Capitolo 11

445 46 18
                                    

-iwa-channn, lanciami la palla, lanciamela!-
-si si, adesso papà ti lancia la palla!-
La ragazza dietro il vetro osservava suo marito e il figlio giocare a pallavolo.
La donna sorrise per poi andare in cucina a preparare il pranzo.
Amava così tanto suo marito, e anche lui amava lei, ma non come lei.
La amava. E basta.

-papà di nuovo!-
-si si!-
amava di più suo figlio, forse.
Aveva gli occhi come la moglie, color nocciola.
Marroncini.
Aveva anche i capelli marroni.
Li portava sempre un po disordinati e se li faceva sistemare solo dal papà.
Erano una coppia davvero singolare.

-Amore, è pronto!!!-
-Si, si mangia! -
-andiamo, su...-
-dopo voglio che mi passi la palla ancora!-
-va bene cucciolo di papà-

Mangiarono in abbondanza, avevano il vizio di mangiare tanto, anche se iwaizumi non era cambiato di una virgola, aveva i muscoli definiti.

La mamma andò a lavoro come ogni martedì pomeriggio, lasciando i due da soli. Si sedettero sul divano e guardarono una partita dell'Aoba, l'ex scuola di iwazumi.

-iwa-chan, chi è quello che ti alza sempre la palla?-
-Lui, ah...lui si chiama Oikawa tooru-
-Voglio giocare nel suo ruolo papà! Guarda posso farlo anche io!-
E fece una discreta dimostrazione di oikawa.
-Si tesoro si. A me va bene-
-E poi abbiamo un altra cosa in comune!-
-davvero? e che cosa?-
-Il nome, papà!-
Iwazumi fece finta di non averci fatto caso.

-Papà, perché mi hai chiamato come lui?-
-un giorno...te lo spiegherò,oikawa, partendo dalla notte in cui ci siamo incontrati-

-the night we met-

𝐭𝐡𝐞 𝐧𝐢𝐠𝐡𝐭 𝐰𝐞 𝐦𝐞𝐭-𝐢𝐰𝐚𝐨𝐢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora