Capitolo 6.0

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(questo capitolo è diviso in 6.0-6.5/ il 7* capitolo uscirà a natale perchè è ambientato nel giorno di natale)

mancava una settimana a Natale e iwazumi non aveva idea di cosa regalare a oikawa. aveva capito che non voleva niente e voleva solo passare del tempo con lui, ma iwazumi non sapeva come fare, anzi, come accettare il fatto che oikawa aveva capito che la morte lo poteva prendere da un momento all'altro, senza alcun preavviso. 

iwazumi aveva dormito in ospedale, sempre venne svegliato dai medici, sempre dalla stessa dottoressa che cercava di non chiamare i carabinieri e il dottore che se ne fregava altamente. oikawa invece non si svegliava prima delle 10, se non le 11. 

i grandi occhi di iwazumi, in quelle ore o minuti in cui oikawa dormiva,si lasciavano coccolare dalle lacrime che iwazumi evitava di versare di fronte a oikawa. oramai passava la maggior parte del tempo a piangere, anche senza un vero e proprio espediente, perchè oikawa era sempre nella sua testa, oltre che sul suo telefono come sfondo. quella foto non l'avrebbe mai tolta, mai. ogni tanto si fermava a pensare a quanto lo stesse facendo dannare, ma poi concludeva sempre convincendosi che non fosse colpa sua. ma infatti era così, oikawa non avrebbe mai voluto una cosa del genere. 

oikawa desiderava ardentemente la guarigione, ma in primis, desiderava che i medici provassero a curarlo. lo facevano, ma era come se per oikawa non bastasse. Avevano pensato di fare di tutto, anche un trapianto, ma nessuno avrebbe accettato di trapiantare un cuore perfetto il cui problema era solo la frequenza con cui decideva di battere. 

quindi, in conclusione, non era colpa di oikawa.

iwazumi lo capii nel corso del mese di novembre, un giorno in particolare. non era successo niente, anzi, era da molto che non accadeva niente a oikawa, e quello lo rendeva felice, ma il fatto che il tempo passava senza che il battito di oikawa cambiasse gli dava sui nervi. oikawa vedendo iwazumi irritato rispose

-non c'è bisogno di arrabbiarsi per una cosa voluta da Dio- 
prontamente iwazumi rispose
-non capisco, credi in Dio?-
-ci ho sempre creduto, anche se probabilmente essendo io il Dio della pallavolo, mi ha dato una punizione perchè era geloso-
iwazumi si portò la mano sulla fronte.
-ma perchè dici ste cazzate, shittikawa!-
-almeno ti vedo sorridere-

oikawa era giù di morale, sempre. sorrideva per finta, probabilmente per far felice iwazumi. iwazumi se n'era accorto. oikawa lo sapeva, sapeva di iwazumi. 

iwazumi a metà novembre, precisamente il 13, chiese a oikawa della famigerata ragazza che lo aveva lasciato dove fosse finita. lui rispose

-non mi importa di lei, insomma, è finita-
-si, ne sei sicuro?-
-di cosa?-
-sicuro di non amarla più?-
-mh, iwa-chan, a me potrebbe piacere ancora solo se smetterebbe di piacermi il pane al latte-
-quindi hai smesso di amarla dopo che vi siete lasciati?-
-ah, no...ci sono stato male, lo sai? mi aveva lasciato perchè sono troppo fissato con la pallavolo-
-come la ragazza delle superiori...ma spiegami, allora di che parli con loro?-
-di me, ovvio-
-ah, ora capisco.-

oikawa inoltre cercava di evitare quell'argomento se si parlava delle sue relazioni, ma iwazumi riusciva sempre a farlo parlare. aveva una grande influenza su oikawa, oppure era semplicemente per il fatto che iwazumi si sarebbe tenuto tutto per se e non ne avrebbe parlato con nessuno. 

oikawa si fidava cecamente di iwazumi, tanto che continuava a dimostraglielo pur senza far niente. avevano smesso da anni di giocare, ma nessuno dei due avrebbe smesso di ricordare quei momenti sul campo, anche se avrebbero preferito stare in squadra assieme anche all'università, magari avrebbero visto i nazionali assieme, quando alla fine sono andati ai nazionali, ma in squadre diverse, che non hanno combattutto l'una contro l'altra. una sconfitta dalla ex squadra del nekoma, praticamente rimasta invariata, fatta eccezione per due o tre ragazzi, e l'altra dalla squadra di bokuto, nel frattempo entrato a far parte della top 3 dei migliori assi del paese, occupando il secondo posto sempre sotto ushjima. 

iwazumi era sempre uno degli assi, e anche lui faceva parte della classifica dopo essere entrato all'università, e dopo due anni, aveva fatto grandi progressi, e occupava la 5 posizione. Non era per niente invidioso di chi gli stava sopra e nemmeno ambizioso, per il semplice motivo che non gli interessava quella classifica, anche se oikawa gli ripeteva spesso

-sai, se fossi più ambizioso, occuperesti il primo posto senza problemi, ma tu sei sempre il solito iwa-chan...forse è proprio questa la caratteristica che ti distingue-

oikawa vedeva in iwazumi un grande potenziale, ma che secondo lui, non riusciva completamente a utilizzare. rimaneva chiuso in una parte di iwazumi, e lo faceva uscire durante le partite solo in parte. pensava che crescendo anche lui lo avrebbe capito, ma si accorse che iwazumi aveva una precisa idea dei suoi limiti, e non li superava mai, nonostante il suo allenamento fosse il doppio più stancante. infatti oikawa aveva notato subito che la sua massa muscolare era aumentata, ma non aveva fatto commenti, oppure aveva cercato di farlo, ma gli aveva risposto sempre il solito 

-no...niente-

chiudendo dentro di se le sue emozioni. 

iwazumi invece vedeva in oikawa una persona che copriva il vero se stesso con una maschera che soprannominava 'del bello' perchè non faceva altro che vantarsi della sua bella pelle curata, delle sue unghie limate, dei suoi occhi grandi e che riflettevano luce propria. oikawa non le diceva queste cose, era iwazumi a pensarle, anche se ovviamente non diceva niente di tutto ciò. il vero oikawa è una persona divertente, simpatica, un po' piena di se, ma non troppo che non possa sopportare un essere umano, pazzo quando aveva bisogno di attenzioni, ma soprattutto, poteva piangere.
normalmente oikawa è una persona solare con tutti, nonostate sia ostile ad alcune, ma da quando oikawa aveva pianto e fatto piangere l'intera squadra, iwazumi aveva visto la sua maschera staccarsi leggermente. 

quello che successe sulla strada di casa, nessuno dei due lo disse a nessuno. 

oikawa e iwazumi parlarono, e quando si salutarono si diedero un pugno. un segno di amicizia. Oikawa sorrise prima di buttarsi tra le braccia di iwazumi, chiedendo poi

-iwa-chan...abbracciami-

inizialmente iwazumi voleva respingerlo, ma alla fine lo abbracciò. 


iwazumi venne svegliato dai suoi pensieri quel giorno dallo stesso oikawa
-buongiorno, shittykawa-
-mh...buongiorno, iwa-chan...-

mancava una settimana a Natale e iwazumi, ora, sapeva cosa regalare a oikawa.




𝐭𝐡𝐞 𝐧𝐢𝐠𝐡𝐭 𝐰𝐞 𝐦𝐞𝐭-𝐢𝐰𝐚𝐨𝐢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora