I'll never be your perfect girl

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-Cenare sulla Tour Eiffel, fatto- Shawn disegna una spunta accanto alla lista di cose da fare prima di morire, con un sorriso soddisfatto.
-Io ancora mi chiedo quand'è che tu abbia trovato il tempo di fotocopiarla-
-Quando eri dalla McKinley, quella volta che ho letto il testo primordiale di Stitches. Ho chiesto un favore ad una delle infermiere che lavoravano lì, stavo simpatico a tutti. Pensavo che fosse carino se, una volta uscita da lì, ti avessi aiutata a realizzarne qualcuna, solo non pensavo che sarei riuscito ad ottenere così tanto, se devo essere sincero. Mi sembra impossibile quanto la mia vita sia cambiata nell'arco di due anni-
-Tutto può trasformarsi in un battito di ciglia, fidati, l'ho imparato sulla mia pelle-
-Anche io, non pensavo di provare una simile ansia prima di salire sul palco-
-Ricordati sempre che è ciò che ami fare, ciò per cui sei nato Shawn, e avere paura è umano, non ti preoccupare. Mica sei un Avenger- gli passo una mano tra i capelli. Lui sorride, e si sporge verso di me, sfiorando la guancia con le labbra.
-Grazie Rose, grazie mille per essere qui, soprattutto oggi-
-Anche io provo quello che stai provando tu, un profondo vuoto in mezzo al petto che non riesci a colmare, e ti chiedi come sia possibile, visto che non c'era nemmeno una singola persona che conoscevamo. Ma sono quei casi di empatia che coinvolgono tutti, in cui ti senti parte di qualcosa di più grande, in cui pensi 'potevi esserci anche io'-
-Ecco, a proposito di questo...per la tappa di domani abbiamo deciso di adottare alcune misure di sicurezza, ed io ho un favore da chiederti-
-Sì certo, dimmi pure-
-Per una volta, per una sola volta, ti prego, stai in tribuna con Andrew, non sotto il palco. Se dovesse succedere qualcosa, almeno sarai vicino a lui, e non c'è il rischio che tu venga calpestata o altro, anche se ammetto che ci sono molte persone anche lì...però c'è la troupe e...-
-Va bene va bene amore. Se per te è importante, allora lo farò. Voglio soltanto che tu stia tranquillo, sono sicura che il concerto andrà per il verso giusto, non succederà niente di niente-
-Lo spero. Adesso non siamo più al sicuro da nessuna parte-
-Ehi- poggio la mia mano sulla sua. Il ragazzo alza lo sguardo, e mi sorride. –Andrà tutto bene, non ti preoccupare-
-Avevo intenzione di fare un discorso, solo che non so da dove cominciare, mi daresti una mano?-
-Assolutamente no-
-Che cosa?- si sbrodola, qualche pezzettino di aragosta gli cade dalla bocca.
-O mio dio Shawn, sei davvero un animale-
-Non hai risposto al mio 'che cosa'-
-E' una cosa che dei fare tu, da solo, senza il mio aiuto, senza l'aiuto di nessun altro. Deve venire da quel gran cuore che batte dentro il tuo petto, e sono sicura che saprai esattamente che cosa dire. Non ti sottovalutare Shawn Peter Raul Mendes, sei una persona meravigliosa, la migliore che io abbia mai conosciuto-
-Lo stai dicendo soltanto perché sto poco bene per ora-
-Lo sto dicendo soltanto perché lo penso sul serio, sai che non sono il tipo-
-Vorrei che tutto tornasse come prima, che i problemi sparissero e che io la smettessi di sentirmi totalmente inadeguato-
-Sono cose che capitano Shawn, nessuno di noi è perfetto, e siamo tutti pieni di debolezze, anche se siamo bravi a celarli, il più delle volte. E poi stiamo crescendo, le cose intorno a noi cambiano continuamente. Il ragazzo che ho davanti a me in questo momento non è il ragazzino di quindici anni con la chitarra in mano che veniva da Pickering e che guardava il mondo con gli occhi sgranati. Ed io non sono più la ragazzina di sedici anni che si sentiva costantemente inadeguata, che camminava a testa bassa e che passava pomeriggi interi a farsi del male perché non sopportava l'idea di stare al mondo. Non siamo più gli stessi Shawn, ma siamo l'uno nella vita dell'altro da quasi quattro anni, e ci completiamo anche se, qualche volta, ci respingiamo-
-E' vero, dovremmo smetterla, o finiremo per farci del male-
-Posso chiederti una cosa?-
-Sì certo-
-Credi che ci siano dei problemi tra noi due?- assottiglia le labbra. Non è proprio la reazione che volevo ottenere, anzi, che mi dicesse immediatamente 'no, che cosa ti passa per la testa?'
-Qualche incomprensione, ma sono sicuro che riusciremo a superare anche questo. Non c'è nessuno con cui vorrei stare a parte te, nessuno. L'unica cosa, vorrei qualcuno che mi capisse, qualcuno del mio mondo che sapesse cosa vuol dire stare costantemente sotto i riflettori e sentire la pressione, tutto qui. Tu mi stai vicina come meglio puoi, e te ne sono davvero grato, sei fantastica, però ci sono cose che non puoi comprendere, e non potrai mai farlo-
-Sì, probabilmente hai ragione- sospiro, e mi passo una mano tra i capelli. E' davvero difficile ammettere una cosa del genere, eppure è così. Posso capire cosa voglia dire essere costantemente sotto pressione, vivere d'ansia, ma non avere mille occhi che ti guardano e che aspettano soltanto di vederti sbagliare. Perché la sua vita è così. Shawn è il ragazzo della porta accanto, quello che non può sbagliare mai, il principe azzurro che tutti vorrebbero, quello che ti aspetti faccia sempre la cosa giusta. Però è anche lui umano e, come tale, può commettere degli errori, l'unica differenza è che, se qualcuno se ne accorge, tutto il mondo lo verrà a sapere mentre, se una cosa del genere succede a me, probabilmente, dopo un po' di tempo, nessuno di coloro che mi sta accanto se ne ricorderà.
-Mi dispiace Rose, non volevo intristirti. Sono proprio un deficiente, tu mi hai raggiunto per aiutarmi, nonostante sia periodo di esami, ed io non faccio altro che...-
-Smettila, va bene? Io sto bene, sto bene fino a quando sono con te, anche se ammetto che, se mi dovessero bocciare, probabilmente scatenerei l'inferno-
-Vieni con me a giugno a Milano?-
-Che cosa?- sorride. –Credevo che avessi qualche giorno di pausa-
-Ce li avrò, però prima devo sfilare per Armani-
-Eh? Mi sono persa qualche passaggio nel frattempo?-
-Armani vuole che io sia il suo testimonial per il suo primo smartwatch, sembra impossibile anche a me, per questo vorrei che la mia splendida ragazza mi accompagnasse-
-Wow è davvero...è davvero il tuo anno Mendes, non c'è che dire-
-E visto che hai nominato le mie vacanze, io e te ci faremo un bel viaggetto, abbiamo bisogno di passare un po' di tempo da soli, senza tutto l'allegro gruppetto che ci portiamo dietro ogni volta-
-Sì, decisamente sì, Daisy me lo ripete da aprile-
-Daisy ha detto una cosa intelligente per una volta, sono stupito-
-Ignorerò quest'ultima frase e passerò direttamente a ciò che mi concerne di più...dove andiamo questa volta?-
-Vediamo se indovini, quali sono i posti che vuoi visitare e che hai scritto nella lista?-
-Oh Mendes, tu e quei fogli di carta. Ho un'ottima memoria, ma non credo di ricordarmi ogni singolo punto...allora Australia e Nuova Zelanda, ma ci siamo stati, Amsterdam idem, direttamente l'estate del suicidio, Irlanda pure, quindi restano Danimarca, Islanda, l'Isola di Pasqua, i Caraibi, le Hawaii, Tenerife e le Fiji- sentendo quell'ultimo nome sorride. Rimango a bocca aperta, devo sicuramente aver capito male, non c'è altra soluzione. –Shawn...-
-Punto 200, stare nell'albergo sott'acqua alle Fiji. Non hai idea di quanto mi ci sia voluto per trovarlo- inizio a battere ritmicamente i piedi e mi mordo il labbro. Muoio dalla voglia di abbracciarlo ma a lui, ultimamente, le mie manifestazioni d'affetto in pubblico non piacciono proprio per niente. –Che ti prende?-
-Che sto per esplodere dalla felicità. Io davvero non posso credere che tu stia realizzando tuti i miei sogni, sei davvero...- abbasso lo sguardo e riprendo fiato. -...sei davvero la cosa migliore che mi sia capitata in tutta la vita- il suo sorriso, a quel punto, scompare, lasciando spazio ad un'espressione indecifrabile. –Ho detto qualcosa che non va?-
-No è che...è davvero molto impegnativo ciò che mi attribuisci, senza contare che mai mi sarei aspettato di sentire di sentire una frase del genere provenire dalle tue labbra-
-Oh ancora con questa storia? Quante altre volte ti dovrò ripetere che la vera Rose è questa e non quella che teneva tutti a distanza? A volte non capisco, dovresti essere contento che, finalmente, io mi stia sbloccando e mi stia aprendo con te dopo tutto questo tempo, invece mi sembra che ti dia quasi...fastidio, ecco-
-Perché devi sempre travisare ogni singola cosa?- fa per sbattere il pugno sul tavolo, salvo poi ricordarsi che siamo in un luogo pubblico.
-Okay, adesso sono sicura che abbiamo davvero bisogno di questa vacanza. Dobbiamo passare del tempo insieme, o qualcosa si romperà, visto che già è stata incrinata con la sparata che hai avuto prima che partissimo per il Coachella-
-Oh andiamo Rose, quante volte ancora dovrò chiederti scusa? E' passato più di un mese-
-Fino a quando non ti renderai conto che le parole possono ferire come coltelli, e che le tue mi hanno fatto davvero male. Cavolo Shawn, hai messo insieme praticamente tutto le mie insicurezze e me le hai sparate addosso così, senza pensarci due volte-
-Va bene va bene Rose, smettiamola di parlarne. Hai ragione, dobbiamo lavorare un po' più su noi due, ma non è niente di irrimediabile, e lo sai anche tu. Io amo te e tu ami me e funzioniamo ma, come tutti gli ingranaggi, qualche volta ci inceppiamo, e il motore ci blocca. Basta mettere un po' di olio e riparte, dobbiamo fare la stessa cosa-
-Sì, hai perfettamente ragione. Comunque la modella che avete scelto per il video è carina, molto carina-
-Sei gelosa Rosebelle?- ridacchia, mentre il cameriere porta via i nostri piatti.
-No, sono solo gelosa di tutti i baci che le dovrai dare durante le riprese, cerca di non innamorati di lei eh, che io tra qualche giorno ritorno a casa-
-Amore, è una cosa che non potrà accadere né ora né mai, te lo posso assicurare- gonfio le guance e storco la bocca. –Okay, che cosa di preoccupa? E' tutta finzione-
-Beh questo non lo puoi dire. Sai quante volte i protagonisti di una serie tv, a furia di interpretare la parte di due che stanno insieme, finiscono per innamorarsi? Ed Andrew mi ha spiegato qual è l'idea per il video, dovete praticamente fare i perfetti fidanzati a Parigi, Amsterdam e Londra-
-Andrew ti ha spiegato il video?-
-Sì. Penso di averlo traumatizzato quando mi sono arrabbiata con lui per aver detto a Camila dove fossimo, quindi, adesso, cerca di evitare che io possa minacciarlo di morte-
-Mi spieghi, per quale motivo, ti sei arrabbiata così tanto quella volta?-
-Perché non c'eravamo visti per tutta l'estate, tranne il giorno del tuo compleanno, ed io volevo stare un po' con te da sola. Dopotutto, lei ti era stata attaccata per tutta l'estate-
-Non preoccuparti per il video comunque. Potrei anche darle tutti i baci del mondo, ma nella mia testa, e nel mio cuore, ci sarai sempre e solo tu-
-Già vedo le notizie e i trend su Twitter e Instagram- mi strofino il viso con le mani. Alle volte è davvero troppo difficile stargli accanto, purtuttavia, non lo lascerei per niente al mondo.
-Stacca internet, per una volta. Non ti rendi conto che la maggior parte delle tue debolezze, delle tue incertezze, dei tuoi problemi, provengono da lì? Tutti quei canoni di bellezza a cui pensi di non poter rispondere, i gossip...sei perfetta così come sei, ed io mi sono quasi stancato di ripetertelo continuamente- chino la testa di lato. Il ragazzo allunga una mano verso di me, e mi sfiora il viso. –Basta con tutte queste insicurezze, sei bellissima. E proprio per questo, quando saremo alle Fiji, stesso criterio dell'Australia-
-Niente internet, il cellulare si usa soltanto le foto e mi è concessa una singola chiamata a mia sorella per avvertirle che sono ancora viva-
-Brava la mia ragazza- mi fa l'occhiolino. L'atmosfera sembra essersi stemperata, ed io ne sono contenta. –Non voglio che torni a New York-
-Neanche io vorrei farlo, ma ho l'esame il quindici giugno, e non è che io abbia proprio studiato tantissimo mentre ero qui, l'unico modo per concentrarmi era mandarti fuori dalla stanza-
-Non è colpa mia se non riesci a starmi lontano-
-Non è colpa mia se non riesci a staccarmi le mani di dosso-
-Okay, su questo hai ragione, ma cosa posso farci, sento l'esigenza di starti vicino più che posso-
-E per me va benissimo, però, durante il periodo degli esami, ti prego, aiutami a ripetere, poi faremo tutto quello che vuoi, te lo prometto-

Blue sky|| Shawn Mendes(#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora