Capitolo 7

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Non continuai a scrivere. Avevo paura di quello che poteva dire mio padre sul fatto dei corsi privati.

Mi avrebbe detto sicuramente di trovarmi un lavoro e mettermi da parte i soldi per le mie cose.

Fra poco mi sarei trasferita,anche se non sapevo dove perché mia mamma cambiava sempre idea, ma mia madre aveva l'opportunità di trovare un lavoro.

Sharon non mi aveva più minacciato e questo era molto strano. Lucas non mi aveva trattato così bene. Mia madre era cattiva con me. Bella giornata direi!

Mi squillò il telefono.
《Pronto? 》
《Sono Lisa, Sam! Posso venire un secondo a casa tua? Dobbiamo parlare di una cosa, per favore. 》

Volevo tanto sapere cosa sapeva su mio padre e ne approfittai.
《Certo! Ti aspetto! 》

Passò un'ora ma Lisa non si faceva sentire. Fin quando non ricevo una telefonata.
《Sam sono Lisa..》Piangeva. 《Tuo padre.. allora volevo venire da te per farti vedere da tuo padre ma tuo padre é ritornato in Spagna. 》
《Si può sapere perché piangi? 》
《Mi sento in colpa! 》 Rispose.
《Tranquilla.》

Attacai.

Era una giornata di merda, lo avevo detto.

Rientrò mia madre con Gabriele.Litigavano. Appena sentii il mio nome mi affacciai alla scalinata.
《Devo trovare un lavoro! Voglio vedere per almeno una volta mia figlia felice! 》 Urlava mia madre contro Gabriele.
《Noo! Tu devi stare con me! Ogni mattina come faccio senza verderti? Tua figlia se vuole fare qualcosa deve procurarsi i soldi da sola! 》 Rispose Gabriele molto più calmo di mia madre.

Quello stronzo. Ecco perché lo odiavo. Mia madre incominciò a piangere e lo cacciò fuori.

Scesi giù e l'abbracciai. Mi strinse sempre più forte.
《Sam ho trovato un lavoro al bar..lo faccio per te.》
《Mamma, ti voglio bene.》

Mi emozionai. Era la cosa più bella che poteva capitarmi.

Ora avrei cominciato a sistemare le cose. Ora mia madre e mio padre dovevano ritornare insieme e questo doveva essere tutto compito mio.

Ce l'avrei messa tutta.

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