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Il sole era già alto e Wakatoshi era intento ad accarezzare il volto del rosso, steso acconto a lui.

Il viso era contratto in una smorfia segno che, anche nei sogni, non era tranquillo.

Respirava lentamente e, a tratti, singhiozzava.

A Wakatoshi si spezzava il cuore nel vedere lo stato in cui era conciato Tendou.

Sapeva che suo padre era un tipo violento, ma non pensava che sarebbe arrivato a trattare il figlio in quel modo.

Più volte aveva detto alla madre ed al ragazzo di denunciarlo, perché non potevano vivere una vita così.

Più volte aveva tentato di farlo restare a casa sua il più tempo possibile, per evitare che il ragazzo subisse tutte quelle violenze.

Ma tutto questo non aveva fatto altro che aumentare la rabbia, immotivata, del padre.

Si sentiva in colpa perché, forse, se non avesse mai conosciuto il rosso tutto questo non sarebbe accaduto.

Si sentiva in colpa perché non poteva fare niente per lui.

Wakatoshi scosse la testa e riportò gli occhi su Tendou che ormai si era svegliato e lo stava guardando.

Gli sorrise dolcemente continuando ad accarezzargli il volto e, quest'ultimo, si avvicinò ancora di più al ragazzo desideroso di quel calore che solo lui poteva dargli.

E quella mattina nessuno parlò, perché non avevano nulla da darsi o perché, forse, non ne avevano il coraggio.

Restarono a coccolarsi ed a guardarsi negli occhi fin quando Wakatoshi non fu costretto a tornarsene a casa perché i genitori del rosso stavano arrivando.

E con loro, anche delle brutte notizie.

you're my candy - ushitenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora