He's My Song

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Era l'intervallo e stavo mangiando la mia mela, Rachel mi chiese "Sai che Flin e io ci stiamo frequentando", io sgrana gli occhi e risposi "Racconta tutto", noin fece neanche in tempo a rispondermi che quattro ragazzi della palla a nuoto rovesciarono in testa di Rachel, di Kurt e di Mercedes dei frullati, guardai sconvolta la scena, ed esclamai "Ma che cazzo fate!!", Kurt mi disse "Ale lascia perdere lo fanno sempre, ce l'hanno con noi sfigati del club di canto", nessuno e dico nessuno tocca i miei amici pensai. Lasciai le mie amiche, e mi avviai verso il gruppo, sentivo Kurt che mi gridava " Lascia perdere" e Mercedes che diceva "Ma dove va?", non ascoltai Kurt, raggiunsi il gruppo, ma prima di farlo presi due caffè senza zucchero bollenti. Raggiunsi quei quattro ragazzi odiosi che avevano fatto un gesto molto sbagliato, e da cattive decisioni arrivano brutte punizioni, soprattutto se la punitrice sono io. Ero di fronte ad uno dei ragazzi, era alto, aveva i capelli ricci mori e gli occhi castani, lo guardai talmente intensamente e con fare insistente che mi chiese "E tu chi sei?", lo guardai e gli dissi "Siete talmente dei cazzo di gelosi che non potete partecipare al club di canto che dovete importunare quelli che vi partecipano?", il ragazzo affianco a lui rispose "Non siamo gelosi ci fanno solo tanta, ma tanta pena", ero arrabbiata, da non gestire le mie emozioni cosi risposi "Nessuno ha chiesto il tuo parere", rivolgendomi al riccio dissi "fatelo ancora e vi faccio passare il peggior anno della vostra vita", feci per andarmene quando sentii il ragazzo esclamare "Io non ho paura di una cazzo di ragazza", mi volta, mi avvicinai e gli versai i due bicchieri di caffè in faccia dicendoli "Oltre ad essere bullo sei pure maschilista pezzo di merda", dopo quel gesto me ne andai in classe e gettai i bicchieri vuoti nella spazzatura.

Ero alla quarta ora e non vedevo l'ora di pranzare, lo stomaco mi brontolava, la bidella entrò in classe e chiese "la signorina Alessia Del Moro è attesa in presidenza", Tina mi guardò e mimò con le labbra "Che succede" e risposi a bassa voce "Non ne ho idea", anche se una piccola idea ce l'avevo. Arrivai in presidenza e vidi i miei genitori seduti davanti al preside seduti accanto ai genitori del ricciolo, il preside mi fece cenno di avvicinarmi e mi fece sedere su una sedia accanto a mio padre. Mio padre mi guardò severamente, e il preside disse "Il signorino Steven è venuto da me, alla terza ora lamentandosi che durante l'intervallo, la signorina qui presente gli aveva lanciato del caffè bollente, anzi due caffè bollenti in faccia, accusandolo di femminismo"n mio padre mi guardò e disse "Questa non me l'aspettavo da te", cercai di parlare per spiegarmi, però mio padre mi zittì cosi mia madre vedendomi in difficoltà, disse "Caro vedi che tua figlia magari ha una spiegazione, cosi oltre a darla a te la darà anche al preside", ringraziai mi madre, cosi cominciai a spiegare "Il signorino qui presente oltre a bullizzare i miei compagni perché, cito testualmente le sue parole sono degli sfigati che partecipano al corso di canto, cioè rovesciando addosso delle granite alla fragola, è anche omofobo, insultare il mio compagno che è gay", il preside sentendo la mia versione gli chiese "Vero?!" poi senza neanche aspettarsi una sua risposta disse "come pensavo", poi rivolgendosi a tutti e due disse "Sta sera restate a scuola, cosi per punizione pulite lo spogliatoio maschile dopo gli allenamenti" Uscii dal suo ufficio e mio padre si scusò ed io andai in classe. Finito il corso di storia, raccontai quello che era successo alle ragazze, che a quanto pare sapevano già tutto, in questa scuola le cose girano in fretta, e dissi che dovevo andare a pulire lo spogliatoio maschile, prima di avviarmi Rachel mi chiese "Fra due settimane do una festa", risposi sorridendo "Vengo e porto anche gli alcolici".

Io e quel maschilista e omofobo del riccio pulimmo lo spogliatoio maschile, non dissi nulla, non avevo voglia di parlare con un ignorante, feci il mio lavoro e me ne andai a casa.