iwazumi venne svegliato dai dottori la mattina seguente. Anche se si erano risparmiati di chiamare qualcuno, iwazumi ritrovò la pace quando oikawa prese a parlare con lui, più o meno verso le 10 del mattino. Oikawa aveva perso ogni cosa, in quel tempo che iwazumi non c'era stato, la famiglia, gli amici e una squadra su cui realmente poteva contare.
-iwa-chan, voglio chiederti una cosa...-
-mh...dimmi-
-perchè nessuno mi può volere bene quanto me ne vuoi tu? si lo so, di migliore amico ce ne sta solo uno,ma perchè nella squadra non riesco minimamente a stare bene?-iwazumi ci pesnò un po' su. perchè non volevano bene a oikawa?
beh in fondo per come si comportava iwazumi con lui non sembravano poi così grandi amici, così stretti come invece lo erano, ma il solo fatto che qualcuno non potesse volerlo bene a iwazumi dava stranamente fastidio.-non ne ho idea, in fondo, nemmeno io ho tanti amici, oltre te-
rispose allora iwazumi. oikawa sospirò rassegnandosi al far domande.
-tra poco arriva l'inverno...-
-lo so, non ti piace quella stagione, ma almeno la potrai passare con me-
-iwa-chan, hai la vaga idea di cosa vagamente voglia io per natale?-
-no, non ne ho idea...anzi dimmelo, non voglio stare 100 anni tra negozi a cercare di capire quale cosa è meglio prenderti, quindi...dimmelo-oikawa si sistemò il ciuffo di capelli sul lato, e rimase la mano sulla fronte, poi accennò un sorriso.
-sei davvero scemo. comunque non voglio regali, voglio passare il natale fuori da questo ospedale. solo per il pranzo di natale, voglio tornare a casa e mangiare con te-
iwazumi non rispose subito, avrebbe sicuramente detto di si. ci pensò bene, anzi, ardentemente.
-no, oikawa. preferisco farti un regalo che rischiare così tanto, capisci che intendo?-
-nemmeno il Natale ti fa cambiare testa vedo, sei sempre il solito.-
-scusami se mi preoccupo così tanto per te eh...-
-stai passando il tempo qui accanto a me, perchè lo fai? io non ti capisco, non ti viene voglia di uscire, farti una vita con una donna, avere dei figli e tutto il resto?-
-sono troppo giovane per i figli.-
-iwa-chan, intendo...perchè non mi lasci un po' solo? perchè non te ne vai e lasci che vada tutto come deve andare? Non hai una ragazza, una persona a cui tieni?-iwazumi si stava arrabbiando, ma decise che sarebbe dovuto rimanere seduto. appoggiò la testa sulle mani.
-shittykawa, se da me vuoi tale risposta, non voglio dartela-
-fa un po' come ti pare, stai sprecando del tempo prezioso dietro a un malato come me.-
-un malato...come te?! oikawa ne abbiamo già parlato! smettila, io non andrò da nessuna parte è chiaro? e se avessi o meno la ragazza lo avresti capito, non credi?-oikawa guardò bene il volto di iwazumi. aveva capito che non aveva una ragazza perchè non aveva le solite occhiaie da 'preoccupazione notturna'. l'unica volta che aveva avuto una ragazza, rimaneva spesso sveglio di notte, perchè aveva il timore che quest'ultima lo lasciasse con un messaggio notturno. in fin dei conti, oikawa conosceva bene l'amico, e iwazumi sapeva che lo stava analizzando. oikawa si alzò dal letto togliendosi quei fili che partivano dal suo petto per avvicinarsi alla finestra. iwazumi lo fermò, o almeno ci provò, intimandogli di rimettersi come stava prima, ma oikawa non lo ascoltò minimamente, sporgendosi un po' troppo dalla finestra. iwazumi impaurito, gli mise una mano sul petto.
-iwa-chan, non mi ammazzerò prima del tempo, sta tranquillo...-
-no che non sto tranquiilo, tu ti alzi così all'improvviso...-
-iwa-chan, per favore, fidati di me. Volevo solo vedere fuori. era da un po' che non mi muovevo dal letto, a meno che non debba fare tu sai cosa, insomma...-
-lo so, ma non devi sforzarti, lo sai.-
-per quanto possa valere, non è poi troppa la distanza dalla finestra al letto, sai? il fatto che la chiudano apposta per non farmi vedere fuori mi da sui nervi, e nel caso la hanno aperta, improvvisamente il letto si sposa di almeno una trendina di centimentri più lontano-
-capisco ma adesso devi--
-oggi fa particolarmente freddo, e siamo ancora ad ottobre...già stavamo parlando di natale prima, non è così?-
-si, ma oikawa adess--
-non pensi che sembriamo due bambinoni cresciuti? insomma a parlare del natale a quest'età come se fosse alle porte...-
-oikawa, basta...ho capito, ora torna a letto, ti prego-
-no, iwa-chan. non capisci che non sentivo nemmeno i raggi del sole sulla mia pelle da tempo? sai quanto soffra a non uscire, lo sai...-
-si, mi dispiace, ma non puoi stare qui,se i dottori ti vedessero--
-i dottori non se ne fanno troppo un problema, perchè non mi vedranno. e comunque ti vorrei far notare che mi stai ancora tenendo come se avessi intenzione di uccidermi.-iwazumi spostò il braccio, si allontanò da oikawa e prese il cellulare. attivò la fotocamera per fare una foto a tradimento all'amico, per far tesoro di quel momento, quando si accorse del viso di oikawa. sorrideva mentre veniva baciato da una flebile luce del sole del primo pomeriggio.
scattò la foto, o forse erano due.
-iwa-chan, postala da qualche parte e ti faccio fuori!-
iwazumi rise -no, non la posto tranquillo...-
non la avrebbe postata da nessuna parte, ma se la mise come sfondo, in modo che oikawa sarebbe sempre rimasto con lui.anche quel giorno passò in tranquillità, anche se la parola 'tranquillità' non era per niente attribuibile a iwazumi, che era costantemente incazzato col mondo, se la prendeva con se stesso e con Dio, per aver dato quella 'punizione' a oikawa. sgattaiolava spesso la sera in ospedale e la guardia lo aveva preso in simpatia dopo 4 volte che nel giro di poche settimane, iwazumi andava di notte da oikawa. il tempo era ingannevole, correva e basta, andava avanti e non si fermava, i minuti, le ore, i giorni, segnati dal cellulare di oikawa cambiavano ogni giorno, ma la situazione era sempre la stessa. non cambiava niente, se non il tempo.
passavano i giorni come si passa lo straccio per terra, togliendo la polvere. Oikawa non ce la faceva più. voleva uscire e divertirsi come i ragazzi della sua età, voleva permettere a iwazumi di farsi una vita, uscendo e divertendosi il più possibile, magari di trovare l'amore della sua vita.
il fatto era che oikawa soffriva non solo per se e per la sua malattia, ma soffriva anche per iwazumi e tutto quello che stava passando per colpa di oikawa. Il problema più grande era che oikawa voleva che iwazumi fosse felice, convinto fermamente che tutto il tempo che passava con lui, fosse costantemente infelice.
oikawa confondeva i sentimenti di iwazumi, fatti solo di pura preoccupazione, con pura tristezza. Si maledisse, una sera più delle altre, ma non ebbe nemmeno detto una parola a riguardo.
perchè? perchè conosceva la realtà sotto la maschera di iwazumi, solo che quella preoccupazione che oikawa scambiava per tristezza, non riusciva a capirla. si chiedeva perchè di continuo, ma per avere la risposta, dovette aspettare il mese delle feste natalizie.
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𝐭𝐡𝐞 𝐧𝐢𝐠𝐡𝐭 𝐰𝐞 𝐦𝐞𝐭-𝐢𝐰𝐚𝐨𝐢
FanfictionIwazumi viveva la sua vita da adolescente tranquillo, anche se gli mancava particolarmente il suo migliore amico. Chissà perché non gli aveva mai scritto dopo le superiori o cosa era successo a oikawa, come si trovava a scuola, se aveva ancora conti...