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Ero alla quarta ora di lezione, avevo francese, ma avevo assolutamente bisogno di andare in bagno, cercai di trattenermi ma alla fine chiesi di poter andarci.

Corsi fino al bagno, una volta finito uscii per rientrare in classe, quando Puck mi si bloccò davanti e mi disse "Hey, bella bionda! Allora sto pomeriggio a che ora in biblioteca?", lo guardai e di fretta gli dissi "Alle quattro, non ho più lezione, ti aspetto dove eravamo seduti ieri".

Eravamo in cortile, salutai Rachel, guardai l'ora e mi avviai in biblioteca, erano le quattro e cinque, e quel coglione non era ancora arrivato, lo conoscevo appena e lo odiavo già, sapevo che mi avrebbe dato buca, cosi visto che la prof di storia ci aveva dato una ricerca da fare mi misi le cuffiette e comincia la mia ricerca, stavo consultando internet per sapere che argomento scegliere, ed eccolo il fascismo, adoravo la storia europea e comincia a scrivere.

Era passata un'oretta, quando sentii qualcuno mettermi la mano sulla spalla, di scatto tolsi le cuffiette, mi girai e vidi Puck, lo guardai e gli dissi "Alla buon'ora", mi rispose "Sai ero impegnato", feci spallucce come per dirgli non mi interessa, non è un mio problema, poi aggiunse "Allora cominciamo", in tutta risposta mi misi a ridere, poi lo guardai, mi alzai e me ne andai senza dire nulla.

Cosa credeva che poteva fare quel cazzo che gli pareva, solo perché era un figo della madonna, si lo ammetto me lo sarei fatto però avevo ancora una dignità, arrivai al mio armadietto, posai i libri e presi quello di storia per poter vedere se c'era qualcosa sul fascismo, uscii da scuola, presi il casco che avevo nella sua sacca apposita, lo misi e accesi la moto ci stavo salendo sopra quando vidi Puck correre verso di me, spensi la moto poiché volevo godermi quella scena patetica.

"Alexa, aspetta, non andartene", disse raggiungendomi e piegandosi in due per lo sforzo fatto aggiunse "Scusami, sono un coglione, non dovevo arrivare in ritardo, ma avevo gli allenamenti", mi tolsi il casco per potergli rispondere, col casco nessuno capiva più nulla, e dissi "Le tue scuse te le puoi tenere sinceramente, e pure quello che fai, ma quando qualcuno ti da un appuntamento per una cosa importante, non puoi giocarti la carta degli allenamenti, ora devo andare". Mi guardava come un leone guarda la sua preda, mi rispose " ai ragione, scusami tanto, ti va se entrassimo e ricominciassimo da capo", che faccia tosta, più una faccia tosta aveva una faccia da culo, ma volevo essere buona cosi gli risposi "Va bene, ma sappi che è l'ultima volta".

He's My SongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora