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[seconda parte]

Wakatoshi non sapeva come decifrare il volto dei suoi genitori.
Erano sconvolti? Schifati? Amareggiati?
Proprio non sapeva dirlo.

I genitori di Tendou si erano già preparati ad una possibile scenata dei due e stavano sull'attenti pronti nel caso volessero aggredire i due giovani.

Il rosso, invece, stringeva la mano a Wakatoshi il più forte che poteva per fargli capire che c'era.

Ma non avvenne nessuna reazione.
La madre del ragazzo scoppiò a piangere ed iniziò a farsi il segno della croce mentre, il padre, era stizzito e si vedeva.

Il grande ragazzo che voleva, il grande uomo, era gay.
Un effemminato del cazzo, così li descriveva lui, per non sfociare nel volgare.

Scosse la testa più e più volte.
Non voleva crederci, non poteva crederci.

Wakatoshi soffriva ad ogni gesto dei genitori.
Come qualsiasi ragazzo di 17 anni, lui, desiderava che i suoi genitori lo accettassero per ciò che era.
Ma lui non era uno dei pochi fortunati che poteva sfoggiare tale fortuna.

Il padre si alzò in piedi e Wakatoshi si irrigidì, aveva paura, molta.
Tendou cercò di restare calmo e gli strinse la mano ancora di più.

I genitori del rosso, invece, scattarono in piedi pronti a proteggere i due.

L'uomo lì frizzò con uno sguardo.

<Non sono qui per litigare,> disse <E ne tanto meno per aggredire mio figlio qui davanti a voi.> concluse.

La moglie si alzò in successione e si avviò davanti al figlio.

<Amore, sei sicuro di stare bene?> disse preoccupata poggiando una mano sulla fronte del ragazzo <Non è che stai delirando? Possiamo parlarne a casa tutti e tre insieme, per favore?> la donna continuò a parlare e alla madre di Tendou gli ci volle tutto l'autocontrollo possibile per non attaccarla verbalmente.

Wakatoshi si girò verso il rosso.
Quest'ultimo era terrorizzato dalla domanda posta dalla donna.
Non voleva che il suo ragazzo se ne andasse con quei due.

Iniziò a pensare agli scenari peggiori, ma Wakatoshi gli sorrise e gli diede un bacio sulla fronte in segno di conforto.

<Starò bene> gli sussurrò, attaccando la sua fronte a quella del ragazzo <Non ti preoccupare> finì.

Tendou volle credergli ed annuì piano piano.
Guardò i suoi genitori che accompagnarono i due alla porta.

Il rosso fermò Wakatoshi.

<Se succede qualcosa, scrivimi, chiamami o scappa, va bene?> disse <Appena finite di parlare devi farti sentire, hai capito?> lo sguardo di Tendou era preoccupato ed anche il tono della sua voce lo era.

<Ho capito> gli rispose il ragazzo <Sta tranquillo> gli baciò le mani e andò verso la porta.

La madre del rosso gli sorrise mentre il padre gli diede una pacca sulla spalla.

<Sii forte> gli disse.

Annuì e seguì i suoi genitori in macchina.

<Ci proverò> sussurrò.

hello!!! yeah yeah, ik ho aggiornato, non mi ricordo quando, ma idc sooooo eccovi qui un altro capitolo.
la dividerò in diverse parti perché non so che cazzo scrivere, sarò onesto.
ma la storia non è finita qui e spero che vi stia piacendo.
you know that i love u and i support you in EVERYTHING!!
if you need someone to talk, i'm here, so mandami un messaggio <3

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