La patente di Eleanor e le vacanze estive

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Ormai sono passate due settimane da quando Noah se ne è andato e oggi Luk torna a Buenos Aires.
<Ciao, Mad. Ci vediamo nelle vacanze estive>
<Ciao Luk>
Oggi non si va a scuola perché i prof devono fare un colloquio e  questa giornata è importante per El:prende la patente.
Io, Carlos e James la aspettiamo tutto il giorno e appena arriva siamo felicissimi.
<Ragazzi, ho passato il test! Ho preso la patente> dice facendoci vedere la tessera
<Sono contenta El. Allora facciamo un giro?>
<Certo, andiamo>
Giriamo a lungo, per fare shopping, per andare sulla spiaggia e alla fine facciamo un giro intorno alla nostra scuola.
Ad un certo punto El non riesce a frenare. Andiamo velocissimi e siamo tutti terrorizzati.
<Eleonor!!> grida Carlos
<El, fermati. Guarda lì, la macchina della prof di inglese! Gira subito!>
Alla fine la macchina di El tampona la macchina della prof.
Cerchiamo di nasconderci ma le nostre urla attirano l'attenzione dei prof e scendono tutti giù al parcheggio.
<La mia macchina!!> grida la prof tirandosi i capelli
<Venite, siete tutti in punizione> dice un'altra insegnante, spuntando da dietro un albero
Ci guardiamo l'un l'altro e mentre entriamo a scuola per la punizione vediamo la nuova macchina di El portata via dal carro attrezzi.
<Scusi, quando la potrò riprendere?>chiede El al signore del carro attrezzi.
<Domani la riporterò a casa tua, mi puoi dare l'indirizzo>
<Grazie mille, ecco> dice El porgendogli un foglio con su scritto l'indirizzo.

<Ragazzi dovete pulire tutta la scuola e anche dormire qui così siete pronti per domani, il terzultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie > dice soddisfatta la preside
<Va bene> diciamo in coro, sbuffando
Io e James puliamo il primo piano,  invece Carlos ed El puliscono il piano terra.
In un paio di ore finiamo di pulire e ci sistemiamo in palestra per dormire.
La notte parliamo dei programmi per le vacanze natalizie.Insieme ci organizziamo per andare in montagna tutti insieme: io, El, James, Carlos e Luk.
Decidiamo di chiamare Noah.
<Ciao, guarda siamo tutti in punizione> dico ridacchiando
<Non ci credo> dice ridendo a sua volta
<Noah ti volevo dire che tra due giorni iniziano le vacanze natalizie e... le vuoi passare con noi?>
<Mad, mi piacerebbe tanto ma non posso. Mia madre vuole passarle con me e non posso muovermi da qui, mi dispiace tantissimo>
<Va bene> rispondo dispiaciuta
Poi a chiamarmi è Luk.
<Mad, allora tra due giorni partiamo tutti insieme eh?>
<Si, sono contentissima Luk. Buonanotte >
<Notte> risponde lui

È mattina e io ed El decidiamo di saltare la scuola per passare un pò di tempo insieme
<El, però mi sento in colpa...>
<Dai Mad, domani mattina staremo qui per l'ultimo giorno di scuola>
Eleonor mi convince e andiamo sulla spiaggia con la sua macchina (come nuova).
Rimaniamo tutto il giorno nell'acqua a ridere e a scherzare: saliamo come delle matte in piedi sulla macchina, facciamo il bagno vestite e dormiamo in spiaggia, dentro la sua macchina.
La mattina dopo facciamo una corsa per arrivare in tempo a scuola e ci riusciamo.

È l'ultimo giorno di scuola e non vedo l'ora di partire per le vacanze e rivedere Luk.
Oggi le lezioni sono molto più leggere del solito e per questo sembrano volare.
Il pomeriggio rimaniamo a scuola  per salutare tutti i nostri amici e la sera dormiamo a casa di El.

Ormai è mattina e arriva Luk, così siamo tutti pronti per partire.
Prepariamo le valigie e ci dirigiamo all'albergo di fronte alle montagne.

DUE SETTIMANE DOPO
Le vacanze sono passate velocissime e ci siamo divertiti tantissimo. Oggi saluterò Luk e ci rivedremo tra un bel pò di mesi.
<Ciao Luk>
<Ciao, ho passato delle vacanze bellissime>
<Anche io>
Dopo saluto James, El e Carlos
<Ciao, ci vediamo domani al ballo di fine anno>
<Il ballo di fine anno?> dicono in coro
<Sì, lo so che è il tre gennaio e quindi è tardi ma le prof e la preside hanno deciso di farlo comunque>
<È vero, è un pò tardi ma sono rimasta sorpresa perché me ne ero totalmente scordata>
<La solita> rispondo ad El <Poi ti chiamo va bene?>
<Ok>
Ci salutiamo e andiamo a dormire.
Appena salgo in soffitta e mi metto sdraiata (finalmente) su quel vecchio divano, chiamo El.
<Ehi El>
<Ehi, dimmi>
<Non ho un'accompagnatore per domani invece tu andrai con Carlos?>dico pensando a Noah
<Lo so El e mi dispiace. Si, io andrò con Carlos>
Subito dopo esserci salutati, come se fatto apposta, mi arriva una chiamata di James.
<Ciao Mad, siccome nessuno dei due ha un'accompagnatore per il ballo di domani, ti volevo chiedere se volevi venire con me,come amici ovviamente>dice James
<Va bene. Ma, come hai detto tu, come amici >
<Si, certo. Allora a domani>
Quando attacco mi metto a dormire. Mi dispiace non andare al ballo con Noah, era il momento dell'anno che aspettavamo da sempre.
Mi manca ma non posso fare nulla.
Tormentata da questo pensiero cado addormentata.

Tormentata da questo pensiero cado addormentata

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