Capitolo sei - Il signore degli incubi

128 14 31
                                    

HARU POV

Mi appoggiai alla porta chiusa e nascosi la testa fra le gambe. In quel momento volevo solo sparire, volevo soffocare il pianto ma non ci riuscivo. Mi spogliai, lanciai i vestiti sporchi di vomito nell'angolo più lontano del bagno e incominciai a prepare la vasca.
Appena fu piena mi buttai dentro e chiusi gli occhi.

Amo Kanbe con tutto me stesso, ma non so se riuscirò a parlargli di nuovo. Gli sputerei in faccia i miei sentimenti e questo andrebbe solo a peggiorare le cose. Finito questo caso me ne torno in Giappone. Questo sarà l'ultimo lavoro che svolgerà con me poi sparirò. SARÀ
MEGLIO PER TUTTI E DUE.

Immersi la testa sotto l'acqua per un po'. Mi rilassai anche più del dovuto, per una decina di minuti sonnecchiai poi del sapone mi entrò nella bocca e mi svegliai tossendo.
Uscii dalla vasca e incominciai ad asciugarmi, mi lavai i denti uscii dal bagno con un asciugamano avvolto addosso a mo di vestito e andai nella camera rimasta libera.
Presi il primo pigiama che trovai e me lo infilai, poi presi uno dei libri che mi ero portato dietro e mi scaldati fra le braccia della coperta. Il libro che avevo preso era intitolato " Il signore delle mosche" ed ero già a metà della storia quando Simon ha una conversazione con la bestia. Continuai a leggere per un po' fino a quando non mi addormentai con il libro in faccia cullato dalle mie preoccupazioni.

KANBE POV

Haru non è ancora uscito dal bagno, starà bene?
Sono stato un pezzo di merda con lui. L'ho trattato come una puttana e sicuramente l'ho ferito.
SONO UNO STRONZO!

Mi pulsavano le mani, la testa mi girava e non riuscivo a fermarla, il pensiero di poter perdere Haru mi logorava, non volevo che stesse vicino a qualcuno che non fossi io e questo mi ha fatto perdere la mano.
Volevo scusarmi, volevo renderlo felice, volevo renderlo mio ma non sapevo come fare, non volevo peggiorare le cose. Non volevo stare solo.

Mi alzai dal divano e andai verso il bagno.
Bussai ma non mi rispose nessuno.
- Haru, tutto bene?-
Di nuovo nessuna risposta.
- So che non mi vuoi parlare, ma va tutto bene là dentro ?-
Non rispose di nuovo quindi aprii  la porta preoccupato di quello che poteva aver fatto.
Entrai ma fortunatamente non c'era nessuno, solo una montagnetta di vestiti sporchi.

Chiusi la porta emando un sospiro di sollievo e andai verso la camera principale.
Aprii la porta e lo vidi lì a dormire nel lato destro del letto.
Mi tolsi le ciabatte e mi sdraiai accanto a lui. Quella faccia addormentata era bellissima, quei suoi occhi marroni rendevano il suo viso caldo e solare. Sul naso aveva posato un libro. Lo presi e lo posai sul mio comodino. Continuai a fissarlo fin quando non mi addormentai anche io.

EIJI POV

Guardavo il cielo mano nella mano con Ash. Stavamo davanti la casa dove era cresciuto. L'alba si faceva largo fra i nostri occhi.
Mi girai per poter fissare quei meravigliosi occhi verdi illuminati  da quella flebile luce ma li vidi spenti mentre annegavano nel sangue.
Mi misi sopra di lui e incominciai a scuoterlo ma nulla. Alzai le mani per  asciugarmi le lacrime e vidi nella mano destra un coltello imbevuto di sangue. Feci un salto all'indietro e finii a gambe all'aria. Guardavo la mia mano con intensità aspettando che sparisse da sola ma non successe nulla.
Ash mosse le labbra e disse con voce flebile:- Eiji,il tuo amore mi ha ucciso-.
Mi mancò l'aria e poi incominciai a vedere tutto nero.

Mi risvegliai ansimando nel letto della camera degli ospiti. Mi alzai e vidi che erano già le 11 del giorno seguente. Avevo bevuto troppo. Mi girava la testa ma volevo fuggire da quelle parole che mi aveva detto Ash. Quindi andai verso il salone con la speranza che ci fosse qualcuno con cui parlare per scordarmi quello che avevo sognato.

Trovai Kanbe di spalle che beveva del caffè.
- Buongiorno Kanbe-. Dissi con tono pacato avendo paura che stesse ancora sotto l'effetto della sfuriata di ieri.
- Giorno Eiji, dormito bene ?-
- Diciamo-
-Se vuoi c'è del caffè di là- disse indicando la cucina.
- Poi ti ho messo alcuni vestiti di Haru in bagno così puoi cambiarti prima di andare a ritirare le tue valigie al deposito bagagli-
Era diverso dal Kanbe che avevo conosciuto ieri sera, era più calmo e più gentile.
- Grazie mille -

Andai verso il bagno e mi feci una doccia veloce, mi vestii e andai in cucina a prendere il caffè.
Tornai in salone dove ormai Kanbe si era seduto. Mi sedetti accanto a lui e incominciai a sorseggiare il mio caffè.

Volevo iniziare una conversazione ma non sapevo come fare. Alla fine ci pensò lui ad avverare il mio desiderio.
- Avete scoperto qualcosa ieri ?-
- Niente che non sapevamo già, poi non ricordo molto bene perché ci sono andato pesante con il vino. -
- Anche Haru ha bevuto ?-
- No, lui no!-
- Allora forse avrà scoperto qualcosa. -
La conversazione si era chiusa lì.
Ora lo vedevo meglio, soffriva e non riusciva ad esprimerlo.

HARU POV

Stavo in mezzo alla foresta nascosto da liane e in lontananza c'era un figura che mi fissava torvo e sorrideva della mia espressione impaurita.

- Hai paura che Kanbe non ti ami eh? -
non le risposi la fissavo e basta.
- E hai ragione, come può amare uno stupido come te! Lo ha detto pure lui, sei uno stupido e un fifone, non riesci neanche più a fare il tuo lavoro e a tenere una pistola in mano. -
- Sei semplicemente il suo cagnolino tutto fare e non ti amerà mai. Fai come hai deciso risolvi il caso da solo fagli vedere quanto vali e poi vai in Giappone, però se farai così rimarrai solo per sempre, ma per uno come te è la soluzione migliore.-
Continuavo a fissarla ma non capivo chi fosse e perché diceva quelle cosa e si prendeva gioco di me.
- nessuno ti amerà mai, Lui non ti amerà mai, KANBE NON TI AMERÀ MAI!-
Quelle parole mi tagliarono in due. Mi alzai e cominciai a correre come un forsennato. Correvo correvo ma non arrivavo da nessuna parte era come se fossi immobile.
Alla fine andai a sbattere contro un albero e poi non vidi più nulla.

Mi alzai di colpo e sbattei la testa contro la testata del letto. Mi alzai con un mal di testa lancinante.
Notai che il mio libro stava sul comodino di Kanbe e non più sul mio letto. Mi infilai le ciabatte e andai verso la cucina.

Kanbe non mi amerà mai

Quella frase mi rigirava nella testa non mi lasciava vedere la realtà.

Passai per il salone e vidi Eiji e Kanbe parlare. Gli ignorai e a passo felpato presi il mio caffè e me ne tornai in camera. Ma sfortunatamente loro mi notarono.
- Ei Haru buongiorno!-
Ignorai il buongiorno di Kanbe e salutai soltanto Eiji per poi dirigermi in camera a cercare di trovare una pista sul caso.









**  Oi oi oi, come state ?
Alla fine sono riuscita a fare uscire questo capitolo. Spero che vi piaccia e come al solito mi scuso se ci dovessero essere degli errori. Se vi va fatemi sapere la vostra opinione. Cercherò di pubblicare più frequentemente e forse inizierò  a scrivere anche altre storie( ma non prometto nulla) Grazie di aver letto questo capitolo.
Buona domenica a tutti <3
NADA =_= **





love haven't a price ||  Kanbe × HaruDove le storie prendono vita. Scoprilo ora