In viaggio

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La mamma di Lucas, anche se occupata, arriva in fretta all'aereoporto per portarmi a casa sua perché ormai mi conosce come se fossi sua figlia e ha capito che sto male.
Salgo in macchina e arrivate a casa, conoscendo la casa di Luk come le mie tasche, mi dirigo decisa verso la camera degli ospiti.
<Luk, Mad, venite è pronto il pranzo>
<Vengo>rispondiamo in coro io e Lucas.
Sulle scale ci scontriamo, imbarazzati, ci giriamo e facciamo finta di niente.
Durante il pranzo non vola una mosca.
Donna, la mamma di Lucas, capisce e spezza il silenzio.

<Allora Mad che è successo?> dice Donna mentre prende un altro boccone di carne.

<L'aereo è stato rimandato e ho saputo che mio padre tradisce mia madre ed è questo il motivo per cui vuole andare a Los Angeles>dico

<Non ci posso credere, Mad mi dispiace>

Ad un certo punto Lucas alza gli occhi.
Prima di parlare mi guarda per un po'.

<Mad scusa per ieri ti perdono> dice lui

<Luk, va bene ma...è cambiato qualcosa tra noi>

<Certo, lo so che è cambiato qualcosa è che .... dai vieni in camera> dice Luk spostando lo sguardo verso la sua camera

<Va bene> rispondo io

< Mad è cambiato qualcosa... lo so.... è che ho capito che ti amo> dice con voce tremante

<Cosa?> rispondo imbarazzata

<Mad stavo scherzando>

<Luk so che non stavi scherzando, se vuoi possiamo provare a stare insieme ma non ti prometto nulla perché saremo distanti.... 9'845 km> dico guardando su Google maps.

Luk mi abbraccia dolcemente e poi mi dà un piccolo bacio sulla bocca.

<Allora buonanotte Mad> dice sottovoce

Vado in camera non credendo a quello che è appena successo.

La mattina mi sveglio, ritrovo Lucas davanti alla porta.

<Buongiorno> mi dice

Mi preparo in fretta e Donna mi accompagna all'aereoporto.

Arrivata davanti all'aereo mi blocco per un secondo. Lucas mi tira per le braccia.

<Vai Mad, ce la farai, buona fortuna> mi dice baciandomi sulla guancia

<Non abbandonarmi Luk, qualsiasi cosa succederà>

<Mai> mi dice accennando un sorriso

<Una cosa, sai che amo la fotografia...mi iscriverò ad un corso>dico io

<Mad non ci posso credere, sono felice per te> mi dice alzandomi in aria.

Salgo sull'aereo, ho in mano il biglietto e non riesco a trovare il posto.

Dietro di me arriva un ragazzo che dalla mia faccia riesce a capire che sono in difficoltà e mi aiuta.

<Piacere sono Noah, questo è il tuo posto, vicino al mio. Ti vedevo un po' confusa> dice sorridendo

<Piacere, Madison ma puoi chiamarmi Mad>

<Ti devo stare simpatico per forza perché staremo tredici ore vicini> mi sussurra nell'orecchio con aria spiritosa.

Io sorrido intimidita.

<Ciao come mai vai a Los Angeles?>mi dice lui

<Mio padre vuole iniziare una nuova vita con una nuova famiglia e mi ha voluto portare con se, tu invece?> dico

<Io vivo a Los Angeles, sono venuto qui a Buenos Aires per incontrare un mio amico>

<In che scuola andrai?>

<Alla Star High tu?>

<Anche io, allora magari ci vedremo di nuovo> dice lui facendomi l'occhiolino

<Dai smettila> dico ridendo <invece conosci la scuola di fotografia vicino al nostro liceo?>

<Si, la conosco, amo fare foto>

<Che bello! Anche io>

<Ti vedo stanca se vuoi ti puoi poggiare su di me> dice indicandomi le sue gambe

Mi giro, poggio la testa sulle gambe di Noah e mi addormento.

Mi giro, poggio la testa sulle gambe di Noah e mi addormento

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