Your name, forever the name on my lips

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-Ricordami di ringraziare Armani, oggi hanno realizzato il mio sogno di quando ero bambina di avere un principe azzurro- Shawn si toglie la giacca e si lascia andare sul letto, chiudendo gli occhi. –Sei davvero troppo bello te lo giuro-
-Me lo avrai ripetuto un centinaio di volte oggi Rose-
-Non pensavo che ci fosse qualcosa di male- porto le mani dietro la schiena e cerco di tirare giù la cerniera, senza riuscirti.
-Aspetta, ti do una mano- il ragazzo si alza e si avvicina a me, armeggiando rapidamente con essa. –E comunque eri uno splendore anche tu- mi libero definitivamente del vestito, indossando dei pantaloncini di spugna e una maglietta del ragazzo. –Brian aveva la bava alla bocca-
-L'unica persona che avrei voluto avesse la bava alla bocca eri tu-
-Oh tranquilla, ci sei riuscita, te lo posso assicurare. Quattro anni, ed ogni giorno mi stupisco di quanto tu possa essere bella-
-Smettila dai, non è assolutamente così- avvolge la mia vita con le braccia e mi trascina indietro, fino a quando non ricade sul letto, con me sopra di lui. –Grazie per avermi difeso con Matt oggi, anche se avrei voluto evitarlo, te lo giuro-
-Non ti preoccupare, deve smetterla di trattarti in questo modo. Io detesto Nate, ma non lo punzecchio costantemente come fa lui, anche se siamo arrivati alle mani il giorno del tuo compleanno...e poi, ciò che ti ha detto oggi non va per niente bene. Sono cose che gli ho raccontato per sfogarmi come si fa con gli amici, non avrebbe dovuto utilizzarle contro di te, non va per niente ben così-
-E' che non voglio che la vostra amicizia si incrini per colpa mia- mi siedo a cavalcioni su di lui. Shawn solleva il busto, tenendo le braccia dietro di lui.
-Non hai mai risposto male a Matt prima di oggi, quindi rilassati, se il nostro rapporto dovesse subire uno scossone, non sarebbe a causa tua, va bene?- sfiora con l'indice a punta del mio naso. Sorrido e lo bacio, inspirando a pieni polmoni il suo profumo. –Aspetta, adesso siamo liberi. I ragazzi sono in camera e non verranno con noi alla festa, siamo solo noi due-
-Siamo solo noi due per la prima volta da...gennaio- passo una mano tra i suoi capelli, attorcigliando qualche riccio intorno all'indice. -Ho un'idea-
-Oh oh, questo non promette niente di buono-
-Dai finiscila- poggia la testa nell'incavo del mio collo, lasciandovi deboli baci con le labbra. –Posso spiegarti il mio pensiero?-
-Mmmh mmmh-
-Perché non ci cambiamo e ci vestiamo direttamente per il party di Armani e sfruttiamo questo tempo per girare per la città come una coppia normale? Magari ci prendiamo il gelato, anche se non sono buoni come quelli che si mangiano nella città da cui viene nonna Betsy- alza il capo e mi sorride. Se fossi brava disegnare, traccerei il suo volto in questo momento, con i suoi lineamenti perfetti e il suo sorriso sincero. Ma siccome non lo sono o, almeno, non tantissimo, mi limito a prendere il cellulare a scattargli una foto. –E questo a cosa lo devo?-
-Perché sei meraviglioso, e cerco milioni di modi per farti diventare arte, anche se lo sei già abbastanza-
-Il più grande capolavori, tra tutti e due, sei tu. Quando sei felice, quando sorridi, emani una luce fortissima, e tutti non possono fare a meno di guardarti, e tu non te ne accorgi e, per questo, continui a rimanere con le labbra curvata e dio Rosebelle, sei l'ottava meraviglia del mondo, ed io mi perdo a fissarti, a contare i nei che hai sul corpo, a sperare di poterti baciare su quelle belle labbra a cuoricino che ti ritrovi, a passare le mani tra i tuoi capelli, anche se ci hai dato un taglio abbastanza radicale, e non faccio altro che ripetermi 'cavolo, sono davvero fortunato ad avere questo angelo accanto a me' e subito dopo 'cosa ho fatto per meritarmi per avere una ragazza che altro non è se non il mio sogno ad occhi aperti?'- sento gli occhi pizzicarmi per le lacrime. Stiamo insieme da quasi due anni, è vero, e ci conosciamo da quattro, ma queste sono le parole più belle che mi abbia mai detto. –Ehi ehi ehi, non era proprio questo l'effetto che volevo ottenere- sposta delicatamente i capelli dalla mia fronte, sorridendo.
-Mi hai fatto commuovere, non mi avevi mai definita il tuo sogno ad occhi aperti-
-So di non essere stato il massimo per ora Rose, ma tu sei il mio paradiso personale. Ho tutto questo casino in testa che solo tu riesci a mettere a tacere-
-Dio quanto ti amo- lo bacio e li ricade con la schiena sul materasso, tenendomi stretta per i fianchi. –Ma, adesso, vado a vestirmi, o non usciremo mai da questa stanza-
-Sei proprio la personificazione della frase 'don't rain on my parade'-
-Fatti una doccia fredda, per risolvere...il problema- chiude gli occhi e si passa le mani tra i capelli, sospirando.
-Giuro che ti odio-
-Credo che il tuo corpo, in questo momento, stia dicendo il contrario-
-Okay vado a lavarmi, ci vediamo tra una ventina di minuti- si alza dal letto e corre verso il bagno, sfiorandomi appena la spalla.
-Wow, non ti ho mai visto tanto veloce in vita mia-
-Smettila di prenderti gioco di me- scoppio a ridere sonoramente e piego la testa indietro.
Approfittando della sua assenza, esco i vestiti per la festa, così da non perdere troppo tempo dopo, visto che devo lavarmi anche io.
Sento il ragazzo canticchiare sotto la doccia, così mi sdraio sul letto e chiudo le palpebre, abbandonandomi tra le braccia di Morfeo.
-Amore svegliati su- un paio di labbra si posano sulla mia guancia. Mi lamento, e mi volto dalla parte opposta. –Dai nanerottola, non volevi girare un po' per la città?-
-Dammi cinque minuti- sento il materasso abbassarsi e, subito dopo, il suo respiro solleticarmi il viso. A quel punto, apro prima un occhio e poi l'altro, ritrovandomelo ad un palmo dal naso. –Ciao raggio di sole-
-Ciao amore- sorrido e poggio la testa sul suo petto. Le braccia del ragazzo avvolgono il mio busto, e mi attirano su di lui, mentre si gira. –Ho rischiato dia vere un attacco di panico prima della sfilata-
-Perché non me lo hai detto?-
-Perché Andrew ha ragione. Cosa farei, se dovesse accadere mentre siamo in tour in Asia e tu sei a casa New York? Lo ha detto anche la McKinley, è rischioso dipendere da qualcuno, anche se quel qualcuno sei tu- poggio le mani sul suo petto e il mento sopra di essere. –Non guardarmi in questo modo ti prego-
-Il tuo ragionamento non fa una piega, dico sul serio, non posso darti torto, però, adesso, io sono qui, e voglio che tu mi faccia sapere sempre quando stai male, hai capito?-
-Sì capitano- imita il saluto militare. –A che stai pensando?-
-Che vorrei ci fosse un modo per portare via da te tutto questo dolore e cancellare tutto ciò che stai passando. Mi sento davvero impotente alle volte-
-Non ti preoccupare, te l'ho ripetuto anche prima, se non ho rinunciato al tour è solo ed esclusivamente grazie a te, sia per la storia dell'ansia che per quella dell'attentato terroristico-
-Ti amo tantissimo-
-Ce lo stiamo dicendo davvero tante volte per ora-
-Che sei stronzo! E poi non fai altro che ripetere che sono io quella acida- gli pizzico il fianco e scendo dal letto, dirigendomi a passo svelto verso il bagno.
-Sei davvero permalosa- gli mostro il terzo dito e mi chiudo dentro. Solo in quel momento noto che ha già riempito la vasca, con la schiuma che ricopre totalmente l'acqua. Sbuffo, e riapro la porta. –Piaciuta la sorpresa?-
-Ti odio ma ti amo-
-E' un ossimoro questo-
-O mio dio, hai imparato una nuova parola!-
-Fanculo Rose-
-Oh sì, siamo davvero relationship goals in tutti i sensi-
-E' possibile che parli sempre e soltanto con i termini di Twitter?-
-Non è assolutamente vero, o non mi avrebbero eletto rappresentante della Columbia, ed ora ti lascio, ciao- mi libero della maglietta e dell'intimo e mi immergo nell'acqua calda.
Poggio la tesa sul bordo e prendo un respiro profondo. E' stata una giornata piena di emozioni, e di liti, e sento ogni singolo muscolo del mio corpo che si sta sciogliendo in questo momento.
Vorrei che Matt smettesse di odiarmi. Non ho mai cercato di portargli via Shawn, non è mai stato questo il mio obiettivo.
Non voglio metterlo in condizione di scegliere tra noi due, anche perché è scontato che verrebbe prima Matt. E' suo amico da sempre, e non sarebbe giusto abbandonarlo soltanto perché non va d'accordo con la sua ragazza.
Tiro su col naso, le lacrime rigano il mio viso. Perché sono mesi che Shawn continua a scivolarmi come sabbia tra le dita mentre io sto facendo di tutto per tenerlo stretto a me?
Forse dovrei soltanto accettare che la nostra storia è arrivata al capolinea e gioire di ciò che abbiamo condiviso insieme. Ma non voglio. Non voglio, voglio essere egoista per una volta, e voglio che rimanga con me ancora per tanto, tipo per sempre.
-Che succede?- il ragazzo fa capolino nel bagno, ed io cerco di nascondermi sotto la schiuma.
-In che senso?-
-Sei qui da venti minuti, non te ne sei accorta?-
-No, per niente- si siede sul volto della vasca e sospira.
-Perché stai piangendo?-
-Non sto piangendo, è solo l'acqua della vasca-
-Ah ah non me la dai a bere, e non aggrapparti alla storia del ciclo, ormai prendi la pillola, e so benissimo che manca ancora un mese, visto che è finito poco fa-
-Solo qualche brutto pensiero, non ti preoccupare, ora passa-
-Me ne vuoi parlare?- porto le gambe al petto. Il ragazzo allunga una mano verso di me, e la passa tra i capelli legati.
-Ho solo questa costante paura di perderti, e non so come fare per mandarla via-
-Non ci pensare, va bene? Tra un paio di giorni saremo soltanto io e te, e non avrai più nessuno che ti mette pulci nell'orecchio o che ti insulterà come ha fatto oggi Matt-
-Oh sì, questa è stata proprio l'apoteosi di un fantastico periodo per noi due- immergo più che posso il corpo. Un anno e mi vergogno ancora di farmi vedere da lui. –Potresti uscire? Sai che non mi laverò fino a quando tu starai qui-
-Va bene, fai in fretta però-
-Sì non ti preoccupare- si richiude la porta alle spalle ed io mi sbrigo.
In cinque minuti sono già fuori, vestita e truccata e persino con i capelli in ordine. –Sei pallida, sto iniziando a preoccuparmi-
-In effetti mi gira un po' la testa, ma sono sicura che si tratti dei nervi per la discussione di oggi-
-Ti sei davvero arrabbiata tanto-
-Hai visto come ho ridotto la faccia di Matt?-
-Sì, e se lo meritava. Però, la prossima volta, togli gli anelli, non vorrei che incolpasse per avergli deturpato il volto-
-Mi sono fatta male anche io se è per questo, si sono conficcati nella carne delle mie dita, guarda- tendo la mano verso il ragazzo, che la sfiora delicatamente, quale fosse qualcosa di incredibilmente fragile da rompersi da un momento all'altro.
-Non ti preoccupare dai, questa sera siamo solo io e te, quindi non c'è nessun problema- mi strizza una guancia. Anche lui sembra più rilassato, forse perché sa che non ci saranno litigi di alcun tipo, nessun battibecco, nessuna battuta infelice.
-Va bene, ma cerchiamo di uscire in silenzio, se ci dovessero sentire, Matt ricomincerebbe daccapo-
-Ti rendi conto che 'silenzio' e 'Rose Greyson' non vanno mai nella stessa frase? Hai così tanti bracciali che, ogni volta che ti muovi, ti sento ad un metro di distanza-
-Ah ah spiritoso, muoviti- poggio le mani sulla sua schiena e lo spingo fuori. Una volta in corridoio, ci guardiamo intorno, e muoviamo piccoli passi, onde evitare qualche altra scenata.
Preso l'ascensore, tiriamo un sospiro di sollievo, ed io posso finalmente rilassarmi.
-E comunque, non siamo in crisi. Abbiamo avuto entrambi un periodo molto stressante e questo si è riflesso, ovviamente, sul nostro rapporto. Capita avere degli alti e bassi, capita in qualsiasi tipo di relazione, ma questo non vuol dire che sia finita-
-Hai ragione, è che io tendo...-
-...ad andare in panico per la minima cosa e a farti subito film mentali da Oscar. Ricordati piccoletta che nessuno ti conosce bene come il sottoscritto-
-Sai che, in realtà, sono più grande di te di un anno, tre mesi e una settimana?-
-Grazie per avermelo ricordato- scendiamo giù e saliamo su un'auto a cui chiediamo di lasciarci in centro. –Ti ricordi quando, il fatto che fossi più piccolo, ti creava tantissimi problemi?-
-Sìì, dio quanto ero stupida. Probabilmente era colpa del fatto che tra i quindici e i sedici anni, e tra i sedici e diciassette, c'è tipo un abisso-
-Non avevo ancora preso la patente, se non mi ricordo male-
-Hai passato l'esame pratico ad aprile, ancora mi chiedo come mi fidassi a salire in macchina con te, che avevi solo il foglio rosa-
-L'amore fa fare cose strane, e tu eri follemente innamorata di me, nonostante non volessi ammetterlo-
-Che pallone gonfiato che sei- gli pizzico la gamba. Il ragazzo ridacchia, e mi stampa un bacio sulla tempia. –Non mi rinfacci più di farti fatto aspettare per tanto tempo?-
-In quel caso sono stato io l'idiota. Avevi bisogno di guarire, mentre io, invece, ragionavo con il cuore...e con gli ormoni-
-Non ti preoccupare, probabilmente avrei reagito anche io allo stesso modo. E poi non posso dimenticarmi quanto tu mia stato vicino in quel momento, sei stato il mio raggio di sole tra le nuvole- ride sotto i baffi ed io, col viso che va a fuoco, mi nascondo contro il suo petto. –Okay hai ragione, era parecchio sdolcinato, ma è stato davvero così-
-Un'altra cosa che è cambiata dai tempi della Constance e, ormai, sono passati tre anni, è che sei diventata totalmente un'altra persona rispetto a quella che ho incontrato. Prima anche solo l'idea di vivere nella stessa casa ti mandava in panico, e non riuscivi a dire niente che fosse sarcastico-
-E' stato un meccanismo di difesa. Se mi fossi mostrata ancora vulnerabile, mi avrebbero mangiato come già aveva tentato di fare. C'è voluto molto prima che capissi, prima che mi rendessi conto che non era la cosa giusta da fare, però alla fine ci sono arrivata, e sono ancora più perché ci sono arrivata da sola. So che è stato un percorso sofferto per te, però ammettilo, sono un cuoricino di panna-
-Sì, hai ragione. Tra tutto ciò che mi hanno portato le cover postate su Vine e su Youtube, tu, sicuramente, sei quella più bella. Potrei anche essere un ragazzo normale, potrei anche non aver mai sbancato ma, almeno, avrei comunque avuto te-
-Adesso chi è quello sdolcinato?- scoppia a ridere, piegando la testa indietro. –Dio, ti amo tantissimo-
-Ti amo tantissimo anch'io, my little angel-
Arriviamo a destinazione e scendiamo. Fa davvero caldo oggi, così caldo che quasi mi manca il respiro.
-Okay bimbo, adesso cerchiamo un posto...-
-...dove le mie fan non mi troveranno mai. Le adoro, devo tutto a loro, ma siamo senza Jake, ed io voglio passare un po' di tempo con te fingendo di essere una normale coppia che fa un viaggio-
-Va bene, ma credo che, prima o poi, qualcuno si accorgerà che il grande Shawn Mendes sta camminando tra i comuni mortali-
-Mi fermerò a fare qualche foto ovviamente, solo vorrei evitare che si creasse la solita calca, sai come quella volta a Barcelona, a Barcelona è stato davvero un casino, mi ricordo quando ti hanno spinto e...- prende un respiro profondo. Sfioro le sue dita con le mie, intrecciandole e alzando lo sguardo verso di lui. -...e ho avuto un altro attacco di panico Rose, e non ne è più successo da quando poi tu mi hai raggiunto, tranne quella volta a Parigi, ed io...- i suoi occhi si velano per le lacrime. Senza pensarci due volte, lo trascino dentro la galleria, ringraziando che ancora non ci abbia notato nessuno.
-Shawn Shawn Shawn- prendo il suo volto tra le mani, facendo in modo che i nostri occhi si incastrino. –E' tutto okay. Non sei solo, ci sono io qui con te, e ti prometto che non ti capiterà niente, adesso sono io il cavaliere senza macchia e senza paura-
-Sei davvero fantastica- sorride, e poggia la sua fronte contro la mia. –La prossima volta che Matt dice qualcosa, gli chiedo se riesce anche lui a calmarmi come fai tu- scuoto la testa, e faccio congiungere le nostre labbra. E' sempre bello averlo tanto vicino. –Già, questo lui non può farlo-
-Smettila dai, non ho alcuna intenzione di entrare in competizione con lui, non sarebbe giusto, dobbiamo entrambi far parte della tua vita-
-Sono tre anni che sento discorsi del genere, prima per Nate, ora per uno dei miei migliori amici...è davvero dura essere tanto desiderato-
-Oh sì, immagino che fatica che sia la vita da Shawn Mendes-
-Un lavoraccio che tu non hai idea- ci dirigiamo verso un bar, scegliamo uno dei tavoli più appartati e ordiniamo due gelati.
-Non vedo l'ora di essere alle Fiji con te, e di stare nell'hotel sott'acqua, con tutti i pesci che...-
-....che ci guardiamo, questo sì che sarà strano-
-Questo non l'avevo calcolato, se devo essere sincera- scuote la testa e mi strizza una guancia.
Riusciamo a passare tranquillamente il pomeriggio, girando per i negozi e cercando di non attirare troppo l'attenzione.
Un paio di fans lo fermano, e lui scatta foto con loro e firma autografi. E' come la quiete dopo la tempesta, o forse prima, dipende dai punti di vista.
Verso le sette ci dirigiamo alla festa di Armani. E' piena di modelli, ed io inizio a sentire una strana morsa che mi chiude lo stomaco, e che mi fa sentire parecchio inadeguata; una sensazione che, probabilmente, non mi passerà mai.
-E' la prima volta che vado ad un evento senza Andrew, mi sento...strano, è come se...-
-...come se ti mancasse qualcosa. Lui è una specie di angelo custode, ci guarda sempre le spalle, anche se, di tanto in tanto, beve troppo e si riduce peggio di noi-
-Be alla fine ha ancora ventotto anni ma, spesso e volentieri, sembra dimostrarne quaranta, non li porta proprio benissimo-
-Gli staranno fischiando le orecchie in una maniera assurda in questo momento- ridacchio, afferrando una tartina dal vassoio.
-Voglio bene ad Andrew, dico sul serio, per questo gli ho suggerito di fare un po' di palestra, dovrebbe rimettersi in sesto...e anche trovarsi una fidanzata-
-Guarda che, per essere felici, non bisogna per forza avere un ragazzo od una ragazza, si può stare bene anche senza-
-Questo si ricollega sempre alla storia che io sono troppo dipendente da te e che, secondo la McKinley, non è per niente salutare-
-E' bello poter contare l'uno sull'altro, dico sul serio, ma è bene non perdere la propria individualità. Siamo due persone distinte e separate Shawn, anche se stiamo insieme-
-Come fai ad essere più dipendente di me?-
-Perché sono già stata in una relazione in cui pendevo dalle labbra di qualcun altro, e non voglio commettere nuovamente lo stesso errore. Io ti amo, ti amo tantissimo, ma non mi annullerò per te, non posso farlo, devo amare anche me stessa-
-Non te lo chiederei mai, lo so-
-Mi fido di te- mi stringo nelle spalle. Il ragazzo mi guarda confuso, non capendo il nesso con la nostra discussione. –Sono sempre tranquilla quando esci da solo con i ragazzi perché ti conosco. Con Will non dormivo la notte-
-Lo so, il tuo unico problema sembra essere Camila infatti-
-Ti ho già detto che ci proverò, dovresti apprezzare lo sforzo. Almeno io non l'ho presa a pugni come hai fatto tu con Nate al mio compleanno-
-Se avesse fatto ciò che ha fatto lui, sono sicuro che l'avresti presa per i capelli- sventolo una mano verso la sua direzione. Probabilmente ha ragione, ma non gliela darei mai vinta.
-Comunque mi dispiace per i ragazzi-
-Allora sei davvero bipolare!- gonfio le guance. Non riesco a fare le cose con puro disinteresse, sapendo che, magari, qualcuno ci sta stando male. –Li ho pagato una cena in uno dei ristoranti migliori di Milano, penso che sopravvivranno-
-Brian ed Andrew sì, Matt...-
-Dai, non ci pensare, gli passerà, te lo posso assicurare. Piuttosto perché noi due, invece, non lasciamo il party e andiamo a farci un giro?-
-Un giro? E dove vuoi andare?-
-Non lo so, ma penso che sia l'occasione migliore per andare a zonzo per la città senza il rischio di essere riconosciuti...allora, ci stai?- sospiro. I suoi occhi mi guardano speranzosi, mentre io mi rendo conto di quanto tutto questo sia sbagliato. Shawn dipende troppo da me, e non dovrebbe essere così, per quanto io lo ami e abbia intenzione di rimanere con lui per sempre. Dopotutto, che cosa succederebbe, se io dovessi morire?
-Vuoi ricreare il video di There's Nothing Holdin' me Back per caso?-
-In realtà era proprio questa l'idea, non sapevo che leggessi nel pensiero- roteo gli occhi al cielo e mi lascio trascinare, letteralmente, fuori da quel locale.
L'aria è calda, non c'è molta gente in giro, ed io mi ritrovo con il naso all'insù ad osservare la luna e il cielo stellato. –Mi spieghi perché, ogni volta, ti ritrovo sempre a fissare in alto?-
-Non lo so nemmeno io, a dir la verità, è una cosa che mi ha sempre affascinato, e anche mia madre si chiedeva continuamente la stessa cosa-
-Fa parte delle stranezze di Rose-
-Le 'stranezze di Rose', eh?-
-Esatto, come quando ti fermi a pensare dal nulla ed inizi a fissare un punto davanti a te con gli occhi sgranati, sei davvero inquietante-
-Beh almeno io non dimentico le parole delle mie stesse canzoni-
-Andiamo è successo solo una...- lo guardo con un sopracciglio alzato e lui sbuffa. –E va bene, magari è successo più di una volta, ma sono cose che capitano-
-Harry ha confuso i titoli delle canzoni ad un concerto?-
-Visto?-
-Sì ma una cosa è confondere i titoli, un'altra dimenticare il testo. Sei davvero irrecuperabile Mendes-
-Beh tanto tu mi ami lo stesso, no?-
-E' opinabile come affermazione-
-Non spezzarmi il cuore, ti prego-
-E perché dovrei mai farlo? Sai che c'è...-
-Lo so, ma tradirti non mi è mai passato per l'anticamera del cervello, e non penso che lo farà mai, puoi stare tranquilla-
-Mmmmh non lo dire- gli tappo la bocca con una mano, serrando le palpebre. –Porta male-
-Credo che questa storia della superstizione ti stia sfuggendo un pochino di mano-
-Disse quello che non riesce ad esibirsi senza il nostro solito rituale, non importa dove sia o che fuso orario ci sia tra noi due-
-Guarda che lo faccio per te, per non farti sentire esclusa. Se volessi, potrei salire sul palco anche senza-
-Mi stai sfidando Shawn?- gli dico, guardandolo con un sopracciglio alzato.
-Direi che non lo sapremo mai visto che, per i prossimi mesi, sarai sempre con me- si stringe nelle spalle sfoderando uno dei suoi soliti sorrisi sornioni.
-Sei davvero un caso perso- sfioro il suo volto con le mani. –Ma sei troppo bello, dio, quando sei diventato così? Sicuramente sono i capelli, te l'ho sempre ripetuto di portarli lunghi-
-O mio dio, ma la tua è una fissazione-
-Sin da quando è uscito il primo High School Musical. Zac Efron, con il suo taglio di capelli, mi ha cambiato la vita-
-Alle volte ho come l'impressione che tu creda di vivere in un film o in un libro-
-Prontooo? Sto da quasi due anni con una popstar, quante ragazze che studiano al college, che non sono modelle e che sono...normali possono dire la stessa cosa?- a quel punto mi blocco, tutta la contentezza di questo momento che scivola via lungo il mio corpo.
-Ehi che succede? Hai cambiato espressione in un colpo solo-
-E' che mi sono ricordata che mia madre è morta da sei mesi, e la mia vita sta andando avanti come sempre, io sono felice, rido, viaggio ma, quando torneremo a settembre, non ci sarà lei ad aspettarmi-
-Vieni qui Boo- mi abbraccia, stringendomi forte al suo petto. Poggia il mento sulla mia testa, e prende un respiro profondo. -Non devi sentirti in colpa, capito? E' naturale che questa storia lascerà sempre un vuoto nel tuo cuore, però la tua vita continua lo stesso, e non disonori la sua memoria, se sei felici, lo faresti se decidessi di mollare il college, a quel punto sono convinto che tornerebbe sotto forma di fantasma e ti ucciderebbe- rido, e sollevo il capo verso di lui. –E c'è sempre nonna Betsy pronta ad accoglierci a braccia aperte quando ci sarà la pausa, e Stella, anche perché credo che, ad un certo punto, non posso più viaggiare col pancione-
-Può viaggiare dopo il primo trimestre ma deve fermarsi quando arriva al sesto mese-
-E tu come fai a sapere tutte queste cose?-
-Sai Shawn, esistono delle cose bellissime chiamate 'documentari', li danno anche su Netflix-
-Primo, tra i due, sei tu quella che usa di più Netflix, secondo, ma da piccola non ti guardavi i cartoni animati come facevano tutti?-
-Anche, facevo entrambe le cose-








Sbaaam!

oggi ho dato il penultimo esame all'università e fa un caldo madornale.

ho dormito un'ora e mezza questo pomeriggio, quindi ancora non riesco a connettere bene.

anyway, blue sky è ufficialmente iscritta ai wattys2019, speriamo di farcela quest'anno. in compenso, tra poco arriverà una nuova ff tutta per voi, sempre su shawn.

adesso vi lascio, attacco il ventilatore.

un bacio

rose xx

PS la foto è mia, del concerto del 2017

Blue sky|| Shawn Mendes(#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora