4 Yama

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Dopo l'allenamento io e Tsukki come ogni sera tornavamo a casa insieme.

Lui camminava tranquillo ascoltando la musica e io dietro di lui in silenzio ero assorto nei miei pensieri:

" Tsukki so che non mi senti per via delle cuffie, ma vorrei parlare un po', perché non ce la faccio più a tenermela dentro."

Presi un respiro profondo iniziando a sfogarmi.

"Stavo pensando a quello che ha detto prime Kageyama; so che è stupido ma io non voglio separarmi da te, cioè siamo amici da sempre e mi farebbe strano pensare a delle giornate dove tu non sei al mio fianco. "

Mi fermai un attimo riordinando i pensieri.

"Intendo anche dopo la scuola non voglio che ci separiamo. Ho paura, se trovassi qualcuno migliore di me, tipo qualcuno di speciale, non voglio neanche pensarci. Tu magari non mi vorrai più vedere, sai per me sei importante"

Dopo questo piccolo sfogo ritornai muto, Tsukki non mosse un muscolo.

A volte avevo paura che mi sentisse, però poi mi ricordavo che a lui non importa molto di quelli che gli altri dicono.

Salutai Tsukki dopo essere arrivato alla porta ed entrai in casa.

Dopo una settimana tutto era normale Tsukki era taciturno, la squadra era forte ed energica e io stavo in panchina.

Eravamo al ritiro di Tokio da questa mattina, stavamo affrontando le solite partitelle tra squadre.

La nostra continuava a perdere e facevamo continue penitenze.

Dopo l'allenamento dei ragazzi, non so perché, hanno chiamato Tsukki:

"Hey tu occhialuto abbiamo bisogno di un centrale, che ne dici di unirti a noi?"

Iniziò un ragazzo alto coi capelli neri e il sorriso furbo.

" Non mi va chiamate qualcun'altro"

"Dai su palo della luce che ti costa anzi è un ono-ahi! Akashiiii!

"Bokuto-san non dire così è scortese."

"Akaaashi non ti arrabbiare con me, dai ti pregooo!"

Il ragazzo con quei strani capelli iniziò a piagnucolare, mettendo su il broncio, mi faceva un pochino tenerezza.

" Bokuto-san non rattristarti, non importa..."

"Mi vuoi bene lo stesso vero? Perchè io sì"

Lo implorò con gli occhietti dolci il famoso Bokuto, l'altro arrossì  e con sguardo basso rispose.

"Certo Bokuto-san"

Lo disse in un bisbiglio, e il gufetto iniziò a saltellare ovunque felice, mentre il moro di prima iniziò a inseguirlo urlando di stare fermo.

" Uff, Tsk"

ok questo è solo l'inizio e voglio far coincidere di più possibile la realtà con la ff, comunque spero vi sia piaciuto baciotti!

Tsukiyama~sono felice che tu sia con me~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora