34 Yama🔞

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Le settimane passavano e da quando ci eravamo detti quelle famose parole tutto era rosa e fiori.

La scuola andava bene, la squadra alla grande, ed in fine io e Tsukki stavamo da dio.

Ogni giorno lo sentivo più vicino e nonostante non ci fosse più nulla da scoprire le nostre giornate erano belle e semplici.

Ci bastava stare insieme.

Molti potrebbero dire che eravamo dipendenti uno dall'altro, e forse hanno un po' ragione, ma avevo amici.

Sì io Kageyama, Hinata e Yaichi uscivamo insieme delle volte.

Kei invece veniva trascinato spesso da Kuroo e compagnia, nonostante la differenza di età poco comune, era più allegro non lo diceva apertamente ma comunque ci teneva.

Ammetto la prima volta che l'ho incontrato ero un po' restio, ma vedendo il bene che li fa non posso essere più felice.

Mancava poco alla fine della scuola e non vedevo l'ora di prendermi una pausa dallo studio.

Ero a casa a ripetere inglese quando sentii il rumore del citofono.

Sorpreso perché nessuno doveva arrivare, in quanto tutti al lavoro, aprii.

La vista di uno Tsukki  di pessimo umore si fece largo nel mio salotto senza attendere nulla.

"Quelli stronzi mi hanno paccato io giuro che non esco più con loro"

Continuava a borbottare frasi di questo tipo in modo sconclusionato.

"Tutto bene? Che è successo?"

"No nulla solo che dovevo incontrarmi con Bokuto e gli altri ma quelli mi hanno scritto 5 minuti fa che non potevano più bah"

Disse stravaccandosi sul divano guardando il vuoto, poi si girò a guardarmi con aria da cucciolo.

"Ed ero già fuori casa così ho pensato di venire da te, hai qualche impegno o altro?"

"No no stavo solo ripassando ma nulla di che ho finito"

"Ottimo allora rimango"

Era assurdo come si autoinvitasse a casa mia.

Ci conoscevamo da anni quindi per lui era più che normale, soprattutto nell'ultimo periodo...

"Però qui si sta bene da me c'è l'aria condizionata rotta, quello stupido di mio fratello l'ha scassata"

"Già"

Calò il silenzio tra noi e poi il suo sguardo si posò sulle gambe mezze nude.

Ero ovviamente con vestiti leggeri da casa, quindi una canotta estiva e dei calzoncini un po' sopra il ginocchio.

Arrossì al suo sguardo così penetrante, miii che disagio.

"Stai bene"

"Grazie"

Avvicinò subito una mano e iniziò ad accarezzare la mia coscia sinistra.

"Cosa?"

Ma sembrò non sentirmi continuando ha toccarmi con sguardo immerso nei pensieri.

Poi sollevò il tessuto arrivando molto vicino all'intero coscia.

"Tsukki? Che diavolo fai?"

Al che si risvegliò guardandomi fisso negli occhi.

"Stai zitto Yamaguchi"

Mi baciò improvvisamente, iniziando subito con un ritmo piuttosto acceso.

Tsukiyama~sono felice che tu sia con me~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora