazza che non avevo mai visto a scuola, era bravissima. Era bionda con occhi color nocciola. Aveva delle scarpette rosa con disegni floreali bianchi.
《Sam vuoi muoverti? Hai fatto già troppo tardi e perdi ancora tempo! 》 incominciò a sgridarmi Tom staccando la musica.

Andai nello spogliatoio e mi cambiai. Entrata in sala, esclamò Tom 《Ti presento Lisa, una nuova alunna. 》 Lisa mi presentò la mano. 《Sam.》.

Finita la lezione, Lisa mi fermò afferrandomi per il braccio 《Ehy, scusami Sam. Posso farti una domanda? 》
《Certo! 》 risposi incuriosita.
《Sei la figlia dell'avvocato Danisky giusto? 》 parlava come se conosceva mio padre.
《Si é mio padre. Come lo conosci? 》
《In realtà si sta sentendo con mia madre e parlava spesso di te.》

Ero molto incuriosita di quella che sapeva ma era troppo tardi per parlare. La salutaii e me ne andai.

Mi squillò il telefono. Era Lucas.

Sam, oggi sono passato per casa tua ma dormivi ancora.Ti dovevo accompagnare a scuola non ricordi?》
《Oddio, scusami. 》 Risposi mentre mangiavo un panino.
《Fa niente, ci vediamo oggi. Ciao》
《Ciao amore.》.

La giornata era un pò troppo strana. Non avevo incontrato Sharon e i suoi sguardi maligni, mia madre non mi aveva ancora chiamata e Lucas non mi aveva chiamata per davvero.

Mentre aprivo la porta di casa, arrivò un'altra telefonata. Da Tom, il mio maestro.
《Sam che ne dici di un corso privato? Ho proposto te, Sharon, Lisa e Maggie. Si tratta di un corso in cui puoi scegliere un partner e fare concorsi. Molti sono arrivati anche al programma Non smettere mai di sognare é una bellissima opportunità e poi so che a te piace tantissimo quel programma quindi che ne dici? 》 Aveva parlato troppo per i miei gusti sapendo le mie possibilità economiche. Non avevo soldi abbastanza per reggere i corsi, mamma non aveva un lavoro e io di certo non potevo lavorare.
《Beh Tom, devo parlare con mia madre. Ti faccio sapere domani.》

Entrai nella mia stanza, mi buttai sul letto e chiamai mia madre.
《Mamma Tom mi ha proposto un corso privato che ne dici? 》
《Sam sai benissimo che non posso reggere le spese! 》
《Mamma ma non ci vuole niente a trovare un lavoro. Te lo trovo io! 》 Risposi.
《Sam ti ho detto di no! Ora vado! 》
《Stronza! Non pensi mai a tua figlia. É il mio sogno ballare e tu che fai? Te ne strafotti! 》

Attaccò il telefono. La odiavo. Non poteva essere. Incominciai a scrivere una lettera a mio padre.
《Papà mi servi....》

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