But your fears, let me know, in this dance, be my ghost

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-Non posso credere che oggi andremo al Disney World di Orlando e agli Studios, è un sogno che si avvera- saltello da una parte all'altra della sala adibita per la colazione, sotto lo sguardo parecchio stanco di Brian che, nel mentre, sta passando le sue notate a studiare per un paio di esami che dovrà dare a settembre.
-Ed io non posso credere che tu sia spuntata davanti ai miei occhi alle otto di mattina già carica, sorridente, senza ancora insultare nessuno e, soprattutto, con una maglietta con su scritto 'Giuro solennemente di non avere buone intenzioni'- prendo il bordo dell'indumento con le mani e lo tiro leggermente verso il basso, osservandolo.
-Cosa c'è che non va?-
-Niente, Brian si è svegliato di cattivo umore, ormai voi due vi alternate- Shawn poggia un bacio sulla mia guancia e si siede a tavola, fischiettando.
-Io ancora non ho capito a cosa dobbiamo la gita di oggi- Andrew addenta voracemente un cornetto, mentre io prendo posto accanto al mio ragazzo.
-Deve esserci un motivo per divertirsi?- scrolla le spalle, e guarda me negli occhi. A quel punto scoppio a ridere sonoramente, seguita a ruota da lui.
-Rose, c'entra Rose, come ho fatto a non pensarci prima- Andrew rotea gli occhi al cielo e incrocia le braccia al petto.
-Fa parte di quella strana lista di cose da fare prima di morire?-
-Non è strana ma, soprattutto, tu come fai a sapere della lista?- a quel punto Shawn si guarda intorno e scivola lentamente sulla sedia. –Boccuccia di rosa che non riesce mai a stare zitta-
-Ha visto il fogliettino nel mio portafoglio e mi ha chiesto che cosa fosse!-
-Questo perché, di solito, le persone normali ci tengono i preservativi, tu invece liste, foto di Rose, per non parlare della miriade di post-it che...-
-Okay okay okay, non c'è bisogno di continuare, sono già abbastanza in imbarazzo così-
-Sei tutto rosso- dico, strizzandogli una guancia. –E' il colore dei miei capelli!-
-Non ti ci mettere anche tu Rose, ricordati che tutto questo è soprattutto per te-
-Sei il mio eroe, non ti preoccupare- scuote la testa. Vorrebbe ribattere in qualche altro modo, ma sa che non ha altre motivazioni valide.
-Ooooh guardalo, è tutto rosso- lo punzecchia Brian. Shawn, invece, sta cercando di combattere tra lo scoppiare a ridere e il rimanere seccato.

-E' il giorno più bello della mia vitaaaaaaaaaaa- urlo, appoggiando le mani sulle sue spalle e dandomi lo slanci necessario affinché possa salire sulla sua schiena.
-Perché non pensi di avvertirmi quando ti viene in mente di fare una cosa del genere? Un giorno succederà che non riuscirò a prenderti in tempo e non solo tu ti farai male, ma poi ne farai a me, è un circolo vizioso dal quale non si esce-
-Rilassati, sei nervoso da questa mattina, vuoi un po' di fortuna liquida per caso?- faccio dondolare l'ampolla sotto i suoi occhi. Il ragazzo scuote la testa, e mi rimette giù. –Va tutto bene Shawn?-
-Sì, sto solamente...pensando, ecco tutto-
-Siamo venuti qui proprio per non fare questo- allungo una mano verso di lui e la passo tra i suoi ricci. –Stacca il cervello di tanto in tanto, lo dici sempre a me, è arrivato il momento che tu segua i tuoi stessi consigli-
-Alle volte è più facile darli agli altri che a te stesso-
-Non me ne parlare- assottiglia le labbra. A quel punto mi metto sulle punte e poggio le dita ai lati della sua bocca. –Me lo fai un sorriso però?-
-Rose...-
-Eddai Mendes, non hai alcun motivo per essere triste, la tua vita è praticamente perfetta! Lo so che gli attacchi di panico sono una bella scocciatura, e ti capisco benissimo, ma non devi lasciarti abbattere-
-Hai ragione- avvolge le braccia intorno al mio busto e mi solleva appena. –Come faccio ad essere giù di morale quando ho questa meraviglia al mio fianco?-
-E' quel che mi chiedo anche io- faccio, a fatica, capolino dalle sue braccia, alzando il capo a fatica. –Ti amo-
-Dopo tutto questo tempo?-
-Sempre- scoppiamo a ridere sonoramente. Sono questi i momenti in cui mi rendo conto di stare con la persona giusta.
-Sto respirando troppa aria da nerd qui- Brian ci passa accanto, tappandosi accuratamente il naso. –E dire che c'è gente che afferma che siete i più aspettati sul red carpet dei VMA, per via dei vostri outfit, soprattutto quelli di Rose, che riescono sempre ad oscurare i tuoi Shawn-
-Il guaio di avere una ragazza meravigliosa come lei- mi afferra per i fianchi e mi solleva. Ed è tutto a posto in questo momento, tutto allineato e in convergenza perfetta.
-Sono questi i momenti in cui mi fate salire la carie ai denti- Brian mette su una faccia disgustata, dobbiamo assolutamente trovargli una ragazza.
-Andiamo a provare la burrobirra, su- faccio voltare le spalle al ragazzo e poggio le mani su di esse, spingendolo verso la direzione prescelta. Sono quasi sempre felice per ora, ed era da tanto che non mi sentivo in questo modo. E' stato un anno difficile, mia madre è morta e questo me lo ricorderò ogni giorno fino a che campo, però le ho promesso che non avrei commesso lo stesso errore di quando è morta Pyper, di quando ho lasciato che il dolore mi risucchiasse senza lasciare traccia ad altro, inghiottendo totalmente la luce. –Uuh ma quelle sono cioccorane!- esclamo, con gli occhi a cuoricino. Mi sento come quando siamo andati al Disneyland di Parigi, sto guardando ciò che mi circonda con la stessa gioia e spensieratezza di quella bambina di sette anni che aveva volato oltre oceano per la prima volta. –Questo è, ufficialmente, il giorno più bello della mia vita, a pari merito con la prima volta che ho visto gli One Direction in concerto e quando sono stata a Parigi-
-Qualcuno è stato escluso dal primo posto a quanto pare- Brian punzecchia Shawn, che incrocia le braccia al petto.
-Ehi tutti e due, don't rain on my parade, non ho paura di utilizzare su di voi una Maledizione senza Perdono-
-Come fai ad essere tanto figa e tanto nerd allo stesso tempo? Io non me lo spiego-
-Ho smesso di chiedermelo due anni fa, non c'è una risposta adeguata- faccio la linguaccia a Shawn e mi metto in fila, continuando ad alzarmi con le punte e a saltellare.
-Rose ti calmi? Sembra che tu abbia una molla sotto i piedi-
-Io parlerei, più che altro, di iperattività, è la prima volta che la vedo tanto energica, mi spaventa-
-Anche io, e la conosco da tre anni ormai, dovrei sedarla-
-Uno, smettetela di parlare come se non ci fossi, due, ti sembro un cane per caso?- non mi volto nemmeno, troppo occupata ad osservare ogni singolo dettaglio che mi circondi, cercando di imprimerlo nella mia mente come meglio posso.
-Tanto per sapere, di cosa dovrebbe sapere la burrobirra?-
-Di birra Brian, mi pare ovvio-
-No idioti, è una bevanda analcolica, visto che la servono anche ai minorenni- indico due bambini con in mano un bicchiere, sorridenti e tranquilli. –E poi vorrei ricordarvi che l'età per bere in America è ventuno anni, non diciannove come da voi, quindi voi due siete fuori dai giochi-
-Anche tu- sottolinea Shawn. A quel punto mi volto verso di lui, sfodero un sorriso sornione e caccio le mani in tasca. Poco dopo sventolo sotto ai suoi un rettangolo di plastica, visibilmente soddisfatta. –Cos'è?-
-ID falso, ce l'ho sin da quando ero una matricola. E' questo che ti insegnano il primo anno di liceo-
-E l'hai usata? Tu?- Brian mi guarda a metà tra il divertito e sorpreso, buttando, di tanto in tanto, un'occhiata a Shawn.
-Ci sono taaante cose che non sapete di me e che, probabilmente, non saprete mai, ve lo posso assicurare-
-Cosa?- rispondo in coro, ed io scuoto la testa, rimettendomi in fila. –R-Rose!-
-Ci fai caso che, quando si indispettisce, fa quella voce strana e balbetta il tuo nome?-
-Sììì, lo hai notato anche tu?-
-Sììì, sembra uno di quei cartoni animati-
-Perché dovete sempre prendermi in giro, non è divertente come cosa- borbotta lui.
-In realtà sì, è davvero tanto a dir la verità-
Rimaniamo per altri dieci minuti buoni in fila e, una volta arrivati a destinazione, prendiamo anche da mangiare, visto che si è fatta l'ora di pranzo e non avevamo ancora messo niente sotto i denti.
-Cosa diamine sono quelle?- dice Andrew che, dopo circa un'ora, ha deciso di ricomparire.
-Burrobirre- rispondo io, fiera. E' il giorno più bello della mia vita.
-C'è un panino anche per me per caso?- Shawn gli lancia il suo pranzo, e l'uomo sorride, soddisfatto. –Come sei dolce, questa è la prova che riservi le gentilezze soltanto a Rose-
-Non ne sarei così sicura se fossi in te- mangio una manciata di patatine, troppo contenta di potermi preoccupare di qualsiasi altra cosa in questo momento. –E' tutto perfetto comunque, sono davvero felicissima-
-Sei davvero tu che stai parlando?- il ragazzo accanto a me mi guarda corrucciato, con la bocca piena e il muso sporco di maionese.
-Perché, ogni volta, mi descrivi come una stronza depressa che odia tutto e tutti. Non è così, è stato un periodo della mia vita, un periodo della mia vita di tre anni fa. Ma non mi va di riaprire il discorso per l'ennesima volta, anche perché mi scoccio e rovinerebbe il mio mood da nerd potteriana di oggi-
-Perché già la maglietta e gli occhiali e la bacchetta non avevano fatto abbastanza. Hai trovato un fantastico repellente per ragazzi Rose-
-Oh certo, perché per voi dobbiamo essere sempre super fighe, mezze nude e perfettamente truccate-
-Campo minato Brian, hai appena scatenato la prossima lezione sul femminismo-
-Non vi preoccupate, non proferirò parola fino alla fine del pranzo, così nessuno dei due si scoccerà-
-Io ti amo, ma è matematicamente impossibile che tu non parli-
-Mi stai sfidando per caso? Perché sai benissimo che non ne perdo una-
-Sei decisamente troppo competitiva, lo sai?-
-Lo prendo per un sì-
-Per me può fare tutto quello che vuole, basta che non litigate, è brutto quando vi urlate in faccia quelle cose che, normalmente, non vi direste. Dovete iniziare a parlare di più, perché non fate altro che covare rancore e piccolezze che, quando litigate, vengono fuori come un fiume in piena, ed io vivo con voi, quindi so esattamente di cosa parlo-
-Te l'ho sempre detto che dobbiamo insonorizzare le pareti di casa, anche perché ricordo di aver studiato diritto penale con There's Nothing Holding Me Back in sottofondo-
-Sarà la prima cosa che farò non appena torniamo a casa, per ora stanno finendo la piscina-
-Questa sì che è un'ottima notizia finalmente. Immaginatevi studiare per gli esami di maggio sdraiati su un materassino in piscina, sarebbe la fine del mondo, letteralmente-
-Perché, tu studi?- Shawn cerca di trattenere una risata, mentre Brian lo tratta male. –Scusa, me l'hai servita sul piatto d'argento-
-Mi risulta che sia tu la popstar che gira per il mondo facendo la bella vita, non io-
-Guarda che il mio è un lavoro duro-
-Oh sì. Posti nuovi da vedere, soldi a palate, ragazze che ti adorano e che sarebbero pronte a tutto pur di ottenere la tua attenzione...è davvero una fatica, hai proprio ragione-
-Non sai cosa voglia dire salire sul palco ogni sera con la costante paura di sbagliare, di deludere tutti quelli che hanno pagato per venirti a vedere, di non essere bravo abbastanza bravo, all'altezza. Ma tu non puoi dicerto capirlo, visto che le aspettative nei tuoi confronti sono sempre state basse-
-Datevi una calmata, tutti e due. Brian, non ti preoccupare, non lo pensa sul serio, si è solo fissato con la storia della paura da palcoscenico, prima o poi gli passerà. E Shawn, devi smetterla di attaccare tutto e tutti, o ti ritroverai solo, e te lo sta dicendo una persona che ti ama. E ti prego, non rispondere che siamo contro di te, perché non è assolutamente così, te lo posso assicurare, stiamo soltanto cercando di aiutarti-
-Smettila di leggermi nella mente- borbotta. Gli sorrido, e appoggio la testa sulla sua spalla, avvolgendo le braccia intorno al suo. –Scusa, ho esagerato-
-Sei davvero un pezzo di merda. Guarda che non mi dimentico come le hai parlato prima che partissimo per il Coachella-
-Quella non me la dimentico nemmeno io ma non ti preoccupare, sa benissimo cosa gli succede se fa nuovamente una cosa del genere-
-Stai parlando di me come di un cane che fa la pipì in salone-
-Devi rilassarti, stiamo tutti scherzando, si vede ad occhio nudo che sei teso- passo una mano tra i suoi capelli scuri. Il ragazzo si volta verso di me e sorride, poggiando la testa sulla mia spalla. –Tranquillizzati, dai- gli schiocco un bacio sulla fronte e riprendo a mangiare. Shawn, ultimamente, ha preso molti aspetti del mio carattere. Ha bisogno di essere continuamente rassicurato, di continue attenzioni, ed io non dico niente, cerco di stargli quanto più vicino possibile, anche perché c'è stato un periodo in cui anche io avevo bisogno che lui non mi lasciasse, e non lo ha fatto nemmeno per un secondo.
-Dagli un po' di fortuna liquida, magari la situazione cambia-
-Sai che ci avevo pensato pure io?-
-Siete davvero due nerd- bofonchia il diretto interessato. Ad un certo punto sposta il capo e si stiracchia, rischiando di cadere dalla sedia. –Oddio-
-Butti troppo peso sulla schiena, un giorno finirai per terra-
-Scusa mamma-
-Idiota-
-La ricetta segreta per una relazione duratura? Insultarsi a vicenda-

Blue sky|| Shawn Mendes(#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora