Perché?

138 7 2
                                    

Perché non so continuare in modo efficiente le storie?
Vabè vi do una poesia.

Per me si va ne la città dolente, 
per me si va ne l’etterno dolore, 
per me si va tra la perduta gente.

Sono stata creata dai muratori sottopagati che per protesta hanno aumentato i tempi di costruzione.

Davanti a me solo ore di tortura continua e sofferenza. Perché io sono la porta grossa dell'atrio dove la gente si accalca.

Queste parole scritte in caratteri word Arial mi apparivano.

E chiesi a Suffi «Che sta a dì sta porta?»

E lui a me come essere creato dalla mia immaginazione «Dice ciò che rimane oscuro a piccoli esseri incapaci come te.

Ossia che se vuoi sopravvivere qui devi mettere il culo seduto e studiare.

Ma per il momento non ti devi preuccupare» Fece lui sorridendo.

«Le persone qua che vedremo non sanno nemmeno cosa significhi»

Suffi mi prese la manina e mi tirò di forza dentro.

Qui sospiri, pianti e trappari con la musica troppo alta.

Tanto forte il rumore era che mi volevo solo coprire le orecchie e rintanarmi nell'angolino.

Suffi si voltò e mi disse «Ao minchione! Cazzo fai li per terra?»

«Agognata» chiesi «Chi produce questo rumore e questo odore insopportabile?»

«È puzza di fumo» rispose «Vedi laggiù?» E indicò appena davanti alla porta

«Là ci sono i drogati.»

«Sono quelli che hanno ceduto al dolce abbraccio della chimica.

Quelli che tu non devi immitare.

Fumano o si fanno e dopo a scuola non capiscono un cazzo.» Gli diede sdegnosamente le spalle.

«Loro non meritano nemmeno la mia presenza. Lezioni di prevenzione buttate nel cesso»

E intanto guardando meglio vidi una roba immonda.

Il cranio di queste persone si crepava e usciva fumo, dalla quale delle cose gelatinose velocemente scappavano.

Queste persone cercavano di riprenderle di fretta ma continuavano a crearsi e perderle.

Quando riuscivano a prenderle subito marcivano.

Facevano schifo.

Chiesi alla mia guida «Cosa stanno perdendo questi sciagurati?»

E lei a me «I neuroni, ma tu non curare di loro, passa avanti e non drogarti mai.»

«Arda che non ti prendo e trascino sulla nave» fece Sufficienza vedendo che non mi muovevo.

«Quale na...» ed in quel momento la vidi.

Su un fiume di inchiostro arrivava una nave che quelli del 3333 si possono solo sognare.

Su questa un uomo, capelli Ricci e sparati, completamente vestito di nero, stava guidando in evidente difficoltà.

Questi urlava «Studiate deficienti che finchè continuano ad arrivare bocciati io devo guidare questa nave infernale!»

Costui si girò verso di me e stupito rimase «Oh minchione guarda che se studi recuperi sai? Magari con qualche debito ma non serve fasciarsi la testa prima di essersela rotta»

Allorché Suffi prese la parole «Caro Costui, facci salire e non rompere il cazzo»

Il guidatore rimase sbalordito dalla presenza di Sufficienza le labbra nere spalancate

«Taci e guida pecora nera»

Le dita con unghie nere strinsero più forte il volante e ricominciando ad urlare alle anime dannate «Andate tutte a fanculo!»

Tutte le anime faceva il terzo dito a Costui, linguacce e gli lanciavano palline di carta. Uno prese la forbice e si tagliò i peli della gamba per poi lanciarglieli addosso come coriandoli. Uno fece un aeroplanino di carta, se lo mise nelle mutande e poi lo tirò fuori e lo lanciò in faccia al guidatore.

Tutti i bocciati lo insultarono di essere un incapace per non sapere guidare la barca.

«Minchione, se aspetti ancora a salire forse Costui mi ucciderà e poi tu ti ritroverai qui non per passaggio.»

Finito di parlare l'inchiostro del fiume iniziò a schizzare, a colpire tutti e a bruciare, mi guardai le mani sporche e le volli andare a lavare, poi tutto tremò e Suffi mi colpì con una padella in testa, perché non stavo svenendo di mia spontanea volontà

Condivido questa perla di disagio incomprensibile

Camelot OggiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora