And that was the moment I knew

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-Ci stava provando con te-
-Smettila-
-Spudoratamente, non ti ho mollato nemmeno per un secondo. Ah, che cosa fai a questi uomini Greyson- mi volto verso Luke. La nostra visita ad Harvard è finita circa due ore fa, così abbiamo preso il treno, siamo tornati a New York e, adesso, stiamo guidando verso casa. –Guarda che ti vedo con la coda nell'occhio, stai ridendo-
-Pensa alla strada, non a me-
-Non c'era una canzone di Taylor Swift che faceva 'you almost ran the red 'cause you were looking over at me'?-
-Sì, All too well, proprio una di quelle strappalacrime, direi che la scelta è azzeccata-
-Mi è venuta in mente perché stava per succedermi la stessa cosa, stavo per mancare il semaforo, intento a guardarti-
-Se non fossi stato con me tuuuutto il tempo, potrei quasi giurare che hai bevuto-
-Non fraintendere, quel che volevo dire è che non ti vedevo tanto felice e spensierata da molto tempo ormai, mi ero quasi dimenticato come fosse vederti ridere per la qualsiasi-
-Non ci stai provando con me, vero?-
-Ma no figurati, sei quasi come una sorella per me. Non ti offendere, ma non sei il mio tipo-
-Neanche tu lo sei- guardo la radio, bloccandomi col braccio a metà, indecisa sul da farsi.
-Che succede?-
-Vorrei accenderla, ma vorrei anche evitare di sentire la voce di Shawn-
-Quando ti sembra difficile, pensa che lui sta per far uscire un album in cui praticamente ogni canzone è dedicata alla ragazza che ha mollato sul red carpet, cioè diventerà praticamente il pagliaccio del pop-
-Non penso che questo avrà effetti sulla sua carriera, se devo essere sincera, e comunque non sarebbe giusto. Lui è davvero bravo, si merita il successo che ha, a prescindere dal quel che ha fatto a me-
-Non ce la fai proprio ad essere cattiva con lui, è più forte di te-
-Sto solo cercando di essere oggettiva-
-Con Will non lo sei mai-
-Will è un'altra storia-
-Sì è vero, ma alla fine dei conti sono sempre due persone che ti hanno ferito-
-Sto cercando di non pensarci Luke-
-Scusami- mormora. –Mi rendo conto di aver esagerato-
-Lo so che stai cercando di aiutarmi e lo apprezzo davvero tanto, però non...non mettiamolo sempre in mezzo, okay?-
-Sì hai ragione nanerottola- si volta verso di me e sorride. –Certo che tu hai gli occhi davvero espressivi-
-Anche i tuoi sono molto belli, ma ora guarda la strada, non voglio ancora morire-
-Posso chiederti una cosa?-
-Spara-
-Perché hai tentato il suicidio qualche anno fa?-
-Sei andato proprio dritto al punto vedo-
-Se non vuoi rispondermi lo capisco benissimo, non preoccuparti-
-Mi sentivo in colpa per la morte di Pyper, ero depressa, e la relazione con Will andava davvero male. Lo avevo lasciato per la seconda volta per l'ennesimo tradimento, lui non l'ha presa bene e, siccome darmi uno schiaffo non era abbastanza, ha raccontato a tutti di essere stato lui a mollarmi, perché ero stata con l'intera squadra di basket. Il problema è che, all'epoca, ero vergine-
-Che personcina carina-
-Esatto, così sono diventata l'oggetto delle attenzioni di un po' troppe persone- mi volto verso Luke, giusto per capire fino a quanto posso spingermi col mio racconto. Il ragazzo, dal canto suo, sembra parecchio a disagio, così decido di non approfondire. –Era diventato davvero insostenibile come situazione, persino le ragazze ce l'avevamo con me, convinte che li avrei rubato i fidanzati-
-Che grandissimo pezzo di...-
-Sì lo so, una personcina davvero adorabile-
-E' per questo che ti dà fastidio essere toccata-
-E' una delle cose che odio di più al mondo, ma ci sto lavorando. Pensa che, di tanto in tanto, sussulto anche se lo fa Shawn-
-Mi stupisco di come tu possa essere venuta su normalmente con tutti questi traumi-
-Il tatto non è proprio il tuo forte-
-Scusa, mi rendo conto di aver sbagliato, dovevamo affrontare questa discussione davanti a qualcosa di forte-
-Guarda che io non ho alcun problema a parlarne, sono quattro anni che vado da una psicologa per questo-
-L'hai resa ricchissima-
-Oh no no, è da un bel po' che non mi fa pagare più-
-Riesci ad incantare tutti...com'è che dice quella canzone di Taylor Swift...?-
-Stai diventando molto ferrato-
-Beh passo tutte le mie giornate con te...ah sì, starry eyes sparking up my darkest nights-
-My baby fits like a daydream, walks with his head down, I'm the one who's walking to, so call it what you want it, call it what you want it-
-Sì quella. Spero che non resterai qui durante l'estate, ho bisogno di un'iniezione di testosterone-
-Voi uomini e la vostra lesa virilità-
-Rose io ti adoro, ma sto iniziando a sapere tutta la discografia di Taylor Swift-
-E che male c'è?-
-Che mi viene in mente ogni cinque minuti- soffoco una risata, nascondendo le labbra con la mano. –Sì sì ridi, tu mi stai rovinando-
-Il prossimo passo sarà imparare quelle degli One Direction-
-Il prossimo passo sarà interrompere la mia amicizia con te-
-Ah ah ah, sappiamo entrambi che mi vuoi troppo bene per farlo-
-Ti sopravvaluti un po' troppo Rosebelle-
-Davvero?- lo guardo, e lui scoppia a ridere. –Brian sta chiamando di nuovo-
-Che stai facendo?-
-Sto rispondendo, non posso evitarlo per sempre-
-Questa non è una buona idea- gli faccio un cenno con la mano e porto il cellulare all'orecchio.
-Ti rendi conto che è la trentesima chiamata che mi fai oggi? Sto iniziando a spaventarmi-
-Soltanto perché hai litigato col mio migliore amico, questo non significa che tu lo abbia fatto anche con me-
-Ci siamo lasciati, perché a nessuno dei due entra in testa una cosa del genere?-
-Brava, dritta al punto, così mi piaci- pizzico leggermente la gamba di Luke, intimandogli di fare silenzio poco dopo.
-Non mi risulta che ne abbiate discusso-
-E che c'era da discutere Brian?-
-Non ti ha tradito, e ti assicuro che, subito dopo aver percorso il red carpet con Hailey, era tornato per venire a prendere te-
-Si era dimenticato il cagnolino al supermercato-
-Guarda che quelli sono i figli- cerca di dire il ragazzo accanto a me, tra una risata e l'altra.
-Ma dove sei?-
-Sono fuori, sto tornando a casa-
-Con chi sei?-
-Brian, cosa sono tutte queste domande?-
-Madonna Greyson, sei sorvegliata a vista-
-Ma è Luke?-
-Sì, rilassati- mi massaggio il ponte del naso. Sto iniziando ad innervosirmi, e dire che ero riuscita a passare una giornata pressoché tranquilla. –E' finito l'interrogatorio?-
-Ascolta, so che sei arrabbiata, e lo sarei anche io, ma c'è stato un fraintendimento: Shawn non ti avrebbe mai lasciato così, sapeva che il Met Gala era il tuo sogno...-
-Brian, ho visto le foto ed i video che sono usciti di quella sera, e ti assicuro che il tuo migliore amico mi sembrava tutto fuorché addolorato-
-Era ubriaco fradicio-
-Smettila di giustificarlo, ti prego-
-Non lo sto giustificando, sto cercando...sto cercando di mettere le cose a posto-
-Forse dovremmo iniziare ad accettare che non sempre possiamo sistemare tutto-
-Puoi dire a Luke di farsi gli affari suoi?-
-E' qui accanto a me, quindi sente tutto-
-Dì a Brian...-
-Non sono il vostro gufo!- sbotto, beccandomi un'occhiataccia dal ragazzo. –Scusa, era una vita che sognavo di dirlo-
-Comunque, tra qualche giorno c'è il concerto qui a Los Angeles, perché non vieni? Così vi chiarite, magari riuscite a trovare un punto d'incontro-
-Non sono tanto in vena di vedere lui e la sua amichetta-
-Potrei fare in modo di non farvi incontrare-
-Questo sì che mi rincuora-
-Che stronzata- borbotta Luke. –Piuttosto, ti va di mangiare qualcosa?-
-Oh sì ti prego, sto morendo di fame-
-Rose, mi stai confondendo-
-Hai ragione, scusa. Sì Luke, andiamo a mangiare da qualche parte prima di arrivare a casa-
-Non mi dire che ora stai insieme a lui-
-Ci siamo lasciati nemmeno due settimane fa, come pensi che possa già aver iniziato ad uscire con qualcun altro?-
-Che ne so, tutto è possibile-
-Senti non penso che potrò venire a Los Angeles, in questo momento stiamo cercando casa e...-
-Cosa? E per quale motivo? Rosebelle per l'amor di dio, raggiungici prima che sia troppo tardi-
-Che drama queen- borbotta Luke.
-Ti farò sapere in questi giorni ma sappi che, se dovessi accettare, non verrei da sola, ma con l'amichetto che ho qui accanto-
-Che cosa?- esclamano entrambi contemporaneamente.
-Queste sono le mie condizioni. Ed ora scusami, il mio cellulare sta praticamente morendo, ci sentiamo in questi giorni-
-Va bene, fammi sapere-
-Ciao Brian-
-Ciao Rose, ricordati che ti voglio bene- chiudo la chiamata e rimetto l'iPhone nella borsa.
-Allora, che ti va di mangiare?-
-Mi spieghi perché mi hai convolto in tutta questa storia?-
-Perché ho intenzione di andare a Los Angeles-
-Ti è andato di volta il cervello?!-
-Devo mettere la parola fine a questa storia Luke. Quando scrivi l'ultima frase di un libro, devi sempre mettere un punto, no?-
-Sì e quindi?-
-E' quello che devo fare io. Penso di meritarmi una spiegazione dopo tutti questi anni, non credi?
-Non capisco, però, che cosa c'entri io-
-Avrò sicuramente bisogno di qualcuno con cui sfogarmi, ma se porto Daisy o Nate c'è seriamente il rischio che uccidano Shawn, se mi faccio accompagnare da Alex i sopradetti si offendono ma, se invece rapisco te, dovrebbero essere tutti felici e contenti-
-Grazie, è davvero bello sapere di essere stato la prima scelta- esclama, roteando gli occhi. –Comunque va bene, ti accompagnerò-
-Te ne sarò eternamente grata-
-Se se come no...senti ti va di mangiare giapponese? C'è un ristorante qui vicino-
-Sai, credo seriamente che potrei amarti-
-Woah woah woah, non immaginavo di ricevere una dichiarazione così, su due piedi-
-Continua a guidare dai-

Blue sky|| Shawn Mendes(#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora