Sectumsempra

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Capitolo 16

<<Sectumsempra!>>
La prima cosa che Draco ricordò, una volta sveglio, fu la faccia di Potter che si rendeva conto di quello che aveva fatto.

Barcollò all'indietro, lasciò cadere la bacchetta e si accasciò a terra, sul pavimento allagato.

Inorridito dal sangue che inzuppava ogni fibra della sua camicia, i suoi occhi pallidi si chiusero.

Sentì la sua pelle aprirsi, l'incantesimo gli aveva letteralmente lacerato le viscere.

Le sue lacrime si mischiarono all'acqua che incessantemente usciva dai rubinetti e urlò di dolore mentre il suo sangue sgorgava come un fiume in piena.

Alla voce di Potter e ai lamenti di Mirtilla Malcontenta si aggiunsero una serie di passi schizzare nella stanza e riuscì a distinguere debolmente la figura del professor Piton accanto a lui.

Ricordò che cantilenava incessantemente una strana nenia indecifrabile e subito dopo sentì le sue ferite chiudersi e bruciare in modi inimmaginabili.

Le ultime cose che sentì poco prima di svenire in un letto furono i passi frettolosi e la voce sbigottita di Madama Chips.

Dopo che Piton lo aveva portato in infermeria, la voce si era sparsa in fretta per i corridoi di Hogwarts e Pansy Parkinson era corsa da lui, per trovarlo sotto le mani di Madama Chips che lo ricopriva di bende da capo a piedi.

Pansy andava spesso a trovarlo e ogni volta usciva con gli occhi gonfi per le lacrime.

Draco era rimasto incosciente per tre o quattro giorni, per poi cominciare a riaffiorare dal dormiveglia piuttosto lentamente, ma perlomeno dava segni di vita.

Quando si svegliò, quella sera, la prima cosa che udì, fu la sua voce familiare.
Aprì gli occhi e vide Pansy che sedeva su uno sgabello di legno accanto al suo letto.

<<Draco!>> disse lei, vedendolo sveglio.

Lui non le rispose, guardandola con occhi stanchi e vuoti.

<<Hai perso la lingua?>> gli chiese con arroganza.

Fece una smorfia di dolore, percependo fastidi e dolori lungo tutto il corpo.
Era bendato al busto e all'addome e le parti del corpo scoperte mostravano segni di ferite rimarginate, cicatrici e zone rosse.

<<Draco, guardati! Devi andare al San Mungo!>> strillò Pansy, emanando un gridolino acuto.
Draco sollevò gli occhi al cielo, guardandola poi con assoluto disprezzo.

<<Sto bene>>
La sua voce era tesa, c'era una rabbia tagliente come un rasoio nelle sue parole.
<<Cos'è successo?>> gli chiese scossa.

I ricordi affollarono la mente del ragazzo.

Katie Bell era appena uscita viva e vegeta dal San Mungo.
Non ci volle molto perché il suo senso di colpa riaffiorasse.

Ricordò perfettamente il momento in cui entrò nella Sala Grande e il modo in cui gli occhi di Potter si spostarono per un momento su di lui, come se sapesse quello che aveva fatto, lo colpirono nervosamente.

Fu così che si ritrovò ancora una volta a singhiozzare nel bagno dei ragazzi, dove Mirtilla Malcontenta sembrava aspettare il suo arrivo.

<<Un piccolo incidente>>

<<Un piccolo incidente?!>> ripeté lei con un tono isterico.

<<Cosa vuoi Pansy?>> ringhiò lui. <<Onestamente non penso sia per darmi baci e abbracci>>

Stelle che aspettano di essere scoperte // DrastoriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora