È ora di tornare a Los Angeles

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È mattina, io, Luk,Noah,James ed Eleonor facciamo colazione.
<Ciao Mich, ciao mamma> dico abbracciandole
<Mad> mi chiama Luk con una faccia triste
<Luk, mi mancherai. Ci sentiamo stasera?>
<Va bene, ciao Mad>

<Ehi, Mad stai bene?> mi dice Noah
<Sì, è solo che mi dispiace lasciare di nuovo Luk e la mia famiglia>
<Ma ci sono io> dice dandomi un bacio e iniziando a farmi il solletico sulla pancia.
<Basta Noahh> dico ridendo a squarciagola
Dopo essere saliti di nuovo sull'areo, partiamo.
Dopo varie ore arriviamo.
<El, non voglio ritornare da mio padre e soprattutto da Rose...>
<Lo so però prima o poi riuscirai a parlargli e a dirgli come ti senti>
<Grazie El, ciao James!Noah ci vediamo a scuola domani,ciao!>

Quando torno a casa vedo mio padre sul divano, abbracciato a Rose e ai suoi tre figli: ormai ci sto facendo l'abitudine ma fa comunque male.
<Ciao Madison come stai?>
<Bene, perché non mi hai mai chiamata? Non andiamo molto d'accordo ma non hai pensato minimamente a me?>
<Scusa Madison, sono stato impegnato con il lavoro>
<Con il lavoro? Si, certo.>
<Mad, davvero ho avuto da fare. Cos'hai?>
<Infatti che hai?> risponde in coro Rose
<Rose, te non ti mettere in mezzo>
<Maad!!> urla mio padre
<Scusa ma non riesco più a stare qui papà, non mi riesco a sentire a casa> dico tutto d'un fiato, sentendomi già meglio
<Mad, ti capisco ma tu devi stare qui con me>
<Papà ma perché? Va bene se resto qui in città ma in un'altra casa?>
<Mad, non dire sciocchezze!>
<Va bene!> dico andandomene
Sono furiosa e vado in camera, pronta a chiamare Lucas ma appena apro la porta resto sbalordita.
<La mia camera... che è successo??> dico sottovoce
La mia camera è cambiata totalmente, il mio letto, i mobili, i quadri, la mia scrivania... spariti.
Ad attirare la mia attenzione è un grande scatolone fuori dalla porta. Lo apro e... ecco! Tutte le mie cose sono ammucchiate lì dentro.
Solo dopo alcuni minuti capisco che quella è la nuova camera di una delle "figlie di mio padre ".

<Papà... la mia camera?>
<Abbiamo fatto una nuova camera per mia figlia>
<Ok... non mi va di litigare, dormirò in soffitta, buonanotte!> rispondo contenendo il mio nervosismo.
Passano ore e non riesco a dormire. In soffitta c'è una grossa finestra, se la apro è collegata a casa di Eleonor.
"Ed io non me ne ero mai accorta" dico tra me e me
Chiamo subito Eleonor su Skype
<El, guarda! La mia soffitta è collegata a casa tua! Vieni proviamo!>
E allora decidiamo che ogni volta che abbiamo bisogno dell'altra possiamo scavalcare la finestra.
<Mad, allora ci sentiamo domani, credo di aver avuto un'idea!>
<Va bene, ciao>

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