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Mi risvegliai assonata nel cuore della notte a causa di uno strano rumore assordante, dopo essermi svegliata del tutto, corsi giù dalle scale per vedere da dove arrivasse, visto che non proveniva ne dalla cucina, ne dal salone, mi avviai in garage, dove vedendo la mia moto mi venne un colpo, non un colpo di paura ma un colpo di gioia, adoravo la mia moto e non vedevo l'ora di andare a scuola su quelle due ruote, ero talmente eccitata dal non accorgermi di chi me l'avesse portata.

Alzai gli occhi e vidi Jay, mi guardò e disse "Potresti anche ringraziarmi", poi aggiunse "Non hai scuola domani?, cosa ci fai alzata a quest'ora", gli sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia, poi risposi "Mi hai svegliata, ora ritorno a dormire, la prossima volta fai piano", lo salutai e ritornai in camera.

Jay ed io eravamo sempre stati amici fin da piccoli, lui era il nipote di Mathias, aveva perso i genitori quando era piccolo e da quel giorno aveva sempre vissuto con me ed i miei genitori, e da adolescenti siamo diventati migliori amici poi scopamici, ma ognuno aveva la propria vita.

Mi buttai sul letto, e guardai l'ora, erano le cinque di notte, cercai di riaddormentarmi, ma dall'eccitazione non riuscii ad addormentarmi, cosi decisi di farmi una doccia e scesi in cucina per fare colazione.

Stavo bevendo il latte quando due braccia mi circondarono da dietro la vita, mi girai ed era Jay, posai la tazza e mi baciò, e come ogni volta finimmo in camera mia a scopare come due conigli, alla fine della scopata Jay si addormentò, presi il telefono ed erano le sette, avevo una decina di messaggi dai ragazzi che avevo conosciuto ieri, che mi davano appuntamento per le otto meno un quarto davanti al mio armadietto.

Feci una doccia veloce, mi misi dei leggins neri, un top nero e una camicia a scacchi, presi lo zaino con tutto l'occorrente per la giornata, il casco e i guanti da moto, guardai l'ora e per la prima volta non ero ne in ritardo, ne in anticipo, cosi presi la moto e andai a scuola.

Mentre guidavo, per la prima volta dopo giorni sentii l'adrenalina salirmi in tutto il corpo, guidai fino a scuola, dove una volta arrivata parcheggiai, sentii lo sguardo di tutti su di me, non capivo se fosse per il rumore del motore oppure perché questi ragazzi non avevano mai visto una molto, me ne fregai, scesi dalla moto, mi tolsi il casco e mentre stavo mettendo il lucchetto alla gomma della moto, sentii qualcuno dirmi "Ciao, tu sei quella nuova?", mi alzai e vidi un ragazzo alto, con la cresta e la divisa della squadra di football, gli risposi "Esatto", mi disse "Piacere Jack Puckerman, ma puoi chiamarmi Puck" porgendomi la mano imbarazzato, scossi la testa ridendo e risposi "Io sono Alexia", mi arrivò un messaggio da Rachel dove diceva "Alexia dove sei ?", cosi aggiunsi "Ora devo andare", per poi avviarmi verso il mio armadietto.

Vidi le ragazze e dissi "Raga scusate per il ritardo", Mercedes mi guardò con aria maliziosa e mi disse "E che ritardo", rivolgendo la sguardo al portone della scuola dove stava entrando Puck, poi Kurt mi guardò con uno sguardo che diceva "su dai racconta", cosi li raccontai tutto quello che era successo per poi avviarci in classe.

Era ora di pranzo e lasciai le ragazze che andavano a mangiare in mensa per andare a mangiare sui gradini dello stadio di football, stavo mangiando il mio panino tranquilla, quando sentii che qualcuno mi stesse chiamando, guardai a destra, poi a sinistra, ma nulla cosi guardai sotto e vidi il ragazzo di sta mattina che mi chiamava, cosi alzai la mano per salutarlo da educata, per poi ritornare al mio panino, in un batter d'occhio me lo ritrovai seduto affianco a me. Lo guardai e senza dir nulla finii il mio panino, lui ad un certo punto mi chiese "Senti ti andrebbe di uscire con me, ad esempio sta sera?", lo guardai e risposi alzandomi "Ti ringrazio per l'invito, ma no grazie", e ritornai dalle mie amiche che mi aspettavano davanti alla classe del prof di matematica.

La giornata scolastica terminò, ed io tornai a casa, mi buttai in piscina e senza cenare tornai in camera mia e mi buttai sul letto addormentandomi.

He's My SongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora