32 Yama

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Ero a scuola  come ogni altro giorno.

Nel cortile della scuola a passare la pausa pranzo con i miei amici.

Stavo ridacchiando ascoltando quel continuo di urli e rimproveri, che si lanciavano l'alzatore e il mandarino davanti a me.

Era da minuti interi che battibecchiavano per qualcosa successa prima, probabilmente inerente alla pallavolo.

Mentre finivo di addentare il mio tramezzino all'uovo una mano mi toccò la spalla.

Mi voltai e Tsukki accanto a me stava per parlare.

"Senti questo fine settimana sei libero?"

"Sì perché?"

"No solo che in città, si esibisce un artista che mi piace"

"Ah sì tranquillo allora vai, ci vedremo un altro giorno"

E dopo mi riportai la mia attenzione su quei due che stranamente avevano smesso di litigare e stavano confabulando come solo loro due facevano.

Io quelli proprio non li capisco bah.

Risentii la mano sul mio avambraccio.

"Ti va di accompagnarmi?"

Disse con la sua classica espressione distaccata ma leggermente dolce per me.

Mi bloccai all'istante capendo a cosa si riferisse.

Oddio non ci credo.

Vuole che vada insieme a lui.

Ero così sorpreso all'idea che volesse condividere quella parte di sé.

Non fraintendetemi io e lui eravamo più uniti che mai, ma non aveva mai condiviso quel suo interesse.

Lo definisce una cosa 'inutile' che non vale la pena di dirmi.

Ma a me interessa tutto di lui, qualsiasi cosa li piaccia o no.

Ero al settimo cielo e non esiti neache un secondo a rispondere.

"Sì sì certo che vengo"

"Umh allora poi ti dico i dettagli, andiamo in classe adesso"

In fatti dopo due secondi suonò la campanella.

L' attesissima serata arrivò finalmente.

Mi ero vestito bene e dire che che ci avevo messo un'ora era poco.

So che è esagerato ma non sapendo che musica ascoltasse, l'ambiente e tutto il resto non volevo sbilanciarmi troppo.

I biglietti li aveva preso lui insistendo e alle 18.00 passò a prendermi sua madre che ci accompagnò alla stazione.

Da cui prendemmo la metro per arrivare in centro.

Non avevamo spiccicando parola per tutto il viaggio, beandomi di quel silenzio rilassante.

Arrivati nel posto c'erano un sacco di persone e nonostante fossimo all'aperto non si soffriva per niente il freddo.

In piedi in mezzo alla folla vicini vicini stavamo io e Tsukki.

"Pensavo non ti piacessero questi spazi affollati e rumorosi".

Affermai alzando un po' il tono di voce per farmi sentire, nonostante fosse lì vicino.

"È vero non mi fanno impazzire, però pensavo sarebbe stata una cosa fica venire insieme ad un concerto almeno una volta"

"Sì sì, ma dimmi che genere di musica è? Non me lo hai mai detto che cosa ascolti"

"Le canzoni belle, ma questo è un genere che piacerà anche a te"

Che risposta è?!

Me lo sarei dovuto aspettare da lui.

Bah poi tutta la musica è bella, io basito.

Però questo significa che ha pensato a me.

"Ehm ok"

Aspettammo ancora un'oretta, io un po' curioso e impaziente, e poi sentii i primi rumori di inizio concerto.

Non vedevo molto perché eravamo in fondo, ma le luci accecanti e i primi brusii mi confermarono che erano tutti pronti a cominciare.

La musica iniziò e molti sapevano le canzoni a memoria, probabilmente anche Kei ma lui non è uno che canta così a caso.

Il ritmo orecchiabile, la voce melodiosa ma energica, la cosa che mi colpì furono i  bei testi.

Davvero profondi su tutti i tipi di 'problematica', molti si misero a piangere commossi.

Il concerto andò avanti per diverse ore, io che canticchiavo i motivetti cercando di andare a tempo.

Era tutto fantastico: l'atmosfera, le luci e Tsukki accanto a me che sorrideva spensierato.

È stata un mese impegnativo, bello ma pesante, con tutti i cambiamenti nella nostra relazione e la scoperta che mi piace il cazzo ma non le tipe.

Ci voleva una pausa da tutto e adesso anche se non so le canzoni, di chi sia la voce, o a che ora finisce il concerto sono felice.

Fu proprio qualche momento dopo che alle mio orecchie oltre che al brano arrivò un altro suono.

"Ti amo"

Il cuore mi batteva a mille, il respiro mozzato e quei suoni che prima erano così insormontabili ora li percepivo appena.

Girai il capo guardando l'interlocutore di quella bellissima frase.

Era lì in piedi a guardarmi con quegli occhioni dolci che dedica solo a me e un sorriso magnetico sulle labbra rosee.

Mi partii una sonora risata, di quelle liberatorie e non forzate.

Credo di non essere mai stato così felice.

Scusate per la lunga assenza ma avevo scritto tutto ma per sbaglio si è cancellato, quindi ho dovuto riscriverlo.
Nulla capitolo di stacco che secondo me ci voleva, spero vi sia piaciuto baciotti!

Tsukiyama~sono felice che tu sia con me~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora