Sua madre glielo aveva sempre detto "Ama chi vuoi nella vita, può essere un vecchio o un giovane, intelligente o scemo, povero o ricco, ma MAI un poeta." Solo il cielo sapeva quanto avesse ragione quella povera donna!
È così che Gemna Donati si ritrova anni dopo, sposata a un poeta fattone.
Non se ne era resa conto subito.
Quando le avevano organizzato il matrimonio le avevano detto che Dante era uno studioso, una persona di cultura ma non le avevano detto che era un poeta, le avevano palesemente omesso questa informazione fondamentale. Probabilmente avevano pensato che fosse compreso nel pacchetto, come esisteva "grembiule, cuoco, padella" c'era anche "studioso, cultura, poeta".
Un giorno stava gironzolando nella sua nuova casa, in cui si era trasferita una volta sposata, al fine di prendere confidenza con la proprietà ed essere una buona moglie. Quando, entrata nell'ufficio di suo marito le vide: dei foglietti con delle poesie.
Non ci poteva credere, Dante non poteva essere un poeta vero? Non avrebbe avuto senso.
"I poeti portano solo danni" Le aveva saggiamente detto sua madre. "Non sono come i pittori che se hanno il talento possono sfondare e non portano male a nessuno, no, i poeti sono complicati. Hanno le muse loro, che il 100% delle volte non sono le loro mogli.
Tu non vuoi compere con una donna immaginaria per l'affetto di tuo marito vero?" Era vero, lei non era perfetta, non era esigente, ma pretendeva che ciò dato come suo rimanesse suo.
Rendiamoci conto, lei non aveva niente contro i letterati, erano solo i poeti il problema, neanche coloro che scrivevano libri le davano fastidio, erano proprio i poeti. Quante delle sue amiche si erano rovinate la vita sposando un poeta? Troppe per contarle.
Ha passato troppi anni a odiare coloro che scrivevano poesie per fermarsi adesso.
Fosse stato per lei non avrebbe mai sposato un poeta. MAI.
Ma a quanto pare, pensò Gemma accasciandosi a terra, ci era finita dentro.
Quando lo raccontò a sua madre in lacrime lei la abbracciò, le disse che non aveva idea di tutto ciò, ma che lei prima di tutto era una signora e le signore devono mantenere la classe anche nei momenti complicati.
Forse lei aveva frainteso la situazione, magari le poesie non erano sue, magari erano di un amico.
Lei per un momento ci credette, si aggrappò alla forte speranze che suo marito non fosse un poeta.
Tutto ciò si infranse pochi giorni dopo, la meravigliosa facciata che aveva messo su crollò come ghiaccio sotto il peso di un bue.
Era ora di cena e Gemma cercando di acquisire una sorta di quotidianità aveva preparato il pasto serale.
Chiamò suo marito che era nello studio, stava freneticamente scrivendo.
"Cosa stai scrivendo caro?" Chiese la donna con una forte paura
"Una poesia cara, vedrai questa sarà veramente la più bella che il mondo vedrà"
Gemma si sentì crollare il mondo addosso.
Sarebbe stata questa la sua vita?
Cucinare mentre suo marito cercava di sfondare.
E anche se l'avesse fatto, che ne sarebbe stato di lei?
Chi avrebbe ricordato la donna che ha dovuto superare tutto: Gemma Donati?
Non l'avrebbe permesso, era pur sempre una donna di classe.
È per questo che, chiunque tu sia, stai leggendo la mia storia.
Sono Gemma Donati e voglio raccontarti la mia vita accanto a Dante.Un'altra cosa che non ho mai finito
